Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Viaggio nello spazio (storia)

Principiante
#
39

October 2, 2024

Note e risorse

La storia di un ragazzo con la passione per lo spazio che riesce a realizzare il suo sogno: viaggiare nell'universo.

Scopri La Storia di Italo, il mio corso per raggiungere il livello intermedio.

Trascription

Sign up or sign in to keep reading

Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole migliorare ascoltando contenuti interessanti. L’episodio di oggi è una storia. Spero ti piaccia. La trascrizione con il glossario si trova sul mio sito. Il link è nelle note dell’episodio.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

Claudio è un bambino come tanti: è tranquillo e curioso, va bene a scuola, gioca con i suoi amici e ama passare i pomeriggi a leggere fumetti o a scrivere storie. Ma c’è una cosa che fa sognare Claudio giorno e notte: lo spazio, l’universo. Claudio vuole diventare un astronauta, vuole viaggiare tra le stelle. Colleziona libri sui pianeti, sulle missioni spaziali e su tutto ciò che riguarda l'astronomia. Non si tratta solo di curiosità, ma di un desiderio profondo di esplorare l'infinito. Ogni sera, prima di addormentarsi, osserva il cielo notturno dalla finestra della sua stanza, immaginando di viaggiare nello spazio, tra pianeti sconosciuti e galassie lontane.

Una sera, mentre si sta per addormentare, la porta della sua stanza si apre e suo padre entra, dicendo: “Ho sentito alla TV che la NASA ha lanciato un concorso. Puoi candidarti e vincere un viaggio nello spazio con altri astronauti. Perché non ti candidi?”

“Cosa? Davvero? Evviva! Finalmente ho un’opportunità per realizzare il mio sogno! Invio subito la candidatura, papà!” risponde entusiasta il bambino.

Con gran sorpresa, due settimane dopo, una lettera ufficiale della NASA arriva nella sua cassetta della posta. Claudio la legge a voce alta, emozionato:

Gentile signor Claudio, la informiamo che Lei è stato selezionato per un viaggio nello spazio. Partiremo per lo spazio la prossima settimana.

Mamma, papà… ho vinto! Vado nello spazio! Sarò nello spazio fra una settimana!

Il giorno del lancio arriva velocemente. Claudio ha già salutato i suoi genitori ed è pronto a partire. Inizia il conto alla rovescia: “5, 4, 3, 2, 1…”. Il razzo parte. Claudio e il suo razzo, in poco tempo, escono dall’atmosfera. L’emozione del bambino è incredibile quando vede il pianeta Terra, così blu, così grande.

Claudio si sente libero: “Questo è il giorno più bello della mia vita!”

Il razzo procede verso il sole per esplorare i pianeti del Sistema Solare da quello più vicino al Sole a quello più lontano. Più viaggiano verso il Sole, più quell’enorme palla di fuoco gialla, così grande e luminosa, diventa grande. Claudio non può guardarla direttamente perché la luce è troppo forte.

Il primo pianeta, che incontrano Claudio e la squadra di astronauti, è Mercurio. Claudio, che sa tutto sull’universo, spiega: “Mercurio è il pianeta più vicino al Sole, anche se non è il pianeta più caldo dell’universo. Comunque, anche qui fa caldissimo: la temperatura è così alta che tutto si scioglie, tutto… diventa liquido. Non possiamo restare a lungo, il calore ci consumerà. E poi, un giorno su Mercurio non passa mai: equivale a 59 giorni sul pianeta Terra! Che noia!”

Così la squadra si rimette in viaggio immediatamente, procedendo verso Venere. “Venere è il pianeta più simile alla Terra, sia per le dimensioni che per la sua massa. In tutto il resto, però, è molto diverso dal nostro pianeta, è molto… inospitale! Prima di tutto, fa caldissimo. Questo è il pianeta più caldo di tutto il sistema solare: oggi ci sono circa… 465°C. Poi, un giorno su Venere dura 243 giorni terrestri, e un anno dura 225 giorni terrestri”.

Il pilota chiede a Claudio: “Bravo, sei preparato. Allora dimmi: come è possibile che un giorno dura più di un anno su Venere?”

“Beh, è facile,” risponde Claudio, “il nostro pianeta gira su se stesso ma anche intorno al Sole. Ci mette solo 24 ore per girare su se stesso, perché gira velocemente; però, ci mette 365 giorni per girare intorno al Sole. Venere, invece, gira su se stesso mooolto leeeentaaaameeeente. Quindi, per fare un giro completo su se stesso, ci mette ben 243 giorni. Poi, Venere è più vicino al Sole della Terra. Quindi, per girare intorno al Sole, è molto più veloce della Terra: ci mette meno tempo, solo 225 giorni.”

Accipicchia, sai che non lo sapevo nemmeno io?” risponde il pilota, stupito da quante cose sa il bambino. “L’unico pregio di Venere, secondo me, è che è il pianeta più luminoso di tutto il Sistema Solare. Quindi è facile da riconoscere nel cielo. Anche se, ora che siamo così vicini, non sembra molto luminoso, perché la sua atmosfera è molto densa e la luce del Sole ci mette molto tempo a raggiungere la superficie. Comunque… questo pianeta non fa per noi. Riprendiamo il viaggio!”

Claudio e la sua squadra di astronauti arrivano su Marte. Decidono di scendere sulla superficie del pianeta, e andare in esplorazione. Mentre esplorano, immersi in un paesaggio rosso e polveroso, Claudio racconta alla sua squadra: “Un tempo, miliardi di anni fa, su Marte c’era un grande oceano. Potete vedere i segni che l’acqua ha lasciato sulla superficie del pianeta, ormai arida e priva di vita. Marte non assomiglia per niente alla Terra. Tranne che in una cosa: un giorno marziano dura 24 ore e 39 minuti, quasi come un giorno terrestre”.

“E dimmi un po’, cosa c'è di bello su Marte?” chiede il pilota a Claudio.

“Beh… Marte ha le montagne più alte del Sistema Solare. Un esempio è il Monte Olimpo, un vulcano alto circa 22 km! Inoltre la gravità, su Marte, è diversa dalla gravità sulla Terra. Qui pesiamo meno della metà rispetto alla Terra. Così non è necessario mettersi a dieta!”

Mentre la squadra osserva la superficie di Marte, Claudio inizia a pensare al pianeta Terra. Pensa al rumore della pioggia, al profumo della terra bagnata, al tramonto sul mare. Improvvisamente, Claudio si rende conto che sta per arrivare una tempesta di sabbia, così decide di ripartire insieme agli altri astronauti.

La squadra giunge infine sulla Luna: “Qui tutto sembra sospeso nel tempo” dice Claudio, mentre fluttua leggero sulla superficie, osservando la Terra da lontano. Claudio sorride, sentendosi finalmente più vicino a casa sua. Mentre guarda la Terra, quel cerchio blu, lontano ma familiare, pensa:

“Ecco il mio pianeta. La Terra è un pianeta speciale… non solo per i paesaggi, ma per la vita che ospita. Sulla Terra c'è il vento, che accarezza la pelle; ci sono le onde del mare, che cullano i pesci; c’è la pioggia, che nutre le foreste, i campi, i laghi e i fiumi; ci sono gli animali, che ci rendono felici. E poi ci siamo noi, gli esseri umani, e le nostre risate, le nostre voci”. Claudio si rende conto che nessun posto nell’universo è come la Terra. Un pianeta dove tutto, dall’aria che respira al cielo che ammira, è creato per la vita.

“Ecco che cosa rende la Terra speciale,” pensa. “È casa. Ho fatto un viaggio incredibile, certo, ma il mio cuore è sempre lì, sulla Terra”. La squadra decide infine di rimettersi in viaggio verso la Terra, ma prima di salire sulla sua nave spaziale, Claudio… si sveglia. È nel suo letto, con le coperte morbide che lo avvolgono e la luce del mattino che filtra dalle finestre.

“Oh no, ieri sera mi sono addormentato proprio mentre leggevo il mio libro sullo spazio! È stato solo un sogno…” pensa Claudio, un po’ deluso. Poi, però, si ferma a riflettere: “Lo spazio è la mia più grande passione, e non smetterò mai di credere nei miei sogni. Un giorno andrò davvero nello spazio, visiterò i pianeti e viaggerò tra le stelle, ma… fino a quel giorno… voglio godermi ciò che offre questo splendido pianeta, la Terra”. Con quel pensiero, Claudio si alza dal letto, pronto a sognare lo spazio di notte e a vivere la Terra di giorno, sognando ad occhi aperti di ripetere quell’esperienza un giorno… non troppo lontano.

Siamo arrivati anche oggi alla fine di questa storia. Se ti piace questo podcast, fammelo sapere lasciando una recensione o un voto positivo su Spotify o Apple Podcast. Se non l’hai già fatto, ti consiglio ora di dare un’occhiata alla trascrizione per rileggere l’episodio e ripassare le parole difficili. Ah, ho un corso per raggiungere il livello intermedio, che si basa su una storia come questa, ma che dura 15 capitoli. Il corso si chiama La Storia di Italo e ti aiuterà molto se sei un ascoltatore di questo podcast. Il link è nelle note dell’episodio o sul mio sito.Alla prossima!

Previous episode

Next episode

There is no previous episode

😎
There is no next episode yet, but we're working on it