Lo sci (con mia madre)
Note e risorse
Trascrizione
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Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano, in un nuovo episodio di livello avanzato. Anche oggi, come nell’ultimo episodio, ho come ospite mia madre, che viracconterà la sua esperienza con uno sport, ovvero lo sci. Come al solito su podcastitaliano.com troverete la trascrizione dell’episodio con anche la traduzione in inglese delle parole più difficili, e vi assicuro che in questo episodio ce ne saranno un po’! Il testo è abbastanza tecnico e sono inoltre presentimolte parole che descrivono movimenti fisici, che per mia esperienza sono un aspetto della lingua non così facile da apprendere.
Ora lascio la parola a mia madre. Buon ascolto!
In questo episodio vorrei parlarvi di un’attività sportiva invernale che accomuna me e mio marito (my husband and I have in common), e in cui abbiamo trascinato (we dragged), quando erano ancora piccoli e finché ne hanno avuto voglia, i nostri due figli Marco e Davide: lo sci di fondo (cross-country skiing).
Alcune premesse. La regione in cui abitiamo, il Piemonte, dispone di (has/ has available) vaste zone montuose, le Alpi occidentali, e pertanto nel periodo invernale, neve permettendo (snow permitting), si possono praticare svariate attività sportive, quali ad esempio lo sci alpino (alpine skiing) (o da discesa), lo sci alpinismo (ski mountaineering), lo sci di fondo o nordico appunto, ecc.
Da ragazza mi sono cimentata (I tried my hand) un po’ nello sci da discesa, ovvero la varietà a cui immediatamente viene da pensare (that immediately comes to mind) sentendo parlare di sci. Tuttavia non sono mai diventata esperta: non andavo oltre la classica tecnica da principianti, lo spazzaneve (snowplough), per scendere, curvare e frenare, e oltretutto avevo appreso solamente i rudimenti (rudiments, basics) di base da qualche amica molto brava, che mi aveva fatto da maestra (had been my coach, had taught me); non avevo preso pertanto delle vere e proprie lezioni. Perciò ero molto insicura, cauta e soprattutto timorosa (afraid) di farmi male.
Lo sci di fondo, meno praticato rispetto a quello da discesa, l’ho conosciuto frequentando il mio futuro marito, che,a differenza mia (unlike me), non aveva mai praticato discesa. Anche lui era un autodidatta (self-taught). Perciò, non appena si è presentata l’occasione (as soon as the opportunity came up), abbiamo iniziato a frequentare dei corsi, per correggere l’impostazione (ovvero come stare sugli sci), imparare il passo base (quello alternato che prevede l’utilizzo di apposite tracce (tracks) sulla neve), imparare a curvare (turn, steer), a frenare (slow down) a spazzaneve, ecc. Insomma grazie a questi corsi, pur rimanendo sempre a livello amatoriale, abbiamo acquisito una tecnica che utilizziamo ancora adesso, dopo oltre 35 anni.
Qualche precisazione tecnica. Nello sci di fondo si possono usare due differenti tipi di passi, che richiedono anche un’attrezzatura (equipment) differente: il passo alternato, ovvero la tecnica classica, e il passo pattinato. Noi abbiamo imparato il passo alternato, il quale richiede, oltre a bastoncini (ski poles) e scarpette, sci stretti, lunghi (più di quelli da discesa) e soprattutto sprovvisti di lamine (metal edges), il che li rende molto instabili e più difficili da controllare in discesa. Il passo alternato si pratica, grazie alla spinta dei bastoncini, scivolando a passi alterni su apposite tracce sulla neve, dette anche binari. A volte si può uscire dai binari per affrontare discese a spazzaneve, ossia con le code degli sci aperte dietro, le punte ravvicinate (the tips close to each other) e gli sci leggermente inclinati (tilted) verso l’interno per fare maggiormente attrito (for better grip) con la neve.
Il passo pattinato, invece, richiede sci più corti, scarpette che arrivano alle caviglie e bastoncini più lunghi. Si pratica su pista battuta (smooth trail) senza tracce: tipicamente si pattina (you ski) a passi alterni sempre spingendosi con i bastoncini. In entrambi i casi le scarpette sono agganciate agli sci tramite gli attacchi (bindings) solo nella parte anteriore: il tacco (heel) è libero.
Tutte le piste prevedono i binari su uno o due lati per chi pratica il passo alternato e l’area compresa fra coppie di binari è riservata alla tecnica del passo pattinato: in questo modo le piste sono percorribili (possono essere percorse) da entrambe le tipologie di sciatori.
I percorsi variano e la difficoltà è indicata da colori diversi. Si va dalle piste facili, blu-verdi con pochissimi dislivelli, a quelle più difficili, rosse-nere che prevedono salite e discese più impegnative (demanding). Eh già, se ancora non fosse chiaro, lo sci di fondo non utilizza impianti di risalita (ski lifts): pertanto le salite si affrontano a forza di gambe e braccia (slopes are dealt with using the strength of your arms and legs)! A seconda di come lo si pratica, lo sci di fondo può essere dunque uno sport molto dispendioso per il fisico (demanding for the body); però con le dovute cautele (with all due caution) si può affrontare anche ad età più avanzata, moderando la velocità a vantaggio di un maggior apprezzamento del paesaggio in cui le piste si snodano (wind): pinete, lariceti (larch forests) e fondovalli (valley bottoms) attraversati da ruscelli e circondati da alte vette (peaks).
Infine, qualche parola va spesa (it’s worth saying a few words) sui costi. Lo sci di fondo è molto più economico di quello da discesa: attrezzatura a parte (peraltro poco dispendiosa), i costi si abbattono anche di un ordine di grandezza (costs get cut by an order of magnitude), poiché non ci sono impianti (facilities) e l’unico onere (burden) è dovuto alla manutenzione delle piste. Purtroppo però la stagione del fondo è più breve rispetto a quella della discesa, poiché le piste sono collocate a quote (=altezze, heights) più basse dove la neve si scioglie più in fretta.
Detto questo, indipendentemente dalle vostre preferenze sportive invernali, venite a visitare le Alpi piemontesi: troverete paesaggi meravigliosi, natura incontaminata e buon cibo!
Vi ringrazio nuovamente per aver ascoltato l’episodio. Come sempre vi chiedo di lasciare una recensione su Apple Podcasts se questo episodio vi è piaciuto, in tal modo altre persone scopriranno Podcast Italiano. Se avete idee per episodi di questo tipo (anche argomenti di cui potrebbe parlare mia madre, perché no) scrivetemi qui sotto nei commenti a questo episodio. Inoltre – è da un po’ che non lo dico – vi ricordo di seguirci su Instagram, dove ogni tanto carichiamo mini-video con spiegazioni sull’italiano. Ora è davvero tutto, grazie per l’ascolto e alla prossima! Ciao!