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Il Giubileo 2025: l’evento che cambierà Roma

Intermedio
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November 24, 2024

Note e risorse

In questo episodio di livello intermedio, parliamo di un evento importantissimo che sta per coinvolgere Roma e l'Italia intera: il Giubileo 2025.

Trascrizione

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Ciao e benvenuto o benvenuta a un nuovo episodio di livello intermedio di Podcast Italiano. Io sono Davide e questo è un podcast per imparare l’italiano ascoltando contenuti interessanti.

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Trascrizione con glossario interattiva

Oggi voglio parlarti di un evento importante per l’Italia, e in particolare per la città di Roma, che avrà luogo nell’intero anno 2025. Si dà il caso infatti che, il 24 dicembre, cioè il giorno della vigilia di Natale, inizierà ufficialmente il Giubileo, il cosiddetto “anno santo”, cioè l’anno della penitenza e della remissione dei peccati. Stiamo parlando, ovviamente, di religione cattolica, di fede cattolica. Durante il Giubileo, i peccati dei fedeli cattolici possono essere perdonati, a patto che i pellegrini compiano delle specifiche missioni, o “opere di fede”.

Il Giubileo è un evento di cui si parla molto: durerà un intero anno (dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026) e porterà una grande quantità di pellegrini a Roma: si stima più di 30 milioni. Per un evento del genere, ovviamente, bisogna prepararsi, e Roma lo sta facendo già da un po’ di tempo: l’impatto delle preparazioni in vista dell’anno santo è chiaramente visibile. E non tutti i cittadini romani ne sono così contenti.

Prima di iniziare, però, ti ricordo che questo episodio di livello intermedio è accompagnato da una trascrizione gratuita. Nella trascrizione troverai anche un glossario, con le spiegazioni di tutte le parole difficili che userò. Ti consiglio di consultarlo: rende la fruizione di questo podcast più semplice e ti permette di imparare ancora di più. Per accedere alla trascrizione gratuita usa il link che ti lascio nelle note dell’episodio: si trova sull’app che stai usando per ascoltarmi in questo momento, oppure sul mio sito, podcastitaliano.com.

Dicevamo, il Giubileo è un evento religioso, spirituale. Non un evento qualunque, ma uno dei più antichi e importanti per la chiesa cattolica. Il Giubileo è una celebrazione che prevede varie attività e che dura un intero anno, come dicevamo, definito “anno santo”. In questo periodo il Papa concede l’indulgenza plenaria, cioè il perdono completo, a tutti quei fedeli che compiono specifiche pratiche religiose per purificarsi dai propri peccati e rinnovare la propria fede.

Il Giubileo è un evento abbastanza raro, o almeno, nasce come un evento abbastanza raro. Ci sono due tipi di Giubileo: il Giubileo ordinario e il Giubileo, sì, ovviamente, stra-ordinario. Il Giubileo ordinario è una celebrazione che dura un anno e che avviene ogni 25 anni. Quindi, questo sarà un Giubileo ordinario. Nel 2050 ci sarà un altro Giubileo ordinario. Pensate che nel 1300, quando fu indetto il primo Giubileo da Bonifacio VIII, la regola voleva che ci sarebbe stato un Giubileo ogni 100 anni. Poi le cose sono un po’ cambiate nel tempo: il Papa che succedette a Bonifacio VIII decise di celebrare il Giubileo ogni 50 anni. Il Papa successivo abbassò l’intervallo a 33 anni e, quello seguente, a 25. In sostanza, dal 1450 ad oggi, il Giubileo si è celebrato ogni 25 anni, con poche eccezioni. L’ultimo Giubileo è stato quello del 2000, quando io avevo 5 anni. Il prossimo anno ci sarà quello del 2025 e quello successivo avrà luogo nel 2050. Beh, in realtà, ad essere precisi, il prossimo avrà luogo prima, nel 2033. Sì perché, come dicevo prima, il Papa può decidere di indire anche un Giubileo “straordinario”, per occasioni particolari: l’ultimo ha avuto luogo tra il 2015 e il 2016, in occasione dei cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, che fu un importante concilio ecumenico cioè un incontro tra i rappresentanti di tutte le chiese cristiane, non solo quelle cattoliche, e il prossimo, appunto, sarà nel 2033, per i duemila anni dalla morte di Cristo.

Ma quali sono le origini del Giubileo?

Il Giubileo cattolico deriva dal Giubileo ebraico, che aveva una cadenza di 50 anni. La tradizione ebraica prevedeva che per un anno, ogni 50 anni, la terra fosse fatta riposare per prepararla alle successive coltivazioni; ma anche che i debiti venissero cancellati, gli schiavi liberati e le terre restituite ai proprietari originari. Il Giubileo aveva sia un valore religioso che sociale, perché ristabiliva un certo equilibrio nella società, riducendo le disuguaglianze economiche. Per segnalare l’inizio del Giubileo ebraico si suonava un corno di ariete, o montone, cioè il maschio adulto della pecora, che in ebraico è “yōbhḗl”, parola da cui deriva il termine cristiano Giubileo.

Che cosa succede durante il Giubileo?

Il Giubileo si celebra con diverse iniziative durante tutto l’anno. Tutto inizia il giorno della vigilia di Natale, il 24 dicembre, quando il Papa in persona apre la porta santa della basilica di San Pietro in Vaticano. Nei giorni successivi, poi, aprirà anche le porte sante delle altre basiliche principali di Roma: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. Questo è probabilmente il rito più emozionante per i fedeli, ma anche per i romani, in un certo senso, perché le porte sante di queste basiliche sono normalmente murate, cioè inaccessibili. Vengono aperte, proprio rotte, durante l’anno giubilare, quindi ogni 25 anni, per poi essere murate di nuovo. Attraversare le porte sante è un gesto simbolico che rappresenta il passaggio dal peccato alla grazia. Un passaggio abbastanza rapido.

Comunque, oggigiorno, per prendere parte attivamente al giubileo e ricevere l'indulgenza, non basta attraversare le porte sante. Pensa che in passato si concedeva l’indulgenza plenaria a tutti coloro che avessero fatto visita 30 volte, durante tutto l’anno giubilare, alle basiliche di San Pietro e di San Paolo fuori le mura. Cioè, 30 volte se eri romano, cittadino romano, mentre se eri straniero bastava visitarle 15 volte. Oggi invece, come dicevamo, non basta attraversare le porte delle basiliche: bisogna dimostrare la propria fede anche confessandosi (quindi raccontando al prete i peccati commessi), partecipando alle messe, facendo la comunione (quindi ricevendo l’ostia dal sacerdote, il “corpo di Cristo”, per i cattolici) pregando, ovviamente e, infine, praticando la misericordia, cioè essendo misericordiosi con il prossimo, cioè aiutando chi ha bisogno.

Comunque, oltre all’apertura delle porte sante e le varie attività menzionate, il Giubileo prevede degli eventi durante tutto l’anno, come seminari, conferenze, musical e giornate dedicate a varie categorie. C’è il Giubileo degli artisti, delle forze armate, degli adolescenti, delle persone con disabilità, delle bande musicali, degli imprenditori, dei lavoratori e addirittura dei carcerati. Sul sito del Giubileo potete trovare un vero e proprio calendario. Comunque, l’attività più attesa è il pellegrinaggio per le chiese di Roma. Pensate che c’è un visto apposito, il “turismo-giubileo”, che può essere richiesto dai pellegrini che partecipano a questi pellegrinaggi diocesani. Inoltre è anche disponibile un’app, che si chiama “Iubilaeum25”, pensata apposta per i pellegrini.

Roma, come abbiamo già detto varie volte, è la città che ospita il giubileo. Questo perché è a Roma che si trovano le porte sante, la basilica di San Pietro, il Vaticano, e la santa sede, e quindi, anche il Papa. Il Giubileo, per tradizione, è legato a Roma e il Papa invita i fedeli di tutto il mondo a visitare questa città, soprattutto se si vuole compiere il pellegrinaggio per le basiliche romane. Tuttavia, durante gli anni giubilari, la celebrazione viene estesa simbolicamente a tutte le diocesi del mondo, permettendo ai fedeli che non possono andare a Roma fisicamente di partecipare ai riti giubilari nelle loro chiese locali. In questo modo, il Giubileo pur avendo il suo epicentro a Roma, offre comunque a tutte le comunità cattoliche la possibilità di partecipare a distanza, in qualche modo.

Adesso veniamo a uno dei punti più interessanti.

Come reagisce la città di Roma al Giubileo?

Pensa che ora, proprio mentre ascolti questo episodio, tra le trenta e le trentacinque milioni di persone si stanno preparando a partire per Roma per il Giubileo: queste sono le stime confermate anche dal sindaco e dal prefetto di Roma. Un numero incredibile per qualsiasi città, persino per la capitale d’Italia, che è, già di per sé, una città molto visitata e dove il turismo è, di anno in anno, in crescita.Insomma, potete immaginare l’enorme afflusso di pellegrini che si prospetta a Roma nel 2025. Già Dante, Dante Alighieri, nella Divina Commedia, nel 18esimo canto dell’Inferno, per essere precisi, dice che i peccatori puniti nell’ottavo cerchio dell’Inferno, quindi ruffiani, seduttori e adulatori, sono talmente tanti che gli ricordano i romani e i pellegrini a Roma durante il Giubileo (in quel caso era il primo Giubileo della storia, quello del 1300). Racconta Dante che in quell’occasione, a Roma, arrivò talmente tanta gente che fu necessario regolamentare il traffico e il senso di marcia dei pedoni, così che chi si trovava sulla sponda sinistra di Castel Sant’Angelo (se conoscete Roma) andasse a destra; e chi si trovava sulla sponda destra, andasse a sinistra. Insomma, per mantenere un po’ più ordinato il traffico.

I lavori per il Giubileo 2025 sono iniziati addirittura nel 2020: praticamente la città si prepara a questo momento da 5 anni! E ci sta, è comprensibile: si tratta di un evento straordinario, a cui la città non può certo arrivare impreparata.

Ma in che modo Roma si è preparata, e si sta ancora preparando, a questo evento?

Beh, per prima cosa, sono stati portati avanti progetti di riqualificazione urbana. Molte strade, piazze e edifici stanno venendo rimessi in sesto, stanno venendo risistemati. Ma non solo: stanno venendo aggiustate le strade e i marciapiedi; sono state riparate le buche, le famose buche di Roma, o, come le chiamano i romani, i “crateri”, perché sono buche giganti, a quanto pare. Beh, poi immagino che questo avvenga principalmente nelle zone del centro, di certo le zone più periferiche di Roma (che è una città enorme, ha un territorio comunale enorme) non stanno ricevendo la stessa attenzione, ma adesso parlo da “non romano”, ecco. E poi sono stati restaurati e ripuliti monumenti, fontane, e ovviamente le chiese, protagoniste del Giubileo, insieme ai fedeli.

La cosa curiosa è che i lavori hanno disorientato moltissimi turisti, che negli scorsi mesi hanno trovato la città piena di cantieri (oltre 1300 dal 2023). Girano molti video su Instagram e TikTok di turisti spaesati, confusi, che non riescono a vedere e ad accedere ai famosi monumenti romani perché sono oggetto di opere di riqualificazione. Il simbolo, forse, di tutto ciò è la Fontana di Trevi, che sicuramente conosci, no? Che da ottobre di quest’anno è stata recintata con pannelli trasparenti: è visibile, ma inaccessibile. Anche se si può passare sopra, e anche più vicino rispetto a prima, in realtà, grazie a una passerella.

Ora, non tutti questi lavori hanno a che vedere con il Giubileo, e alcune di queste opere si prevede saranno concluse nei prossimi anni, quindi anche dopo la fine dell’anno santo. In ogni caso, tutti questi cantieri, prevedibilmente, hanno causato e continuano a causare non pochi disagi ai cittadini romani, come vedremo anche alla fine dell’episodio con alcune testimonianze dirette di cittadini della città eterna.

Poi si sono fatti investimenti nei trasporti pubblici: autobus, metro e treni, e anche stazioni della metropolitana che sono in costruzione, per permettere a tutti di spostarsi meglio in città e rendere più facilmente raggiungibili i luoghi d’interesse durante l’anno santo. Sono stati rimpiazzati i vecchi cartelli stradali per offrire una segnaletica più chiara e comprensibile, e sono stati costruiti nuovi punti informativi per aiutare i visitatori e i pellegrini a orientarsi e a trovare facilmente le strade e le chiese. Poi è stata ripulita la città, in modo da renderla più piacevole e bella.

Insomma, sono state fatte tante cose: il Giubileo per Roma è anche un’occasione per investire, per migliorare la città, investire nelle infrastrutture, restaurare le strade e i monumenti, potenziare i trasporti pubblici: dei miglioramenti di cui, si spera, beneficeranno anche i cittadini romani, oltre che i pellegrini.

Dal punto di vista economico, si prevede che il Giubileo avrà un impatto positivo. I pellegrini soggiornano negli hotel, pranzano e cenano nei ristoranti, vanno nei negozi, visitano musei e attrazioni. È chiaro, le imprese della città non possono che trarne un vantaggio. Allo stesso tempo, però, la città sta spendendo tanto per questo Giubileo: c’è un sito che tiene traccia, cioè monitora, registra i costi di tutte le spese che il Comune di Roma ha sostenuto e dovrà sostenere entro la fine del Giubileo. E, a quanto pare, le spese ammonteranno a più di 4 miliardi di euro. Ah, il sito si chiama “carogiubileo” se, per caso, ti interessa.

Un altro aspetto negativo è che il Giubileo non porterà solo tanto turismo a Roma, ma anche un aumento dei prezzi, in ogni settore della città. E questo rincaro non sarà un problema solo per turisti e pellegrini, ma anche e soprattutto per i romani, che, invece di vedere il Giubileo come un evento spirituale e religioso, che porta benefici alla città, lo percepiranno come qualcosa di penalizzante e ingiusto, magari a causa di questi rincari. Insomma, una vera e propria seccatura. L’evento provocherà aumenti di prezzi in molti settori: i trasporti pubblici e i taxi vedranno rincari, con i biglietti di autobus e metropolitana passeranno da 1.50€ a 2€ l’uno. Anche le tariffe dei bus turistici e dei taxi aumenteranno, soprattutto da e per gli aeroporti. Poi aumenteranno i prezzi di pizzerie e di ristoranti, dei biglietti per i musei e per le attrazioni. Pare anche che si stia anche valutando l’idea di introdurre un biglietto d’ingresso di 2€, solo per i turisti in questo caso, per accedere alla Fontana di Trevi, di cui ti parlavo prima. Vedremo.

E ora passiamo alla parte più divertente dell’episodio, perché abbiamo deciso di chiedere ai romani stessi cosa ne pensano, di questo Giubileo. Abbiamo ricevuto tanti commenti, anche molto divertenti: alcune persone sono emozionate e amano l’atmosfera del giubileo, pur riconoscendone le conseguenze negative; altre invece sono decisamente meno entusiaste, per non dire… incazzate. Direi di ascoltare alcune delle tante testimonianze ricevute. Ah, e se non capisci il bellissimo accento romano, prima di farti ascoltare le testimonianze, ti ricordo che nelle note dell’ episodio, trovi il link per accedere alla trascrizione: penso che, ora più che mai, ti sarà utile.

Ora ti lascio alle testimonianze di Ilaria, Daniele, Bruno e Maria:

Il Giubileo di quest’anno sarà un’occasione per riunire i fedeli da tutto il mondo e cercare di affrontare i problemi tutti insieme. Sicuramente porterà del caos, ma a volte è necessario per creare nuove opportunità e visioni diverse sul futuro. Quindi mi auguro che Roma saprà affrontare questa sfida nel migliore dei modi.”

È bello il giubileo, porta un sacco di gente, è un’atmosfera unica. Ma Roma, con tutti i suoi problemi, è stanca… ci so’ lavori,  il traffico, non si parcheggia più…! Io capisco tutto, la religione… io so’ credente! Ma… tutte le strade sono un cantiere! Almeno speriamo che tutti ‘sti miglioramenti per abbelli’ sta città rimangano per il futuro e proseguano, e non rimangano solo per ‘st’evento. E ci aggiungo pure… forza Roma!”

“Il giubileo secondo me è un’occasione speciale, sicuramente emozionante, però vivendo a Roma non posso non preoccuparmi. Il traffico, i lavori che ci saranno, il grande caos… io spero che la città riesca a reggere… perché sarebbe bello vivere quest’evento, però senza troppi disagi per chi ci abita…!”

“*Allora io penso che, da cittadino romano che vive in periferia da più o meno tutta la vita e che lavora in centro da più o meno tre anni, credo che il giubileo abbia un po’ aggravato la situazione che c’è a Roma; ma non perché il giubileo in sé sia una cosa negativa, ma proprio perché Roma non non è una città in grado di gestire una cosa del genere; perché basti pensare ai 1000 cantieri che ci sono in giro da non si sa quanto tempo, che giustamente hanno causato la chiusura di molte strade… *e di conseguenza la viabilità è interrotta, in alcuni punti, e in molti completamente stravolta; posti auto che, giustamente, sono stati eliminati proprio per colpa di questi lavori, e quindi disagio totale; e in più la situazione “mezzi pubblici” che è imbarazzante, in quanto… stazioni chiuse da mesi e per mesi, riaperte senza nessun tipo di miglioramento, e inoltre la situazione “affitti”: non è possibile prendere una casa, un appartamento, o una stanza in affitto a Roma, perché **i prezzi sono alle stelle.

Come hai visto, i pareri sono vari: alcuni sono un po’ più speranzosi ed emozionati e altri un po’ più delusi, preoccupati e arrabbiati. Che dire? Non ci resta che vedere come andranno le cose.

E tu, hai in programma di visitare Roma nel 2025, magari proprio per il Giubileo? O magari preferisci aspettare il 2026? Fammi sapere nei commenti, puoi lasciare un commento se mi ascolti su Spotify.

Detto questo, l’episodio di oggi termina qui. Spero ti sia piaciuto: fammelo sapere con un commento, se ti va, e già che ci sei, ricordati di dare a questo Podcast cinque stelle nell’app dove mi stai ascoltando. Questo aiuterà altri studenti come te a trovarlo. E se per caso hai un’insegnante di italiano, vai a lezione di italiano in qualche scuola o istituto, beh, parla di Podcast Italiano al tuo insegnante, se già non lo conosce, anche questo, il passaparola, può aiutare il mio progetto. Questo è tutto, grazie e alla prossima. Ciao!

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