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#9 - Il tempo presente usato al posto del futuro

Usi Colloquiali

February 12, 2018

Trascrizione

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Ciao a tutti, benvenuti su Podcast Italiano, anche oggi sono in compagnia di (joined by) Erika. Oggi parleremo del presente utilizzato al posto del futuro, un fenomeno che succede molto spesso nella lingua colloquiale. Ma partiamo innanzitutto definendo questi due tempi verbali (verb tenses). Che cos’è il presente? Il presente è un tempo che si utilizza per descrivere un’azione che avviene (happens) nel momento in cui si parla.

Il futuro invece si utilizza per esprimere un’azione che avverrà in un momento successivo a quello in cui si parla.

Queste cose penso che tutti le sappiate, se state capendo quello che diciamo, perché sono cose molto di base (basic). Forse sapete (però forse no) che il presente viene utilizzato molto spesso al posto del futuro. Quindi il tempo presente viene utilizzato per indicare azioni che avverranno nel futuro. Queste avviene, come abbiamo detto, soprattutto nella lingua parlata. E avviene davvero spesso, così spesso che non si può considerare nemmeno un errore. Questo utilizzo viene chiamato “presente pro futuro”. Quando si utilizza il presente in questo modo di solito si accompagna a (is accompanied by) espressioni o avverbi di tempo che diano il senso (convey the meaning of) di azione futura.

Facciamo alcuni esempi molto comuni, molto semplici:

Domani vado al mare
Giovedì ho il dentista (=ho un appuntamento con il dentista)
Ad agosto cambio casa
Quest’estate mi sposo
Tra tre mesi mi laureo (I’m graduating)

In tutti questi esempi possiamo sicuramente usare il futuro.
Domani andrò al mare
Giovedì chiamerò il dentista, ecc.

Se conoscete l’inglese (immagino che molti di voi, o quasi tutti, l’abbiano studiato), questo uso è molto simile al present continuous inglese quando viene utilizzato per azioni future, pianificate (planned) Quindi, per esempio, “This summer I’m getting married” (“mi sposo quest’estate”), “I’m moving next august” (“il prossimo agosto mi trasferisco”). Si usa il presente ma si intende un’azione futura.

Il presente pro futuro viene utilizzato quando si parla di azioni pianificate o che comunque si è certi che avverranno nel futuro.

Quindi NON possiamo dire per esempio:

“nel 2030 usiamo solo auto elettriche” – questa è un’ipotesi, non è una certezza né tantomeno (neither is it) un’azione pianificata. Dunque possiamo solo dire:
“nel 2030 useremo solo auto elettriche”

In alcuni casi si deve usare solo il futuro

Ci sono dei casi specifici però in cui il futuro non può essere sostituito (replaced by) dal presente:

1. Per azioni che nel futuro avranno una durata o una ripetizione, spesso per fare promesse e con gli avverbi sempre e mai:

– ti amerò per sempre
– ci sarà sempre posto per te
– non cambierà mai
– continueremo a vederci
– farà qualsiasi cosa per aiutarti

Il presente può naturalmente essere usato con gli avverbi “sempre” e “mai”, però ha un significato diverso. Quindi ad esempio:
“Non mi ascolta mai” che vuol dire: “tutte le volte che gli ho parlato non mi ha mai ascoltato, nel passato, e probabilmente continuerà a (non) farlo

Se invece dico:
“Non mi ascolterà mai” = suppongo che non vorrà mai ascoltarmi

2. Penso/non penso:

Un altro caso in cui bisogna necessariamente utilizzare il presente è quando utilizziamo il verbo “penso”, “non penso” oppure “penso che non”.
– penso usciremo verso le 5

– penso che non verrà alla festa

– penso arriveremo in ritardo

– non penso avremo tempo di fermarci (drop by) da Luca

3. Supposizioni

E infine quando il futuro ha funzione di fare delle supposizioni:

– Avrà 90 anni contati male (roughly – lit. “badly counted) – vuol dire penso che abbia, immagino che abbia 90 anni. Una supposizione.
– non sarà neanche italiano
– avremo sì e no (also roughly or barely) 50 euro in totale

Questo è un uso molto molto comune, che tra l’altro esiste anche in altre lingue come lo spagnolo. Ditemi anche se nella vostra lingua esiste questo uso. Molti (stranieri) non lo conoscono, ma è molto molto utilizzato nella lingua colloquiale.

Erika – Quindi quale tempo è meglio usare?
Davide – Ottima domanda, grazie per avermela posta! (Thanks for asking) Diciamo che il futuro è il registro standard e va sempre bene. Ma se volete “suonare più colloquiali” nel modo in cui parlate è assolutamente accettabile, anzi posso consigliarvi di usare il presente, perché noi italiani facciamo così.  Questo non vuol dire sembrare un po’ “da strada” (slangy) è assolutamente normale. Inoltre tenete conto (consider that) che questo uso è sempre più comune nella lingua, quindi vale la pena (it’s worth) utilizzarlo. Perché non utilizzarlo? Se usate il futuro quindi sicuramente non sbagliate ma se usate il presente riuscirete ad ottenere un registro più colloquiale, ma ricordatevi di usarlo per azioni pianificate o comunque che siete certi avverranno.

E ora come ormai da tradizione passiamo al nostro dialogo finale in cui utilizzeremo vari tipi di futuro e presente con funzione di futuro.

E. Ciao Davide, hai saputo la novità? A giugno Luigi e Rebecca si sposano
D. Sì, ho sentito. Beh, era ora. Staranno insieme da quindici anni.
E. Io comunque non penso andrò al matrimonio. D’estate non sono mai in Italia.
D. Ah, no? Rebecca sarà molto triste, immagino. Ma dove vai?
E. Vado in Finlandia. Starò lì due mesi a casa del mio ragazzo. Tu andrai al matrimonio, invece?
D. Farò di tutto per andarci (I’ll try my best to be there), anche se quella domenica in teoria lavoro.
E. Beh, allora se vai poi mi racconterai tutto!

Questo è tutto per oggi, vi ricordo di lasciare una recensione su iTunes, perché questo sarebbe molto importante per me. Iscrivetevi al canale di YouTube. Cercherò e cercheremo io ed Erika di fare più video, oltre ai podcast in formato audio. Non ho nient’altro da dirvi, grazie per l’ascolto e per la visione, ci rivedremo nel prossimo episodio.

Ciao!

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