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5 usanze legate al Natale in Italia

Principiante
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December 19, 2024

Note e risorse

In questo episodio, Irene ci racconta le tradizioni natalizie italiane più amate: dalle decorazioni al cibo, dai giochi in famiglia alla Befana.

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Trascription

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Ciao e benvenuto, o benvenuta, su Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' d'italiano ma vuole migliorare il proprio livello.

Lo so, lo so: questa non è la voce di Davide. Infatti sarò io a narrare l’episodio di oggi. Io sono Irene, una collaboratrice di Podcast Italiano e sono una traduttrice e un’insegnante di italiano per stranieri, e collaboro con Davide da un po’ di tempo.

Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio

Quindi non preoccuparti, anche se la voce è diversa, questo episodio sarà comunque interessante e utile. Infatti, oggi, parleremo del Natale in Italia. O meglio, parleremo di alcune usanze legate al Natale in Italia. Come quali dolci tipici mangiamo, cosa facciamo durante le feste, come decoriamo la casa e così via.

Questo episodio è per te un’occasione per imparare nuovo lessico, nuove parole, e per fare progressi con il tuo italiano. Per questo, ti ricordo che ogni episodio di questo podcast è accompagnato da una trascrizione con glossario, che si trova, come sempre, sul sito web di Podcast Italiano. Trovi il link nelle note di questo episodio. Ti consiglio di usarla, anche perché la trascrizione è gratuita.

Allora, quando penso al Natale, la prima cosa che mi viene in mente sono le decorazioni. In Italia si inizia a decorare per il Natale l’8 dicembre. L’8 dicembre è un giorno festivo, si chiama Immacolata Concezione. E visto che è un giorno di festa, e quindi non si va a lavoro né a scuola, gli italiani da sempre sfruttano, cioè approfittano di questa giornata di festa per decorare le case, le strade, le piazze, i negozi e così via. Ora, quali sono gli addobbi, ovvero le decorazioni, più usate in Italia? Beh, abbiamo il classico albero di Natale, che è un abete, di solito finto, di plastica, decorato con palline, fili colorati, e luci. Ma c’è anche un’altra usanza, molto forte e diffusa, in Italia, che è quella di fare il presepe o presepio. Quindi comprare o costruire una capanna, in cui inserire ****le statuette della Madonna e di Giuseppe, di un asino e un bue e, infine, di Gesù, che qui chiamiamo il “bambinello”. Il piccolo bambino. Una volta era tradizione inserire la statuetta di Gesù a mezzanotte della vigilia di Natale, quindi a mezzanotte del 24 dicembre. Però spesso è difficile rimanere svegli fino a mezzanotte, specialmente con l’età che avanza. Quindi, penso che questa tradizione si sia un po’ persa. E i presepi, come gli alberi di Natale, si trovano ovunque: nelle case, nelle piazze, nelle chiese. E anche nelle forme più particolari: abbiamo presepi dipinti, presepi di carta, presepi costruiti con il cibo, con il legno, insomma, presepi di ogni materiale. Abbiamo anche presepi viventi! Infatti degli attori, spesso, interpretano i vari personaggi del presepe. Questo succede soprattutto nelle vie o nelle piazze principali dei piccoli paesi. Comunque, se ti va, intanto, fammi sapere con un commento se nel tuo Paese è tipico fare il presepe.

La seconda cosa che mi viene in mente è il calendario natalizio: perché le date più importanti del periodo natalizio sono 4 in Italia: l’8 dicembre, quando decoriamo; il 24 dicembre, quando ci incontriamo a cena per il cenone di Natale, una grande cena che si fa con la famiglia la sera della vigilia; poi abbiamo il 25, quando ci riuniamo, di nuovo, con la famiglia per celebrare il pranzo di Natale, e infine anche il 26, Santo Stefano, che in Italia è un giorno festivo. In teoria è la festa di Santo Stefano, il primo martire cristiano, in pratica è invece una scusa per allungare il periodo natalizio. Così possiamo riposarci dopo le feste. In questi giorni mangiamo senza sosta. È così tipico degli italiani sedersi a tavola a mezzogiorno, alle 12, e alzarsi direttamente dopo cena! No, vabbè, dai, sto esagerando. Però c’è un fondo di verità in quello che ho detto.

E questo ci porta direttamente al terzo punto, che è il cibo. Il cibo italiano è famoso in tutto il mondo, è buonissimo. Ma a Natale lo è ancora di più! Perché ci sono tanti piatti tipici della tradizione che magari mangiamo solo durante le feste, specialmente dolci. I dolci più comuni, che sono diffusi e amati in tutte le regioni, sono il pandoro, il panettone e il torrone. Partiamo dal torrone: quello originale, cioè la ricetta originale del torrone, è fatto di albume d'uovo, miele, zucchero e mandorle. Poi spesso ci sono anche nocciole e pistacchi. E spesso è ricoperto da due strati d'ostia. Questa è la ricetta originale. Quindi il torrone è un blocco abbastanza rigido, come una tavoletta di cioccolato, ma più spesso e alto, e può essere morbido o duro. Poi c’è anche il torrone al cioccolato, il mio preferito, che è semplicemente un blocco di cioccolato o al latte, o fondente, o bianco, o gianduia o con le nocciole. Il pandoro, invece, è un dolce burroso e zuccherino, che ricorda una torta, su cui mettiamo ulteriore zucchero, lo zucchero a velo. Il panettone è simile, anch’esso ricorda una torta, ma non è tanto dolce. Per questo nel panettone spesso troviamo canditi e uvetta. I canditi sono pezzi di frutta glassata, zuccherata, insomma, candita. Molto dolci. E l’uvetta è uva passa, cioè uva secca. Anche questa è molto molto dolce. È interessante sapere che, tra questi due dolci, c’è una rivalità. Quando arriva Natale, qualcuno potrebbe chiederti: preferisci il pandoro o il panettone? Beh, sappi che l’unica risposta accettabile è il pandoro. Parola di italiana. Scherzo! De gustibus.

Poi ci sono tanti altri dolci, cibi, spuntini e bibite, che consumiamo in questo periodo. Ti dico solo che sono talmente tanti che spesso è difficile alzarsi da tavola. E tra uno spuntino e l’altro, parliamo, chiacchieriamo. È bello stare seduti a tavola con la propria famiglia. Anche perché in Italia è tradizione mangiare ogni pasto in famiglia. È raro vedere che i membri di una famiglia mangino separatamente. Però, il Natale, non si passa solo con la famiglia nucleare, cioè mamma, papà e sorella o fratello, ma ci sono tutti i parenti: nonni, zii, cugini, eccetera. E che altro facciamo quando non mangiamo? Beh, giochiamo.

Infatti, un’altra usanza italiana è quella di giocare durante le feste. Abbiamo molti giochi da tavola a cui giochiamo a Natale. Il primo è sicuramente la tombola, che è il mio gioco preferito del Natale. È un gioco che coinvolge grandi e piccoli. Spesso quando si gioca a tombola si mangiano i mandarini: forse per digerire meglio, per riprendersi dalla quantità di zucchero ingerita prima con un po’ di freschezza. Quindi, la tombola è al primo posto dei giochi più amati. Poi abbiamo le carte. Le carte “napoletane”, con cui si possono fare mille giochi diversi. Per menzionarne alcuni: scopa, briscola, burraco, tressette. Se ti piacciono i giochi da tavola, ti consiglio di cercare questi su Internet. È facile imparare a giocare e, una volta che inizi, non riesci più a fermarti!

Un’altra cosa che mi viene in mente è che, in Italia, le famose “calze di Natale” non si appendono a Natale, nel mese di dicembre, ma a gennaio. E per noi non sono “calze di Natale” ma “calze della befana”. Infatti in Italia il 6 gennaio è un giorno di festa, è l’Epifania, una festa che conclude il periodo natalizio. Dal punto di vista religioso, questa festa ricorda l’arrivo dei Re Magi a Betlemme; dal punto di vista popolare, invece, l’Epifania è la festa della Befana, una simpatica vecchina, anche un po’ spaventosa, che nella notte fra il 5 e il 6 gennaio vola su una scopa, come una strega, ma è buona, lei, eh! Vola su una scopa per consegnare dolci ai bambini.

Secondo la leggenda, la Befana visita le case e riempie le calze appese dai bambini. Se i bambini sono stati buoni, li premia con dolci, caramelle, cioccolatini e piccoli regali. Se invece i bimbi sono stati cattivi, o meglio, monelli, che è un termine più delicato, più adatto a un bambino, nelle calze troveranno del carbone (ovviamente non è vero carbone di miniera ma, semplicemente, zucchero nero). Ed io ho dei ricordi meravigliosi della festa della Befana. I bambini si divertono tantissimo la mattina del 6, perché si alzano e corrono nella stanza in cui hanno appeso la calza, o le calze, per trovarle piene. È un momento magico.

Ok. Abbiamo visto 5 usanze italiane legate al Natale e l’episodio di oggi può finire qui. Io ti auguro un buon Natale e delle buone feste e, se ti va, puoi farmi un regalo di Natale e dare 5 stelle a Podcast Italiano Principiante, e perché no, anche commentare questo episodio, magari raccontando un’abitudine o un’usanza natalizia del tuo Paese. Grazie per l’ascolto e tanti auguri di buone feste. Ciao!

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