Cosa vuoi fare da grande? (storia)
Note e risorse
La storia di un bambino di dieci anni che affronta la grande domanda "cosa vuoi fare da grande?"
Scopri La Storia di Italo, il mio corso per raggiungere il livello intermedio.
Trascription
Sign up or sign in to keep reading
Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole migliorare ascoltando contenuti interessanti. L’episodio di oggi è una storia. Spero ti piaccia. La trascrizione con il glossario si trova sul mio sito. Ti aiuterà a capire meglio la storia e tutte le parole e costruzioni più difficili. Il link è nelle note dell’episodio.
Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio
Daniele è un bambino di 10 anni biondo e con gli occhi azzurri. È gentile, intelligente e affettuoso. Frequenta la scuola elementare e la sua materia preferita è l’inglese. Daniele ha un bel carattere e molti amici, anche se non va molto d’accordo con i grandi, con gli adulti. Quando lo chiamano “bambino” lui si offende: “Non sono un bambino. Sono un ragazzo! Anzi, sono un piccolo uomo!”
Daniele ha molti passatempi e vive la vita tranquilla e spensierata di un bambino di 10 anni… ma, spesso, quando qualcuno gli fa una certa domanda, lui si spaventa. È una domanda curiosa, che richiede una risposta ponderata, ben pensata. Daniele non sa mai cosa rispondere, non conosce la risposta a quella domanda.
Qual è la domanda? Andiamo per esclusione.
La domanda non è “come ti chiami?” o “quanti anni hai?”, né “come vai a scuola?”.
La domanda non è nemmeno “ce l’hai la fidanzatina?”
No. La domanda che spaventa tanto Daniele è… “cosa vuoi fare da grande?”
Ecco, questa domanda fa venire i brividi a Daniele. Perché non sa mai cosa rispondere. Allora un giorno, mentre è a casa sul suo letto, Daniele si mette a pensare a cosa vuole fare da grande.
“Oggi è il giorno in cui deciderò cosa voglio fare da grande. Ci sono tanti mestieri nel mondo, posso fare il lavoro che mi piace di più. Non sono obbligato a fare un lavoro in particolare. Se adesso scelgo la professione che mi piace, quando qualcuno me lo chiede, saprò cosa rispondere.”
Daniele scende dal letto, si siede per terra, e prende un foglio di carta e una penna blu.
“Adesso faccio una lista di tutti i lavori che conosco, dalla A alla Z. Non è difficile. Ogni professione ha i suoi pro e i suoi contro. Iniziamo con la lettera A, dunque… A… A… attore.
“L’attore recita nei film, negli spettacoli a teatro e nelle serie TV. Deve essere divertente fare l’attore, puoi interpretare tanti personaggi diversi, è un po’ come vivere tante vite. Ad esempio, se faccio l’attore, posso interpretare un supereroe, o un principe o un ninja. Il problema è che diventare un attore richiede molto studio, e non lo so se mi va di studiare tanto… e poi… deve essere difficile imparare tutte le battute a memoria.”
Daniele prosegue la lista.
“Poi c'è la lettera B, come… ballerino. Ma non mi piace ballare.
“Lettera C. Forse posso diventare un C…uoco! Il cuoco cucina nei ristoranti o negli alberghi. Mi piace l’idea di fare il cuoco, amo mangiare sia piatti dolci che salati. Se divento un cuoco, potrei inventare nuove ricette e preparare piatti deliziosi per le persone. E poi, se faccio il cuoco, posso aprire un ristorante e diventare ricco. Però, i cuochi lavorano molte ore, anche la sera e durante le feste… e nella cucina di un ristorante può fare molto caldo. Io odio il caldo. Mh. Forse è meglio andare avanti”.
Daniele continua in ordine alfabetico, alla ricerca del lavoro perfetto.
“D come… dottore! Il dottore è un lavoro fantastico, perché se sei un dottore puoi aiutare tante persone. Se faccio il dottore, posso curare i malati e farli stare meglio. Però i dottori lavorano tante ore e, a volte, devono prendere decisioni molto difficili. Mh, non so se mi piace”.
Daniele continua a scrivere sul suo foglio un mestiere per ogni lettera dell’alfabeto:
E come elettricista,
F come falegname,
G come giornalista,
H come… non gliene viene in mente nessuna con l’acca.
I come idraulico,
L come lavapiatti,
M come modello,
N come notaio,
O come ortopedico,
P come poliziotto,
“Ecco! Fare il poliziotto mi sembra interessante. I poliziotti proteggono le persone, mantengono l’ordine. Se sono un poliziotto posso indossare una divisa, guidare la macchina della polizia, usare la sirena, e catturare i cattivi. Ninooo-ninooo, mani in altoooo! Getta la pistola, ladro! Sarebbe bellissimo. Ma il lato negativo è che può essere un mestiere pericoloso, soprattutto quando devi affrontare i criminali. Mh. Io ci tengo alla mia vita. Sono ancora giovane, anche se sono già grande. Quindi… non lo so, non so se mi convince.
La scelta di un lavoro si sta rivelando più complessa del previsto.
“Cosa manca…
R come ragioniere,
S come scultore,
T come tassista,
U come uomo d’affari,
V come… veterinario. Bello, il veterinario!
“Se divento veterinario, posso aiutare tanti animali che stanno male o hanno bisogno di cure. E poi posso tenerli tutti a casa. Ho sempre voluto un cane. E poi, se sono un veterinario, oggi curo un gatto, domani…un coniglio… e il giorno dopo, chissà, un elefante! Certo, però, se sono un veterinario devo lavorare ogni giorno, anche la notte, per le emergenze. E se poi gli animali non guariscono, anche se faccio del mio meglio…? Purtroppo neanche il veterinario può salvare tutti gli animali.
“È rimasta solo la Z.
Z…come… Zorro. Conta come mestiere? No, forse era un film…”
In quel momento arriva il papà di Daniele e si siede sul pavimento accanto al figlio. “Daniele, che scrivi?”
“Ho fatto una lista di mestieri, papà. Perché ogni giorno le persone mi chiedono cosa voglio fare da grande e io non so mai cosa rispondere. Io non lo so cosa voglio fare da grande. Mi piace tutto e non mi piace niente. È troppo difficile scegliere, non sono pronto…”
“Daniele, non devi decidere ora. È presto. L’unico “lavoro” che devi fare adesso è quello del bambino: devi giocare, divertirti, crescere e imparare tante cose utili. E ogni tanto anche… riordinare la tua cameretta. C’è tempo per pensare al futuro, non avere paura. E, soprattutto, non avere fretta di crescere. Io vorrei tanto tornare a essere bambino come te… e, probabilmente, quando avrai la mia età, anche tu rimpiangerai la tua infanzia.”
“Hai ragione, papà. Da oggi in poi, quando qualcuno mi chiede cosa voglio fare da grande, rispondo così: te lo dirò quando sarò grande!”
Daniele sorride al papà, torna sul letto e accende la TV: iniziano i suoi cartoni preferiti.
Spero che questo episodio ti sia piaciuto. Ricorda che ho un intero corso per raggiungere il livello intermedio che è basato su una storia, una storia che si sviluppa in 15 capitoli. È davvero un piccolo gioiello, questo corso, e si chiama La Storia di Italo. Ti piacerà moltissimo. Ricorda che puoi scaricare la trascrizione, con glossario, di questo episodio. Mettiamo molto amore nelle trascrizioni e, davvero, penso siano molto utili perché ti aiutano a scoprire il significato di tutte le parole e costruzioni più difficili. Quindi, dai un’occhiata nelle note dell’episodio. Infine, un piccolo favore: se ti piace Podcast Italiano Principiante, magari lascia un voto positivo a questo podcast. Puoi farlo su Spotify, su Apple Podcast, o dove mi ascolti; questo mi aiuterà molto. Grazie e alla prossima. Ciao!