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    Analisi della canzone “Una chiave” di Caparezza

    Riflessioni
    #
    59

    April 10, 2019

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    Analisi di “Una chiave” di Caparezza

    Ti riconosco dai capelli, crespi come cipressi
    Da come cammini, come ti vesti
    Dagli occhi spalancati come I libri di fumetti che leggi
    Da come pensi che hai più difetti che pregi

    Dall’invisibile che indossi tutte le mattine
    Dagli incisivi con cui mordi tutte le matite
    Le spalle curve per il peso delle aspettative
    Come le portassi nelle buste della spesa all’Iper

    E dalla timidezza che non ti nasconde
    perché ha il velo corto
    Da come diventi rosso e ti ripari dall’imbarazzo che sta piovendo addosso
    Con un sorriso che allarghi come un ombrello rotto

    Potessi abbattere lo schermo degli anni
    Ti donerei l’inconsistenza dello scherno, degli altri
    So che siamo tanto presenti quanto distanti
    So bene come ti senti e so quanto ti sbagli, credimi


    [Rit.]
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo
    Ma dietro c’è l’uncino e davanti lo squalo bianco
    E ti fai solitario quando tutti fanno branco
    Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando

    Tutti bardati, cavalli da condottieri
    Tu maglioni slabbrati, pacchiani, ben poco seri
    Sei nato nel Mezzogiorno però purtroppo vedi
    Solo neve e freddo tutt’intorno come un uomo Yeti

    La vita è un cinema tanto che taci
    Le tue bottiglie non hanno messaggi
    Chi dice che il mondo è meraviglioso
    Non ha visto quello che ti stai creando per restarci

    Rimani zitto, niente pareri
    Il tuo soffitto, stelle e pianeti
    A capofitto nel tuo limbo, in preda ai pensieri
    Procedi nel tuo labirinto senza pareti

    [Rit.]
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    Noi siamo tali e quali, facciamo viaggi astrali
    Con i crani tra le mani
    Abbiamo planetari tra le ossa parietali
    Siamo la stessa cosa, mica siamo imparentati
    Ci separano solo i calendari

    Vai, tallone sinistro verso l’interno
    Caronte, diritto verso l’inferno
    Lunghe corse, unghie morse, lune storte
    Qualche notte svanita in un sonno incerto
    Poi l’incendio

    Potessi apparirti come uno spettro lo farei adesso
    Ma ti spaventerei perché sarei lo spettro di me stesso
    E mi diresti: “Guarda, tutto a posto
    Da quel che vedo, invece, tu l’opposto
    Sono sopravvissuto al bosco ed ho battuto l’orco
    Lasciami stare, fa uno sforzo, e prenditi il cosmo
    E non aver paura che”

    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    I recognize you by your hair, frizzy like cypresses
    By the way you walk, the way you dressby
    By your eyes, wide open like those comic books you read
    By how you think you have more flaws than qualities

    By the “invisible” you wear every morning
    By your front teeth with which you bite all your pencils
    Your shoulders hunched by the weight of expectations
    As if you carried them in a shopping bag to the store

    And by your shyness that doesn’t hide you because its veil is too short
    By how you blush and protect yourself from the embarassment raining down on you
    With a smile stretched like a broken umbrella

    If I could tear down the “screen” of time
    I’d give you the inconsistency of others’ scorn
    I know we’re as present as we are distant
    I know how you feel and I know how wrong you are, believe me

    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key

    Eyes down, you’re looking for a reason to take another step
    But there’s the hook behind and the shork in front of you
    And you isolate yourself when everyone else forms their packs

    You feel free but you’re dropping your anchor
    All harnessed, warlord’s horses
    Your sweaters are torn, tacky and not at all serious
    You were born in the south but sadly all you see
    is snow and cold all around, like a Yeti

    Life is a movie theatre, so you remain silent
    Your bottles don’t carry any message
    Whoever says the world is beautiful hasn’t seen what you’ve created for yourself to stay in it

    You stay silent, no opinions
    Your ceiling, planets and stars
    Head-first into your limbo, caught up in your thoughts
    you keep going in your maze without walls


    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key

    We’re identical, we go on astral travels
    with our skulls in our hands
    We have planetariums in our parietal bones
    We’re exactly the same, we are not relatives
    Only calendars keep us apart

    Go on, left heel in
    Charon, straight towards hell
    Long races, bitten nails, bad moods
    A few nights vanished in a shaky sleep
    Then the fire

    If I could show myself to you as a ghost, I’d do it now
    But I would scare you because I’d be the ghost of myself
    And you would tell me: “Everything’s fine
    But from what I can see it’s the opposite for you
    I survived the woods and defeated the orc
    Leave me alone, make an effort and take the cosmos
    And don’t be scared, because”

    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not truethat you can’t do it, that there isn’t a key

    Traduzione dell’utente Mizar sul sito lyricstranslate, con qualche mio cambiamento.
    https://lyricstranslate.com/it/translator/mizar


    Glossario delle parole difficili


    Parlare a braccio (a ruota libera) – speak off the cuff, improvise a speech
    Riflessioni senza trascrizioni significa che io parlo a braccio di tante cose senza una trascrizione – 0:20
    Radiofonico – related to the radio
    Venire/essere passato – to be played (on the radio)
    Questo pezzo ha avuto molto successo radiofonico, cioè alla radio veniva passato questo pezzo – 3:10

    Come di consueto = come al solito – as usual
    Come di consueto per Caparezza è un pezzo molto complicato dal punto di vista del testo, delle parole usate e anche delle metafore – 3:32

    Rovesciamento – reversal, act of turning upside down
    C’è un rovesciamento, oppure un ribaltamento dei ruoli – 4:45

    Via d’uscita – Way out
    Quando pensi che non ci sia più via d’uscita Caparezza dice “c’è una chiave” – 9:20

    Vai avanti per la tua strada – Go your own way
    C’è un modo di risolvere qualsiasi problema, vai avanti per la tua strada – 9:40

    Ricercato – polished, refined
    Il suo italiano è ottimo e anche, devo dire, ricercato – 13:14

    Appariscente – showy, eye-catching
    L'”invisibile” potrebbero essere i vestiti poco appariscenti – 13:55

    Criptico – difficile da capire, cryptic
    Non so cosa intenda Caparezza, è un verso un po’ criptico – 14:50

    Accomunare – quando una caratteristica accomuna due persone significa che entrambe le persone hanno quella caratteristica in comune
    Queste sono tutte cose che accomunano Caparezza grande e Caparezza piccolo – 16:05

    Trasparire – show through, be visibile
    Traspare il suo imbarazzo e la sua timidezza non lo salva – 20:25

    Malcapitato – unfortunate, unlucky person – una persona che è “capitata male”
    I malcapitati erano costretti a saltare giù – 28:05

    Dispregiativo – derogatory, con una connotazione negativa
    Branco è una parola dispregiativa – 28:55

    Finimenti – harness (for a horse)
    I finimenti si chiamano tutti gli accessori che usano i cavalli – 30:50

    Badare a qualcosa – to look after, to care for
    Tutti che badano molto alle apparenze, tutti bardati – 31:25

    Commuovere – to move (emotionally)
    Questa parte mi commuove ogni volta che la sento – 33:10

    Mi fa venire i brividi – it sends shivers down my spine
    Questa parte mi piace davvero tantissimo e mi fa venire i brividi ogni volta – 33:50

    Fittizio – non vero, finto, artificiale
    Questo labirinto non ha parenti, è un ostacolo fittizio, che non esiste, generato dalla sua mente -38:00

    Vagare – to wander, to roam
    Caparezza con l’immaginazione vaga in questo suo universo che si è creato – 39:45

    Soffrire di – suffer from
    Soffre di insonnia, Caparezza – 47:00

    Travolgere – overwhelm, crush, swamp
    L’emerge della sua passione per la musica che l’ha travolto – 47:25

    Prendere la parola – take the floor,
    Caparezza piccolo prende la parola e dice… – 49:30

    C’entrare con qualcosa – to have do to with something
    Problema c’entra con questo videogioco, questa frase che dice Caparezza – 51:40

    Spur – incitare, to spur, to incite
    Il piccolo sprona l’adulto – 52:35

    Analisi di “Una chiave” di Caparezza

    Ti riconosco dai capelli, crespi come cipressi
    Da come cammini, come ti vesti
    Dagli occhi spalancati come I libri di fumetti che leggi
    Da come pensi che hai più difetti che pregi

    Dall’invisibile che indossi tutte le mattine
    Dagli incisivi con cui mordi tutte le matite
    Le spalle curve per il peso delle aspettative
    Come le portassi nelle buste della spesa all’Iper

    E dalla timidezza che non ti nasconde
    perché ha il velo corto
    Da come diventi rosso e ti ripari dall’imbarazzo che sta piovendo addosso
    Con un sorriso che allarghi come un ombrello rotto

    Potessi abbattere lo schermo degli anni
    Ti donerei l’inconsistenza dello scherno, degli altri
    So che siamo tanto presenti quanto distanti
    So bene come ti senti e so quanto ti sbagli, credimi


    [Rit.]
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    Sguardo basso, cerchi il motivo per un altro passo
    Ma dietro c’è l’uncino e davanti lo squalo bianco
    E ti fai solitario quando tutti fanno branco
    Ti senti libero ma intanto ti stai ancorando

    Tutti bardati, cavalli da condottieri
    Tu maglioni slabbrati, pacchiani, ben poco seri
    Sei nato nel Mezzogiorno però purtroppo vedi
    Solo neve e freddo tutt’intorno come un uomo Yeti

    La vita è un cinema tanto che taci
    Le tue bottiglie non hanno messaggi
    Chi dice che il mondo è meraviglioso
    Non ha visto quello che ti stai creando per restarci

    Rimani zitto, niente pareri
    Il tuo soffitto, stelle e pianeti
    A capofitto nel tuo limbo, in preda ai pensieri
    Procedi nel tuo labirinto senza pareti

    [Rit.]
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    Noi siamo tali e quali, facciamo viaggi astrali
    Con i crani tra le mani
    Abbiamo planetari tra le ossa parietali
    Siamo la stessa cosa, mica siamo imparentati
    Ci separano solo i calendari

    Vai, tallone sinistro verso l’interno
    Caronte, diritto verso l’inferno
    Lunghe corse, unghie morse, lune storte
    Qualche notte svanita in un sonno incerto
    Poi l’incendio

    Potessi apparirti come uno spettro lo farei adesso
    Ma ti spaventerei perché sarei lo spettro di me stesso
    E mi diresti: “Guarda, tutto a posto
    Da quel che vedo, invece, tu l’opposto
    Sono sopravvissuto al bosco ed ho battuto l’orco
    Lasciami stare, fa uno sforzo, e prenditi il cosmo
    E non aver paura che”

    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave
    No, non è vero
    Che non sei capace, che non c’è una chiave

    I recognize you by your hair, frizzy like cypresses
    By the way you walk, the way you dressby
    By your eyes, wide open like those comic books you read
    By how you think you have more flaws than qualities

    By the “invisible” you wear every morning
    By your front teeth with which you bite all your pencils
    Your shoulders hunched by the weight of expectations
    As if you carried them in a shopping bag to the store

    And by your shyness that doesn’t hide you because its veil is too short
    By how you blush and protect yourself from the embarassment raining down on you
    With a smile stretched like a broken umbrella

    If I could tear down the “screen” of time
    I’d give you the inconsistency of others’ scorn
    I know we’re as present as we are distant
    I know how you feel and I know how wrong you are, believe me

    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key

    Eyes down, you’re looking for a reason to take another step
    But there’s the hook behind and the shork in front of you
    And you isolate yourself when everyone else forms their packs

    You feel free but you’re dropping your anchor
    All harnessed, warlord’s horses
    Your sweaters are torn, tacky and not at all serious
    You were born in the south but sadly all you see
    is snow and cold all around, like a Yeti

    Life is a movie theatre, so you remain silent
    Your bottles don’t carry any message
    Whoever says the world is beautiful hasn’t seen what you’ve created for yourself to stay in it

    You stay silent, no opinions
    Your ceiling, planets and stars
    Head-first into your limbo, caught up in your thoughts
    you keep going in your maze without walls


    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key

    We’re identical, we go on astral travels
    with our skulls in our hands
    We have planetariums in our parietal bones
    We’re exactly the same, we are not relatives
    Only calendars keep us apart

    Go on, left heel in
    Charon, straight towards hell
    Long races, bitten nails, bad moods
    A few nights vanished in a shaky sleep
    Then the fire

    If I could show myself to you as a ghost, I’d do it now
    But I would scare you because I’d be the ghost of myself
    And you would tell me: “Everything’s fine
    But from what I can see it’s the opposite for you
    I survived the woods and defeated the orc
    Leave me alone, make an effort and take the cosmos
    And don’t be scared, because”

    No, it’s not true
    that you can’t do it, that there isn’t a key
    No, it’s not truethat you can’t do it, that there isn’t a key

    Traduzione dell’utente Mizar sul sito lyricstranslate, con qualche mio cambiamento.
    https://lyricstranslate.com/it/translator/mizar


    Glossario delle parole difficili


    Parlare a braccio (a ruota libera) – speak off the cuff, improvise a speech
    Riflessioni senza trascrizioni significa che io parlo a braccio di tante cose senza una trascrizione – 0:20
    Radiofonico – related to the radio
    Venire/essere passato – to be played (on the radio)
    Questo pezzo ha avuto molto successo radiofonico, cioè alla radio veniva passato questo pezzo – 3:10

    Come di consueto = come al solito – as usual
    Come di consueto per Caparezza è un pezzo molto complicato dal punto di vista del testo, delle parole usate e anche delle metafore – 3:32

    Rovesciamento – reversal, act of turning upside down
    C’è un rovesciamento, oppure un ribaltamento dei ruoli – 4:45

    Via d’uscita – Way out
    Quando pensi che non ci sia più via d’uscita Caparezza dice “c’è una chiave” – 9:20

    Vai avanti per la tua strada – Go your own way
    C’è un modo di risolvere qualsiasi problema, vai avanti per la tua strada – 9:40

    Ricercato – polished, refined
    Il suo italiano è ottimo e anche, devo dire, ricercato – 13:14

    Appariscente – showy, eye-catching
    L'”invisibile” potrebbero essere i vestiti poco appariscenti – 13:55

    Criptico – difficile da capire, cryptic
    Non so cosa intenda Caparezza, è un verso un po’ criptico – 14:50

    Accomunare – quando una caratteristica accomuna due persone significa che entrambe le persone hanno quella caratteristica in comune
    Queste sono tutte cose che accomunano Caparezza grande e Caparezza piccolo – 16:05

    Trasparire – show through, be visibile
    Traspare il suo imbarazzo e la sua timidezza non lo salva – 20:25

    Malcapitato – unfortunate, unlucky person – una persona che è “capitata male”
    I malcapitati erano costretti a saltare giù – 28:05

    Dispregiativo – derogatory, con una connotazione negativa
    Branco è una parola dispregiativa – 28:55

    Finimenti – harness (for a horse)
    I finimenti si chiamano tutti gli accessori che usano i cavalli – 30:50

    Badare a qualcosa – to look after, to care for
    Tutti che badano molto alle apparenze, tutti bardati – 31:25

    Commuovere – to move (emotionally)
    Questa parte mi commuove ogni volta che la sento – 33:10

    Mi fa venire i brividi – it sends shivers down my spine
    Questa parte mi piace davvero tantissimo e mi fa venire i brividi ogni volta – 33:50

    Fittizio – non vero, finto, artificiale
    Questo labirinto non ha parenti, è un ostacolo fittizio, che non esiste, generato dalla sua mente -38:00

    Vagare – to wander, to roam
    Caparezza con l’immaginazione vaga in questo suo universo che si è creato – 39:45

    Soffrire di – suffer from
    Soffre di insonnia, Caparezza – 47:00

    Travolgere – overwhelm, crush, swamp
    L’emerge della sua passione per la musica che l’ha travolto – 47:25

    Prendere la parola – take the floor,
    Caparezza piccolo prende la parola e dice… – 49:30

    C’entrare con qualcosa – to have do to with something
    Problema c’entra con questo videogioco, questa frase che dice Caparezza – 51:40

    Spur – incitare, to spur, to incite
    Il piccolo sprona l’adulto – 52:35

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