Chi sbaglia... impara (storia)
Note e risorse
La storia di un ragazzo tratto in inganno da un errore linguistico.
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Trascription
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Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast chi sa un po’ di italiano e vuole migliorare ascoltando contenuti interessanti. L’episodio di oggi è una storia. Spero ti piaccia. La trascrizione con il glossario si trova sul mio sito. Il link è nelle note dell’episodio.
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Trascrizione interattiva dell'episodio
Sono le 6:30. È mercoledì mattina.
La sveglia di Cesare suona ma lui non si sveglia. La sveglia suona di nuovo, Cesare si sveglia ma non si alza. La spegne con la mano e, distrattamente, la fa cadere a terra. Poi torna a dormire. Cesare si sta per addormentare di nuovo, ma qualcuno lo chiama da dietro la porta:
“Cesare, Cesare! Ma non parti oggi?”
“Oddio, che ore sono?” dice Cesare agitato.
“Sono le 6.30!” risponde sua sorella Martina.
Sono le 6:30, è mercoledì mattina e Cesare finalmente si ricorda di avere il treno alle 10 per Roma. Si alza, va in bagno e si lava i denti e la faccia, poi va in cucina e fa colazione con un cappuccino e un cornetto.
“Oggi parti per Roma! Sei contento?” gli chiede sua madre.
“Sì, sono proprio contento! Mi vesto ed esco!”
Cesare dà un bacio alla madre e corre nella sua stanza.
“Dunque… oggi fa caldo. Mi metto una maglietta a mezze maniche e un paio di jeans. Forse porto anche un’altra maglietta…”
Cesare apre la valigia e inizia a preparare le cose che vuole portare con sé a Roma: una maglietta, una giacca, un libro, il computer, il carica batteria, le cuffiette e tutti i documenti necessari per la sua prenotazione a un hotel bellissimo: si chiama “Hotel Di Lusso”.
Questo hotel si trova vicino al Colosseo, proprio al centro della città; in hotel c’è una piscina, un bar aperto 24 ore su 24, una piccola discoteca e, incluso nel prezzo, c’è anche un tour della città di mezza giornata.
Cesare è molto emozionato: parte con i suoi migliori amici, Mirko e Dario, che conosce da 10 anni. Vivono tutti a Bologna, vanno a scuola insieme, sono amici da sempre e hanno gli stessi interessi: guardano le serie TV insieme, ascoltano la stessa musica, giocano a calcio insieme e sognano di diventare famosi su YouTube. Hanno un canale che si chiama “Tre amici in giro per l’Italia”: quando partono insieme fanno tanti video dove consigliano sempre tanti posti interessanti da visitare.
La valigia è pronta, e anche Cesare è pronto per andare in stazione: saluta la famiglia ed esce di casa. Mentre cammina, chiama i suoi amici al cellulare, ma non rispondono.
“Sicuramente sono già in stazione” pensa, “sicuramente mi aspettano lì”.
Cesare arriva in stazione e si guarda intorno: non vede i suoi amici da nessuna parte. Li cerca nei bagni, nei bar, nei negozi, e anche nei botteghini dove vendono i biglietti, ma non c’è traccia di Mirko e Dario. Allora decide di chiamarli:
“Pronto, Mirko? Dove siete?”
“Siamo in stazione! Tu dove sei?… Il treno sta per arrivare! … Anzi, sta arrivando proprio ora… aspetta, Cesare, ti vedo! Sali sul treno, lo prendiamo anche noi!”
Cesare vede molte persone salire sul treno e sale, pensando di raggiungere Mirko e Dario alla carrozza giusta. Guarda i biglietti sul cellulare: carrozza 8, posti 34, 35 e 36.
Cammina fino ai posti 34, 35 e 36 e si siede in attesa dei suoi amici. Ma intanto il tempo passa, il treno parte e… i suoi amici non arrivano. Allora decide di richiamarli:
“Mirko, ma dove siete? Io sono sul treno. Anche voi siete sul treno, vero?” -
“Sì, Cesare, siamo sul treno. Ma non ti vediamo. Noi siamo ai nostri posti!”
Cesare capisce che c’è qualcosa che non va.
“Mirko, anche io sono ai nostri posti. Ma su quale treno siete? Siete sul treno rosso?”
“No, siamo sul treno giallo!”
Cesare capisce che Mirko e Davide sono sul treno sbagliato. Per errore, stanno andando a Napoli. Cesare sta per piangere, ma cerca di tranquillizzarsi: “Va tutto bene, va tutto bene. Arrivo a Roma e poi loro mi raggiungono in hotel. Non so come, non so quando, ma conosco i miei amici e mi fido di loro.”
Cesare spiega la situazione a Mirko e Davide che ridono senza sosta: loro non sono arrabbiati, anzi… sono divertiti dalla situazione! Gli dicono che lo raggiungono in hotel più tardi. Cesare però è arrabbiato con loro.
“Sono sempre distratti! Sono…irresponsabili, inaffidabili! È impossibile sbagliare: il treno per Roma è quello rosso, lo sanno tutti!”
Cesare è così arrabbiato con i suoi amici che non riesce a leggere il suo libro, non riesce a concentrarsi. Allora decide di ascoltare un po’ di musica, così si rilassa e si addormenta durante il viaggio. Il tempo vola: dorme, sogna, si sveglia e mangia una merendina, intanto guarda fuori dal finestrino e vede le belle campagne italiane. E, in un attimo, arriva a Roma.
Scende alla stazione Termini, prende la metro e arriva al Colosseo. La bellezza dell’anfiteatro romano lo incanta: è grande, grandissimo, gigante! Il Colosseo è maestoso, potente, ma anche pieno di turisti. Scatta delle foto e decide di andare in hotel per fare il check-in. Imposta il tragitto con Google Maps e inizia a camminare in direzione dell’hotel, che si trova a…
“Oddio, come si chiama la via? Sembra un verbo, me lo ricordo… via… via Canta! Via Canta 46. Facile!” dice, mentre imposta il navigatore.
“Gira a destra, tra 100 metri gira a sinistra e sei arrivato alla tua destinazione”.
Cesare arriva alla sua destinazione ma si rende conto che c’è qualcosa che non va. Infatti, non trova nessun “Hotel Di Lusso”, ma solo un piccolo bar che si chiama “Bar da Giorgio”. Decide di entrare nel bar per chiedere informazioni.
“Mi scusi, signore, questa è via Canta 46?”
“Ciao! Sì, la via è giusta. Perché?” risponde il barista.
“Perché ho una prenotazione in un hotel, si chiama Hotel di Lusso, ma non lo trovo. Lei sa dove si trova?” il barista lo guarda con gli occhi tristi e preoccupati.
“Povero ragazzo! Anche tu! Anche tu devi alloggiare in questo hotel inesistente?” risponde il barista. “Scusi, ma che intende Lei per “inesistente”? Io ho la prenotazione. Lei dice che l’hotel non esiste?”
Cesare inizia a spaventarsi: non trova l’hotel, non trova i suoi amici, non sa cosa fare. Il barista gli spiega che non è la prima volta che un turista arriva al suo bar con una prenotazione per Hotel Di Lusso, un hotel che secondo lui non esiste. Dice che forse l’hotel è una truffa. Cesare si sente male. Gli viene da piangere. Il barista gli offre il pranzo e gli dice di non preoccuparsi, perché nelle vicinanze ci sono tanti altri alberghi dove prenotare.
Cesare è disperato. È la sua prima volta a Roma, è solo, ha pochi soldi, ha paura e non sa cosa fare. Allora chiama i suoi amici e gli racconta l’accaduto, poi gli chiede dove sono. Davide e Mirko ridono al telefono:
“Cesare, noi siamo all’Hotel di Lusso! Questa volta sei tu nel posto sbagliato! L’hotel non si trova a “Via Canta 46”, ma a “Via Carta 46”!”
Cesare scoppia a ridere, sente i muscoli rilassarsi e i nervi sciogliersi.
“Certo che l’italiano è proprio una lingua difficile! È difficile anche per me che sono italiano. Tutte le parole si somigliano!”
Cesare saluta il barista e raggiunge i suoi amici: si scusa con loro, gli offre una bella birra fresca e si rende conto che sbagliare è umano. Finalmente, la loro avventura può iniziare! … O, almeno, una nuova avventura!
Spero ti sia piaciuto questo episodio. Se ti stanno piacendo gli episodi di questo podcast, lasciami per favore una recensione positiva su Spotify o Apple Podcast. Mi aiuterà molto. Inoltre, ho creato un intero corso di italiano per principianti che vogliono raggiungare il livello intermedio. Si basa su una storia in 15 capitoli, che si chiama La storia di Italo, e ti piacerà se ti piacciono queste storie: trovi il link nelle note dell’episodio. Alla prossima!