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#23 - Al ristorante in Italia

Intermedio

May 5, 2019

Trascrizione

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Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano. Oggi abbiamo un testo di livello intermedio scritto da Erika che parla di alcune peculiarità (peculariaties – particolarità) del ristorante – dell’andare a cena, o a pranzo o quando volete al ristorante – che forse non sapete. Quindi secondo me è molto carino come testo, ringrazio Erika per averlo scritto. Vi consiglio come sempre di andare su podcastitaliano.com per leggerne la trascrizione e seguire tutto quello che sto dicendo. Inoltre volevo anche ricordarvi di Italki, il fantastico Italki che sponsorizza da qualche episodio Podcast Italiano. Italki è un sito per imparare le lingue, per fare lezioni con dei tutor, e io di recente ho superato la soglia (threshold) delle 600 lezioni insegnate, potete crederci? Volevo parlarvi di una delle cose che mi piace di più di Italki, che parlo con un sacco di persone davvero… in inglese si divertirebbe “from all walks of life”. Non so, davvero che fanno… (lavori) di qualsiasi tipo. Per esempio ultimamente ho parlato con un pilota che sta imparando l’inglese, un pilota di aerei (airplane pilot), lui è russo e sta imparando l’inglese con me, quindi non ci sta ascoltando credo. Posso sparlare di lui (talk behind his back – just kiddin). Perché insegno anche l’inglese su Italki. Ma invece uno che sicuramente mi sta ascoltando, almeno credo, credo mi ascolti, è un altro mio studente che invece è un pilota di barche (boat pilot), di barche commerciali, di navi, quindi sì, ho tutti i piloti, mi mancano solo un pilota di di treni, uno che guida i treni, come si chiama, un macchinista (train driver). Se siete macchinista potete raccontarmelo. Però sì anche voi avete cose interessanti e volete raccontarmele in italiano potete fare lezione con me iscrivendovi ad Italki. Seguite il link che vi metto nella descrizione di questo episodio e potrete fare lezione con me, avrete 10 dollari gratis e… e niente, facendo così aiuterete molto me e aiuterete sicuramente il vostro italiano perché parlarlo è molto molto importante.

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Ora ci sentiamo l’episodio.

Andare al ristorante è sicuramente una delle prime esperienze da fare in Italia: siamo o non siamo la patria del buon cibo (homeland of good food)? Certo che sì.

Però, prima di mettere le gambe sotto il tavolo
Fai una lezione di italiano con me su e ottieni gratuitamente 10 $ in crediti di italki! e ordinare qualche prelibatezza (delicacy), ci sono alcune particolarità italiane che è utile sapere per non farsi cogliere impreparati (to not be caught unprepared) e non sbagliare:

1.      La differenza tra ristorante e trattoria. Vi capiterà sicuramente di leggere sulle insegne (sign on a shop) di alcuni locali il nome “Trattoria”. Qual è la differenza tra una trattoria e un ristorante? Non sono entrambi luoghi dove poter pranzare o cenare? La risposta è sì, ma esiste una leggera differenza. In generale, la trattoria è un locale più piccolo, più informale, magari con arredamento rustico (rustic décor), dove vengono serviti piatti non troppo elaborati o piatti tipici locali e vino della casa. Il ristorante è invece solitamente più grande, ha un aspetto più formale e un menù più ricercato e dunque più costoso. Alcuni ristoranti, poi, sono dei “Ristorante Pizzeria”, dove quindi è possibile ordinare sia piatti di cucina (=i piatti normali) che pizze e sono l’ideale per mettere tutti i commensali* d’accordo! (bring all of the tablemates together)

*Nota: commensale è una parola di registro formale che Erika usa con un certo tono ironico.

2.      Il cestino del pane. (bread basket) Nei ristoranti italiani è normale trovare, spesso già sul tavolo, un cestino con del pane, magari insieme a dei grissini. Oppure, può capitare che il cameriere lo porti insieme agli altri piatti ordinati, senza che nessuno lo abbia richiesto. Non preoccupatevi: quel pane è tutto per voi ed è gratis! Potete anche chiedere al cameriere di portarvene altro se lo finite e nemmeno questo vi verrà addebitato (it won’t be charged [to you]).

3.      L’acqua. Solitamente gli italiani non ordinano l’acqua in caraffa (jar), come può avvenire in altri paesi, ma semplicemente “un’acqua (naturale o frizzante)”, che è sottinteso (implied) essere in bottiglia. Questo probabilmente perché in Italia l’acqua non è molto costosa, essendo il nostro paese ricco di montagne e quindi di sorgenti di acqua (water sources) buonissima.

4.      Il coperto. Vi potrebbe capitare di trovare nel menù o direttamente nello scontrino (check, bill) la dicitura (entry) “coperto”. Di che cosa si tratta? Il concetto di coperto risale ai
tempi del medioevo (goes back to the times of the Middle Ages) ma è sopravvissuto fino ai nostri giorni come una particolarità tutta italiana. Si tratta di una sorta di “tassa” del valore di qualche euro, che viene calcolata per ogni persona seduta al tavolo. In teoria, questa tassa serve a coprire il costo dello spazio occupato da ogni commensale e di tutti gli oggetti che utilizza durante il pasto: le posate (cutlery), i tovaglioli (napkins), il bicchiere, la tovaglia (tablecloth), ecc. Quindi, se quando ricevete il conto scoprite di dover pagare una somma superiore a quella che avevate previsto, probabilmente non ci sono errori: non avete solo considerato il costo del coperto!

5.      L’ammazzacaffè. È risaputo che gli italiani non possono rinunciare a chiudere il loro pasto con un buon caffè. In alcuni ristoranti, potrebbe capitare che proprietari particolarmente gentili vi offrano dopo il caffè il cosiddetto “ammazzacaffè”, ovvero un amaro (bitter, liquor), un liquore digestivo per concludere il pasto. A meno che non vi piacciano gli alcolici, accettate l’offerta: avrete così occasione di provare qualche amaro tipicamente italiano come l’Amaro Lucano, l’Amaro Montenegro, il Cynar o il Limoncello, che non può mai mancare (it can never be missing) e, se siete fortunati, magari è anche fatto in casa!

6.      La mancia. In Italia non è considerato obbligatorio o doveroso lasciare la mancia (tip) ai camerieri, come avviene invece in altri paesi. Infatti, il costo del servizio solitamente è già calcolato nel totale. Tuttavia se vi sentite particolarmente generosi o avete apprezzato il lavoro dei camerieri, potete senz’altro (certainly, definitely) lasciare una mancia, che sarà sicuramente gradita (will surely be appreciated) e vista come un gesto di cortesia.

Queste sono alcune piccole dritte (tips, pieces of advice), delle specie di “istruzioni per l’uso” per riuscire a comportarvi come un vero italiano al ristorante  e non farvi sorprendere da alcune nostre stranezze (oddities). Fateci sapere se avete notato altre particolarità e se qualcuna di queste abitudini è presente anche nel vostro paese.

Detto questo… a presto e buon appetito!

Siamo arrivati alla fine anche di questo episodio, che a me è piaciuto molto. Spero che sia piaciuto anche a voi, però… queste sono cose molto molto vere e sì, anche interessanti. Per esempio, (per quanto riguarda) la cosa delle mance, è proprio vero che noi in Italia non lasciamo quasi mai la mancia, cioè è una cosa molto molto rara, e quindi quando andiamo all’estero poi siamo un pochino tirchi (stingy). Nel senso che non è nostra abitudine lasciare la mancia. Adesso magari ci stiamo un po’ abituando perché sempre più spesso andiamo all’estero e quindi sappiamo che all’estero si fa di più (it’s more common), però comunque non è nelle nostre corde (it’s not up our alley), non è un’abitudine italiana. Quindi sì, se se venite in Italia, beh, potete non lasciare mance, non siete obbligati. Ma se invece lavorate in un ristorante e vengono degli italiani – in un ristorante all’estero – vengono degli italiani e non vi lasciano la mancia sappiate che questa è probabilmente la ragione. Poi non so quanto possa confortarvi questa cosa, magari… probabilmente sarete arrabbiati lo stesso però sì, questo è il motivo.

Ringrazio di nuovo Erika per aver scritto questo fantastico episodio, vi ricordo che abbiamo Instagram (podcast_italiano), dato che ultimamente molte nuove persone ascoltano Podcast Italiano, soprattutto su Spotify, e soprattutto tanti brasiliani su Spotify. Quindi sono molto molto contento di questa cosa è un abbraccio a tutte le nuove persone che hanno appena iniziato ad ascoltare il podcast. Se vi piace ascoltare il podcast potete per esempio lasciare una recensione su Apple Podcasts, che sarebbe iTunes, In passato si chiamava iTunes, e questo sarebbe molto utile, almeno credo perché… credo sia utile, non ho mai capito se è davvero utile, ma penso sia utile per far sì che (so that…)altre persone mi trovino. O meglio, gli altri podcasters dicono così, non so se è vero ma io li copio, quindi diciamo che è utile. Grazie ancora e ci sentiamo nel prossimo episodio. Ciao

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