La notte di Halloween
Note e risorse
Uno speciale di Halloween: la storia di tre amici che esplorano una misteriosa casa infestata durante la notte di Halloween.
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Trascription
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Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole migliorare ascoltando contenuti interessanti. L’episodio di oggi è una storia a tema Halloween. Spero ti piaccia. La trascrizione con il glossario si trova sul mio sito. Il link è nelle note dell’episodio. Ti consiglio di darle un’occhiata, perché è molto utile.
Scarica il PDF della trascrizione con glossario
Trascrizione con glossario interattiva
Il mese di ottobre sta per finire e domani è finalmente Halloween. Per le strade della città si respira un’aria terrificante. Le case sono infestate da luci, addobbi e decorazioni spaventose: ci sono zucche, fantasmi, streghe e scheletri. Le porte d’ingresso delle case sono decorate con corone di foglie autunnali e ragnatele finte.
“È un anno che aspetto questo giorno. Halloween è la mia festa preferita!” dice Marina a Stefano e Andrea, i suoi coinquilini. I tre amici adorano questa festa, anche se sono adulti: amano comprare dolci e caramelle da dare ai bambini ma, soprattutto, adorano mascherarsi. Quest’anno, Stefano si maschera da alieno, Andrea da pagliaccio assassino e Marina da Morticia Addams.
“Cosa vogliamo fare domani?” chiede Andrea ai due amici.
“Io propongo di indossare i costumi, preparare una cena spaventosamente deliziosa, accendere le candele e… raccontarci qualche storia di paura o guardare qualche film horror!” risponde Stefano.
Andrea sembra approvare, ma Marina fa una smorfia annoiata: “Ragazzi, vi ricordate cosa abbiamo detto l’anno scorso? Quest’anno dobbiamo fare qualcosa di avventuroso… di spaventoso…. anzi… di terrificante! Come… esplorare una vecchia casa abbandonata!”
Stefano sembra avere paura. Andrea invece è attratto dalla proposta folle di Marina: “Intendi la casa abbandonata in cima alla collina? Tutti dicono che è infestata dai fantasmi…! Che paura.”
I tre amici si avvicinano alla finestra e guardano la collina illuminata dalla luna. È vero, c’è una casa in cima alla collina, ma non sembra abbandonata. Le luci sono accese.
“Infestata dai fantasmi? Voi siete pazzi. No no, io non ci vengo. Dai, restiamo a casa…” dice Stefano, mentre, pietrificato, guarda la casa infestata.
“E invece vieni, dobbiamo andare tutti insieme! O tutti o nessuno!” gli risponde Marina. “Non avere paura. Sicuramente… le luci della casa abbandonata sono accese perché… qualcuno… sta organizzando una festa di Halloween. Sarà super divertente, vedrai!”
Andrea e Marina riescono a convincere Stefano a passare la sera di Halloween nella casa abbandonata. La notte vola e arriva il fatidico giorno. I bambini mascherati iniziano a suonare alle porte per fare dolcetto o scherzetto: “Dolcetto o scherzetto?”. Intanto i ragazzi si truccano, si mascherano, e finalmente sono pronti per uscire: armati di torce e mappe della zona, si dirigono verso la collina. La strada è avvolta dalla nebbia, e i rumori della notte sembrano amplificati:
“Oddio, ho sentito una voce” dice Stefano spaventato.
“Ma dai, io non sento niente! Non essere fifone!” risponde Marina.
“Quanto ci vuole… quanto ci vuole per arrivare in cima alla collina?” chiede Andrea, col fiatone.
“ Su, ragazzi, un po’ di entusiasmo!”.
Quando i tre amici arrivano davanti alla casa, le luci sono spente.
“Ieri sera le luci erano accese. Oggi, che è Halloween, sono spente. Non ha senso…” sussurra Stefano mentre guarda la facciata della casa.
La luna pallida splende nel cielo e proietta una luce argentata sulla vecchia casa. I tre ragazzi accendono le torce e osservano la casa da fuori. È un’antica villa, con muri di pietra grigia in cattivo stato. Le finestre, piene di polvere e di ragnatele, sono buie e rotte. Il giardino è un labirinto di erba alta. I tre amici hanno paura, ma continuano a camminare verso la porta d’ingresso, dove c’è una lanterna appesa. La lanterna si muove lentamente, spinta dal vento, o forse… da qualcos’altro.
“Dobbiamo entrare…stasera o mai più!” dice Marina; poi, prova ad aprire la porta, che non è chiusa a chiave. I tre entrano. Dentro, la casa è buia, completamente buia. Buia e silenziosa.
“Dove…sono tutti? Io qui non vedo nessuno…” dice Stefano, con la voce tremante.
“In effetti non sembra una festa di Halloween questa…”
“Ragazzi, dobbiamo esplorare! Non fate i guastafeste!” dice Marina.
Le pareti sono coperte di muffa e il pavimento fa rumori strani ad ogni movimento. Sulle pareti ci sono anche dei ritratti sbiaditi di persone con espressioni serie.
“Ragazzi… solo a me sembra che quei quadri ci guardino?”
Le finestre sono rotte, e da fuori entra una corrente d’aria gelida. I ragazzi camminano lentamente, con le torce in mano. All'improvviso, un grido straziante risuona nella casa. Il grido di una donna.
Poi un tonfo e… l’ombra di un corpo che cade da un balcone. I tre amici si bloccano, terrorizzati. Hanno visto il corpo cadere da una finestra. Si guardano con gli occhi pieni di paura.
“Cosa… cosa è stato?” chiede Stefano, con il volto pallido.
“Qualcuno… è caduto da un balcone?” chiede Marina.
“No… qualcuno è stato spinto dal balcone! Ragazzi, dobbiamo andarcene!” dice Andrea, guardando i suoi amici con aria molto preoccupata.
I tre iniziano a correre, senza una meta. Sono confusi, spaventati.
Arrivano davanti ad una grande porta che sembra dare sull’esterno della villa. Ma quando aprono la porta, non trovano l’uscita. Il cuore dei ragazzi batte fortissimo. Il pavimento è coperto di sangue fresco, e in un angolo giace un uomo senza vita.
“Oddio! È morto!” urla Marina, mentre indietreggia, cadendo a terra.
“Dobbiamo scappare da qui!” urla Stefano.
I ragazzi provano a correre verso l’uscita, ma scivolano sul sangue che è sul pavimento della stanza. Intanto, un’ombra si muove velocemente verso di loro. È un uomo mascherato, completamente vestito di nero, con in mano un coltello ricoperto di sangue. I tre amici si nascondono nella stanza, dietro una grande tenda.
“Lo sapevo… lo sapevo che era una pessima idea…” dice Stefano.
“Ragazzi, è tutta colpa mia, mi dispiace…” risponde Marina, terrorizzata.
Intanto Andrea sembra essere più pensieroso che spaventato: “Vi ricordate che lo scorso anno un uomo misterioso ha ucciso quattro persone? Beh… quest’assassino non è mai stato arrestato. Forse l’assassino è l'uomo che ci insegue… e si nasconde qui da un anno. Dobbiamo scappare e avvertire la polizia.”
“Quello è un **assassino seriale a piede libero… ma come fai ad essere così tranquillo?” sussurra Stefano, che muore di paura.
“Shhh! Non fate rumore!” li zittisce Marina.
I ragazzi restano nascosti dietro la tenda per un po’ e, quando non sentono più rumori, iniziano a camminare lentamente, in punta di piedi, verso l’uscita. Improvvisamente però, sentono di nuovo i passi pesanti dell’assassino dietro di loro. Intanto, le urla strazianti sembrano aumentare, rendendo l'atmosfera soffocante.
“Che cavolo sta succedendo?!” urla Stefano.
“Aiutooooo! Aiutoooo!”
I ragazzi scappano di corsa, la casa sembra un labirinto, e i ragazzi non si ricordano come ritornare alla porta d’ingresso. Quando finalmente raggiungono l’uscita, la porta… è chiusa a chiave.
“Siamo intrappolati! Ragazzi, siamo bloccati dentro!” grida Andrea.
L’assassino è ormai alle loro spalle. Si avvicina lentamente con il coltello alzato verso di loro. I tre amici, disperati, spingono con forza la porta che, inaspettatamente, si spalanca. A quel punto, le luci si accendono tutte insieme.
Le urla si fermano, e anche i rumori. L’assassino si toglie la maschera e, mentre batte le mani, grida: “Congratulazioni, avete terminato *l’escape room “*Casa Infestata”!”
I ragazzi si guardano intorno, increduli: le persone che avevano sentito urlare o che avevano visto morire si alzano, sorridendo. Il sangue, il terrore, le grida: era tutto finto.
“Eh?" balbetta Stefano, ancora scosso.
“La nostra è l’escape room più realistica del mondo: abbiamo pensato a un’esperienza innovativa e immersiva, così immersiva che i partecipanti nemmeno sanno che si tratta di un gioco!”
“Beh… grazie… per l’esperienza…”
“Allora… siamo liberi di andare a casa ora, giusto?” chiede Stefano.
“Beh, no, ci sarebbe prima da pagare il prezzo del biglietto. Come potete capire, un escape room costa molto: ci sono molte spese di gestione, il costo degli attori, la spesa per gli effetti speciali… fanno 100 € a testa, ragazzi. Carta o contanti?”
I ragazzi si guardano, poi Andrea conta: “3…2…1…via!”
I tre si danno alla fuga, e scappano il più lontano possibile dalla villa. Una volta al sicuro, commentano quello che è appena successo:
“Ma siamo matti? 100€ per un’esperienza del genere?” dice Andrea indignato.
“Io nemmeno ho accettato” risponde Stefano.
“Giuro che non ne sapevo nulla”.
I ragazzi si incamminano verso casa, ancora scioccati, promettendosi di festeggiare Halloween a casa e al sicuro, l’anno prossimo. Magari, guardando un film horror.
Bene, siamo arrivati alla fine di questo episodio, che è stato difficile da realizzare, ma spero ti sia piaciuto. A proposito, se ti piacciono storie come questa, se magari ti può interessare un intero corso di italiano che ti aiuterà a raggiungere il livello intermedio, che è un po’ come queste storie, con musica, effetti sonori, diversi personaggi… ti piacerà La Storia di Italo! Non è horror come questa storia, ma comunque è una storia che contiene anche intrighi e misteri. E se questa storia ti è piaciuta, lasciami un voto positivo nella piattaforma dove ascolti podcast. Magari cinque stelle, perché no, mi aiuterà molto. E ricordati di dare un’occhiata alla trascrizione con il glossario. Un saluto e alla prossima. Ah, e… buon Halloween!