Cookies

Cliccando su "Accetta", consentirai alla raccolta di cookies sul tuo dispositivo per farci migliorare la qualità del sito, analizzarne l'utilizzo ed aiutarci nelle nostre azioni di marketing. Leggi la nostra Privacy Policy per saperne di più.

Mica

Usi Colloquiali
#
6

December 30, 2017

Note e risorse

Trascription

Sign up or sign in to keep reading

Ciao a tutti, benvenuti su Podcast Italiano. Questa è la rubrica “usi colloquiali” e oggi parleremo di una parola che usiamo nel linguaggio colloquiale abbastanza di frequente (often). Questa parola è ‘mica’. Avete mai sentito frasi come “Puoi mica farmi un favore?” o “Non parla mica l’inglese Gianni “? Può darsi (=forse, maybe)che le abbiate già sentite. Ma che cosa vuol dire questa strana parola ‘mica’?

“Mica” viene definito dal dizionario Treccani come “un “avverbio di negazione” che ha la funzione di rafforzare (intensify) la negazione della frase.

Prendiamo come esempio la frase di prima: “Non parla mica inglese il tuo amico”.
Normalmente in italiano diremmo “Non parla l’inglese il tuo amico”. La funzione di “mica” è quella di rafforzare la negazione, un po’ come lo fanno anche altre parole come ‘affatto’ (“Non parla affatto l’inglese”), ‘assolutamente’ (“non parla assolutamente l’inglese”), ‘per niente/nulla’ (“non parla per niente inglese”).
Se per caso (by any chance) avete studiato il francese, saprete che nel francese scritto (nel parlato non si usa quasi mai) si usa una doppia negazione: ne e pas. Solitamente nel parlato si usa solo “pas” che corrisponde al nostro ‘mica’, ma nello scritto c’è una doppia negazione.
“Il ne parle pas anglais” – “Non parla mica inglese”. La struttura è la stessa: ‘ne’ corrisponde a ‘non’, mentre ‘pas’ corrisponde a ‘mica’.
Ma torniamo all’italiano, perché questo è Podcast Italiano e non Podcast Français e vediamo come continua il dizionario Treccani.
“È tipico dell’uso parlato e informale ed è quindi sconsigliabile nello scritto”
Dunque sconsiglia (advises against) di usarlo quando si scrive. Va benissimo usarlo quando parliamo ma è meglio evitarlo quando scriviamo con un linguaggio formale; si può usare invece quando cerchiamo di essere ironici. Ma qual è l’origine di “mica”?

‘Mica’ è  la briciola (crumb). La briciola (o le briciole) è ciò che rimane quando mangiamo per esempio il pane. I resti di ciò che mangiamo, qualcosa di piccolissimo, minuscolo, che col suo significato praticamente annulla (cancels) il verbo che affianca (a cui è vicino); ‘mica’ è qualcosa di insignificante, simile in un certo senso a ‘(per) niente’. “Non mi piace per niente” – “Non mi piace mica”. Perché ‘mica’ è simile a ‘niente’, è qualcosa di piccolissimo. ‘Per niente’ è più forte di ‘mica’, secondo me. Ma ‘mica’ secondo Treccani, ha un significato vagamente sprezzante (contemptous, scornful), perché compie un paragone (draws a comparison) con qualcosa che non ha valore, come la briciola, che è così piccola e insignificante che non ha nessun valore.

A quanto pare è un uso antichissimo, che si trova già in latino, e che esisteva anche in francese con la parola ‘mie’. Oggi però il francese usa ‘pas’.
Rivediamo dunque la funzione di “rafforzativo”, quella forse principale, di cui abbiamo parlato.

1. = affatto, rafforzativo della negazione

– Carlo non lo sa mica il russo

– Non ho mica capito che cosa mi ha detto il tuo amico

– Non l’ho mica fatto apposta (on purpose)!

In tutte queste frasi si può anche fare un inversione, dunque potrete sentire anche le seguenti versioni:

Mica sa il russo Carlo

Mica ho capito che cosa mi ha detto il tuo amico

Mica l’ho fatto apposta!

‘Mica’ però ha anche altre funzioni, vediamo quali sono. Per esempio si può usare per chiedere informazioni o fare proposte in modo gentile (simile dunque a “per caso”)

2. = per caso, per chiedere informazioni in modo gentile

– Hai mica (per caso) visto Luca?

– Sai mica dov’è via Garibaldi?

– Potresti mica farmi un favore?

E anche questo uso è molto molto usato nell’italiano parlato.
Vediamo un terzo uso, ovvero “mica” usato quando siamo sorpresi da qualcosa, oppure quando esprimiamo un apprezzamento di qualcosa che ci piace e diciamo “mica male!” (che corrisponde più o meno a “non male!”)

3. = non, per esprimere sorpresa apprezzamento

Mica male questa birra!

Mica scemo tuo figlio! A 10 anni sa risolvere le equazioni di secondo grado.

– Quanto costa quest’auto?
– 80.000 euro
Mica poco!

In tutti questi casi potremmo anche aggiungere “non è ” prima di “mica”, quindi “non è mica male”, “non è mica scemo”, “non è mica poco”.

E ora vediamo l’ultimo uso che ho individuato, ovvero “mica” nelle domande retoriche.

4. Domande retoriche

– Come mai sei già a casa? Non avrai mica saltato scuola (skipped class) anche oggi?

Mica hai paura del buio (are you seriously afraid of the dark)?! Sei grande ormai!

– Che fai dietro la porta? Non starai mica origliando (eavesdropping)?.

Anche qui ci sono due possibilità: non + verbo + mica oppure verbo + mica.
Non hai mica paura del buio?! = Mica hai paura del buio?!
Entrambe sono possibili.

Questi sono tutti gli usi di “Mica” che ho individuato (=trovato). Come al solito li metterò tutti in un dialogo un po’ assurdo, lo ammetto, in cui i partecipanti dicono “mica” ogni due parole. Fa ridere ma penso sia utile per ripassare i vari usi. Inoltre tra parentesi scriverò il numero (1,2,3,4) in base al tipo di uso.

M: Ciao Marco, da quanto tempo! Come va?
F: Tutto bene Fabio, e tu?
M: Anch’io bene. Senti ti andrebbe (would you like to, how about) mica (2) di andare a mangiarci una pizza una delle prossime sere?
F: Sì, perché no. Non so, domani?
M: Domani ci sono!
F No, aspetta.. io non posso mica (1) domani, esco da lavoro tardi.
M: Ma tu mica (1) lavoravi.. hai trovato un lavoro?
F: Eh sì, lavoro da un un annetto circa.
M: Ah, mica poco (3)! E come mai non me l’hai mai detto?
F: Pensavo lo sapessi. Mica (1) voglio nasconderti le cose (hide things from you). È che non ci vediamo da una vita.
M: Eh, hai ragione. Mercoledì invece ci saresti?
F: Mercoledì sì. Porto anche Laura allora.
M: E chi è Laura? Mica (4) ora hai pure una ragazza?!
F: Eh sì, non (4) te l’ho mica detto?
M: E no, mica me l’hai detto! Ma non sarà mica (4) Laura quella della palestra?
F: Proprio lei.
M: Mica male! (3) Lei è molto carina. Bravo Fabio, son contento. Senti, ora devo scappare.
Allora ci vediamo mercoledì, così mi aggiorni un po’  sulla tua vita (bring me up to speed on your life), che se no mica (1) mi racconti cosa succede nella tua vita.
F: Va bene, allora ci sentiamo per mercoledì.
M: Un’ultima cosa, sei mica (2) andato alla pizzeria di via Verdi? Hanno aperto da un mesetto. È molto buona lì la pizza. Se vuoi ci possiamo andare.
F: No, non ci sono ancora andato. Va bene, possiamo andare lì. Allora ci sentiamo, ciao!

Spero che questo dialogo un po’ assurdo vi sia piaciuto e che questo episodio vi abbia dato un’idea di come si usa ‘mica’. Vi consiglio di riascoltarlo e di leggere la trascrizione su podcastitaliano.com se già non lo avete fatto. Questo è l’ultimo episodio del 2017, dunque vi auguro buone feste e buon anno. Spero che il 2018 vi porti grandi gioie e successi nella vita e nell’apprendimento dell’italiano. Detto questo, ci sentiamo l’anno prossimo!
Ciao!

Previous episode

Next episode

There is no previous episode

😎
There is no next episode yet, but we're working on it