Gli italiani più famosi nel mondo
Note e risorse
In questo episodio di livello intermedio, esploriamo le figure italiane che hanno lasciato un segno indelebile nella storia mondiale: artisti, scienziati, attori, musicisti e personaggi dei social media che hanno reso l'Italia famosa nel mondo.
Trascrizione
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Che cos’hanno in comune Leonardo da Vinci, Sophia Loren e Andrea Bocelli? La risposta è semplice: sono italiani. No, scherzo, sono tre delle personalità italiane più famose all’estero, ognuna simbolo di un talento unico che ha conquistato il mondo. Oggi, in quest’episodio, parleremo proprio di loro e di molte altre figure che rappresentano l’Italia nel panorama internazionale. L’Italia, per quanto piccola, ha dato al mondo personaggi, figure che si sono messe in luce, che si sono distinte per quello che sono riuscite a fare in molti ambiti: nell’arte, nel calcio, nella scienza, nella moda e chi più ne ha più ne metta.
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Trascrizione interattiva dell'episodio
Io mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano, un podcast per chi sta imparando l’italiano e vuole imparare attraverso contenuti interessanti. Prima di iniziare, ti ricordo che anche questo episodio, come tutti gli altri, è accompagnato da una trascrizione arricchita da note lessicali, quindi un glossario, e spiegazioni grammaticali. Questa trascrizione è gratis, e si trova sul mio sito. Ti lascio il link nelle note dell'episodio, che potrai trovare nell'app che stai usando per ascoltarmi, come Spotify, Apple Podcast o qualsiasi app di podcast.
Ora, nel corso di questo episodio, parleremo degli italiani più famosi all’estero. Non saranno sempre in ordine cronologico e, soprattutto, non sono in un ordine d’importanza, perché sono tutti, a loro modo, importanti. Gli italiani famosi all’estero sono ovviamente tantissimi e ci vorrebbe un’eternità per elencarli tutti, parleremo, però, di alcune personalità molto importanti che, in un modo o nell’altro, sono diventate delle icone. Parleremo di artisti e scienziati, di stilisti, di registi e di influencer (e no, non sto parlando di me, uno perché non sono così famoso, e due perché non sono così arrogante. Almeno spero…).
Ma prima di partire con i nostri personaggi, dimmi una cosa: sei anche tu una di quelle persone che capiscono benissimo questi podcast, capiscono bene l’italiano, che magari guardano video per italiani, video per madrelingua, che si sparano centinaia di video YouTube al mese, che guardano film in italiano, ma che poi parlano comunque male? Che non riescono a esprimersi come vorrebbero? Questo è normale, tante persone sono così. Ma questa è una cosa che si può migliorare. Cioè si può migliorare il divario, la distanza, tra conversazione e comprensione. Come fare? Facendo lezione di conversazione. Parlando la lingua. Puoi parlarla con te stesso, puoi parlarla con amici, con partner linguistici, ma forse il modo più semplice è andare su Italki e cercare un tutor oppure un insegnante di lingua con cui iniziare a parlare italiano. Italki è una piattaforma eccezionale, che io ho usato in passato, che uso ogni qualvolta devo cercare un insegnante di lingue, su cui io stesso ho insegnato, tra l’altro, anni fa, e chi mi segue da tanto tempo lo sa. Italki ti permette di scegliere, essenzialmente, tra due tipi di insegnanti: insegnanti professionisti, che quindi hanno certificazioni, per insegnare l’italiano, e quindi magari hanno anche più esperienza, oppure tutor, che magari hanno meno esperienza, non hanno certificazioni, ma che comunque possono darti una mano, soprattutto se hai un budget più limitato. Io ho insegnato proprio così, facendo il tutor su Italki, perché non avevo certificazioni. Comunque, quali che siano le tue disponibilità, e anche quale che sia il tuo obiettivo, perché magari è parlare oppure lavorare alla grammatica o lavorare ad altri aspetti specifici, sono sicuro che su Italki troverai l’insegnante che fa per te. Un insegnante con cui ti trovi bene, con cui sei in sintonia. Su Italki ci sono tantissimi insegnanti, se non ti trovi bene al primo tentativo, al secondo o al terzo sono sicuro che andrà meglio. Però, quello che ti voglio dire è, davvero, se vuoi parlare bene, non ti accontentare di capire bene, non cadere nella trappola di ascoltare e leggere e basta, perché poi devi anche metterti in gioco e, effettivamente, attivare quelle conoscenze, come dico sempre. Ti lascio un link nelle note di questo episodio dove puoi cliccare. Ti permetterà di avere uno sconto di 5€ su una lezione di almeno 10€. C’è anche un codice, che è podcast1, podcast1, ma dovrebbe essere già applicato se clicchi sul link. Grazie ad Italki, e torniamo all’episodio.
Iniziamo con la prima personalità, che fa parte delle “quattro tartarughe ninja”, per così dire, che sono Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo. Il più famoso è senz’altro Leonardo Da Vinci, nato ad Anchiano (una frazione di Vinci, che è un comune nella provincia di Firenze) che è vissuto tra il 1459 e il 1519, nell’epoca del Rinascimento. Leonardo non è solo uno degli italiani più famosi all’estero, presente sulla moneta da 1€, ma è anche una delle figure più emblematiche della storia italiana. Quest'uomo aveva una curiosità insaziabile per il mondo, che lo ha spinto a esplorare un sacco di campi: l’arte, la scienza, l’anatomia, la filosofia, l’ingegneria… insomma, fu un personaggio davvero poliedrico. Ma… cosa posso dirti su Leonardo che già non sai? Perché sappiamo tutti che ha dipinto l’Ultima Cena e la misteriosissima Gioconda, come la chiamiamo in Italia, oppure Monnalisa, come è conosciuta all’estero. E sappiamo che ha progettato (e quando dico “progettato” intendo che le ha disegnate, non sempre prodotte e realizzate) ha progettato macchine che, poi, sono state effettivamente inventate secoli dopo, dimostrandosi un vero precursore, un visionario, si direbbe forse oggi, come il paracadute, il carro armato, l’ornitottero (una sorta di aeroplano) e l’automa cavaliere (una sorta di prototipo di un robot). Vai a dare un’occhiata ai disegni di Leonardo, perché sono davvero interessanti e affascinanti. Leonardo era sia un uomo d’arte che un uomo di scienza. Quello che forse non sai, è che, come afferma Massimo Polidoro, segretario del CICAP, cioè il Comitato Per il Controllo delle Affermazioni Pseudoscientifiche, Leonardo era molto scettico nei confronti di quelle che oggi chiameremmo “pseudoscienze”. In particolare, fu uno dei primi a smascherare i chiromanti, coloro che affermano di saper prevedere il futuro della gente leggendone le linee delle mani. Tu credi ai chiromanti? No, perché, forse non sai una cosa che Leonardo, invece, sapeva molto bene. E cioè che le linee delle mani delle persone sono tutte diverse tra loro. Ogni individuo ha una conformazione unica delle mani, non esistono due mani identiche, e questo è uno degli aspetti che ha portato Leonardo a smascherare la chiromanzia.
Le altre tre tartarughe ninja, chiamiamole così, sono Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti e Donatello di Niccolò di Betto Bardi, noto più semplicemente come “Donatello”. Ora, non abbiamo abbastanza tempo per parlare di tutti e tre, magari lo faremo in futuro, ma dire qualcosina su Michelangelo è d’obbligo. Infatti Michelangelo è uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, famoso per la sua incredibile capacità di “dare vita” al marmo. Nacque nel 1475 in Toscana e la sua scultura più celebre, il David, esposto a Firenze nella Galleria dell’Accademia, è considerato il simbolo della perfezione umana. Un altro capolavoro che ha realizzato è la Pietà, una rappresentazione commovente della Vergine che tiene in grembo il corpo di Cristo, esposta nella Basilica di San Pietro in Vaticano. E Michelangelo non fu solo uno scultore, ma anche un eccezionale pittore: la Cappella Sistina del Vaticano è la sua opera pittorica più straordinaria. E sono sicuro che l’avrai vista, almeno una volta, se non di persona almeno in un’immagine. Sicuramente avrai visto La Creazione di Adamo, che è un affresco proprio che fa parte della decorazione della Cappella Sistina, e rappresenta Dio e Adamo si sfiorano, l’un l’altro, il dito indice. Oltre che scultore e pittore, Michelangelo fu pure architetto, e contribuì a disegnare la cupola di San Pietro, la basilica più importante di Roma e più importante del mondo cattolico.
Michelangelo oggi è sepolto nella Basilica di Santa Croce a Firenze insieme a tanti altri geni italiani, fra cui nientepopodimeno, cioè nient’altro che, Galileo Galilei, che fu il padre della scienza moderna; possiamo dire la figura che ebbe il maggiore impatto sul corso della storia della scienza, che inventò la scienza, in un certo senso**, come la intendiamo oggi.** Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1642. I geni sono tutti toscani, facci caso! La sua difesa della teoria eliocentrica di Copernico, teoria secondo cui al centro dell’universo c’è il Sole e non la Terra, lo mise in contrasto con la Chiesa cattolica, che sosteneva, invece, il contrario. La Terra, nella dottrina cattolica, era al centro dell’universo. Galileo, per questo motivo, fu costretto a rinunciare pubblicamente alle proprie idee, ad abiurare, come diciamo. Fu dichiarato “sospetto di eresia” e venne condannato al carcere, pena che poi si trasformò in arresti domiciliari, ed è così che trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il nostro povero amico Galileo. Il Vaticano, tra l’altro, ha cancellato formalmente le accuse formulate contro Galilei solo nel 1992, pensa. Con circa 360 anni di ritardo. Infatti Papa Giovanni Paolo II, pur riconoscendo l’innocenza di Galileo, giustificò la reazione di quell’epoca, di qualche secolo prima, della chiesa, sostenendo che fosse dovuta al fatto che Galileo aveva introdotto nuove tesi “senza averne fornito adeguate prove”. Oltre al danno, anche la beffa, eh? Galileo avrà festeggiato con gioia la caduta delle accuse, insieme ai suoi ****vicini di tomba, Michelangelo e Machiavelli.
Andò persino peggio a Giordano Bruno, altro grande paladino della scienza, probabilmente meno famoso a livello mondiale, a cui però dobbiamo una menzione d’onore dato che fu condannato, anche lui, per eresia e bruciato sul rogo a Roma solo perché ****si rifiutò di rinnegare le proprie idee riguardo all’infinità dell’universo e alla possibilità di vita al di fuori del pianeta Terra.
Il prossimo personaggio è probabilmente una delle figure storiche più menzionate, nel corso degli anni, qui su Podcast Italiano. E sicuramente qualcuno che, se sei appassionato di letteratura italiana, beh, sicuramente ti aspetterai di trovare in quest’episodio. Ed è proprio di lui che sto parlando, sì, dell’unico e inimitabile Dante. Dante Alighieri. Dante nasce nel 1265… indovina dove? Esatto, a Firenze, in Toscana. È un requisito fondamentale, evidentemente, per rientrare nella lista dei geni italiani. Ma si sa, la Toscana e Firenze ha dato moltissimo all’Italia: la lingua, tra le altre cose. Dante è stato tantissime cose: è stato un poeta, è stato un filosofo, un politico e, perché no, forse anche un antropologo, a modo suo, perché in fondo ha saputo osservare e raccontare l’umanità, i suoi vizi e le sue virtù, condividendo le sue riflessioni sull’amore, sui peccati, sulla redenzione e sulla giustizia. E ha fatto tutto questo in una delle tante opere che ha scritto. La più conosciuta, una delle opere più conosciute al mondo: la Divina Commedia, che lui chiamava soltanto “Commedia”, un’opera straordinaria che racconta il suo viaggio attraverso i tre regni dell’aldilà, l’inferno, il purgatorio e il paradiso, prima guidato dal poeta romano Virgilio e poi da Beatrice, la donna che tanto amava.
Ed è anche grazie a lui se la lingua in cui ti sto parlando è proprio questa lingua e non un’altra; non è, magari, il siciliano, o il napoletano, o il veneto. Perché è grazie a lui, ma anche grazie ad altre persone, altri scrittori importantissimi, che proprio la lingua toscana è diventata la lingua parlata e conosciuta in tutta Italia. Anche se ci sono voluti molti secoli perché tutti gli italiani la parlassero. Come puoi immaginare, noi, a scuola, dedichiamo molta attenzione a Dante. E Dante, secondo me, tra i vari scrittori e poeti che dobbiamo studiare, forse è uno dei più simpatici. Almeno per quanto riguarda l’inferno, la prima cantica della sua commedia. Siamo un po’ meno felici, solitamente, di studiare il purgatorio e il paradiso, che sono un po’ più noiosi, almeno per un ragazzino di… 15 anni, ecco. Ma Dante ha davvero un ruolo enorme nella scuola italiana, anche, forse… “spropositato”. Almeno dal mio punto di vista.
E, parlando di scuola ed educazione, mi viene in mente un’altra figura italiana famosissima che definirei rivoluzionaria: Maria Montessori. Maria Montessori, nata nelle Marche nel 1870, è stata una pedagogista, una pioniera nel campo dell’educazione e anche tra le prime donne in Italia a laurearsi in medicina. E sì, hai sentito bene: fu una dottoressa, in un’epoca in cui alle donne si chiedeva al massimo di cucinare, ricamare, badare ai figli. La Montessori, poi, ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo ai bambini. Per lei, le giovani menti non erano “vasi da riempire” ma piccoli esploratori del mondo. Ed è proprio grazie a questa sua visione che ha sviluppato un metodo educativo basato sull’autonomia e sull’apprendimento pratico, progettando materiali didattici che stimolano i sensi e la curiosità, dando ai bambini modo di seguire il proprio ritmo naturale senza doversi affrettare ad imparare. Perché ormai si sa che ognuno ha i propri tempi e le proprie necessità, quando si parla di apprendimento. Non siamo mica tutti uguali. Si stima che nel mondo, al giorno d’oggi, ci siano circa 60.000 scuole, sparse in 145 paesi diversi, che si basano sui principi del metodo Montessori: si trovano in tutti i continenti e sono in continua crescita. È un metodo molto diverso da quello tradizionale, che favorisce, appunto, lo sviluppo dell’indipendenza, dell’autonomia, della curiosità e della responsabilità, incoraggiando i bambini a essere protagonisti del loro percorso educativo, creando una relazione di fiducia fra educatori e alunni.
Passiamo ora alla sesta personalità italiana, che tutti ci invidiano all’estero, e cambiamo ora completamente argomento perché… beh perché ci piace variare, parlare di epoche diverse e ambiti diversi. Parliamo di una donna ****dagli occhi da cerbiatta e i lineamenti unici, cresciuta in una piccola cittadina italiana, che con il suo talento e la sua bellezza ha conquistato il mondo intero. La sua storia è quella di una ragazza che, partendo da umili origini, è riuscita a incantare Hollywood e a diventare un’icona del cinema internazionale. È stata diretta dai più grandi registi, affiancata da leggende come Marcello Mastroianni e Cary Grant, e ha saputo fondere carisma ed eleganza, passione e autenticità in ogni sua apparizione cinematografica. Pensa che ha anche ottenuto un Oscar alla carriera! Di chi parlo? Di Sophia Costanza Brigida Villani Scicolone che, tu, magari, conosci come Sophia Loren. Ah, Sophia Lòren, e non Lorèn. A quanto pare, ci sono persone all’estero che lo pronunciano con l’accento sulla -e, ma noi in Italia diciamo Sophia Lòren. Questo è il nome d’arte che l’artista scelse, per se stessa, per dare un tocco internazionale e raffinato alla sua immagine artistica; un nome che conservava l’italianità di Sophia, che però si scrive con -ph e non con la -f, e che, allo stesso tempo, la rendeva più accessibile ad un pubblico globale. Sophia Loren è nata a Roma, nel 1934, da una famiglia molto modesta, ma è cresciuta tra Pozzuoli e Napoli, nella regione Campania. È famosa per la sua bellezza unica e d’altri tempi, tipicamente italiana, se vogliamo, ma anche e sopratutto per il suo talento nella recitazione, ovviamente. Tra i film più famosi di cui è stata protagonista ricordiamo “Una Giornata Particolare” del 1977, “Ieri, Oggi, e Domani” e “La Ciociara”, diretti da Vittorio De Sica. Ora, siccome mi piace l’idea anche di dirti qualcosa di curioso di questi personaggi, qualcosa che magari non sapevi, adesso ti dico qualcosa su Sophia Loren che magari ti stupirà. Quando era molto giovane, è stata al centro di uno scandalo, perché quando aveva 16 anni si è innamorata di Carlo Ponti, un produttore che aveva 22 anni più di lei, quindi era più anziano, e che era anche sposato con un'altra donna. Lui ricambiava l’amore di Sophia Loren, ma all’epoca in Italia il divorzio non era ancora legale, quindi i due si misero insieme mentre lui era ancora sposato. E la coppia non poté rientrare in Italia per anni, per non essere accusati di bigamia. E, a proposito di amore e famiglia, forse non sai neanche che la sorella di Sophia Loren, cioè Maria Scicolone, sposò nel 1962 Romano Mussolini, il figlio più giovane di Benito Mussolini, che nella vita fece il musicista: a quanto pare imparò a suonare il piano da autodidatta per poi innamorarsi della musica jazz. Devi sapere che, tra l’altro, in Italia, sono molti i discendenti di Mussolini, tra cui Alessandra Mussolini, che è una politica abbastanza conosciuta.
Prima abbiamo menzionato alcuni dei film a cui ha lavorato Sophia Loren, che è stata diretta, come dicevo, da registi di alto, altissimo, calibro; ma se c’è qualcosa di cui Sophia si è sempre pentita, come ha detto in varie interviste, è stato di non aver mai lavorato con Fellini. Si dice che Federico Fellini avesse pensato a Sophia Loren per alcuni progetti, ma l’incontro artistico tra i due non si è mai concretizzato. Un gran peccato. Ah, e, se non lo sapevi, l’Italia è famosa all’estero anche per i suoi registi e il suo cinema: tra i registi più famosi al mondo, beh, c’è Fellini, ma c’è anche Dario Argento, c’è Paolo Sorrentino, e naturalmente Sergio Leone, l’uomo che ha trasformato Clint Eastwood in una leggenda del West. E poi c’è un’altra persona che è stata, in qualche modo, “protagonista” di quei film indimenticabili: Ennio Morricone, il Maestro della colonna sonora de Il Buono, il Brutto, e il Cattivo. La sua musica, con quel famoso fischio, che magari adesso ti faccio anche sentire, è leggendaria, e continua a risuonare nelle nostre menti e a scaldare i nostri cuori, mentre accompagna le immagini di uno dei più grandi capolavori del cinema.
E parlando di musica, mi vengono in mente due personalità italiane un po’ più recenti, che sicuramente conoscerai. Ora, non so se riesco a scegliere fra le due, quindi magari le menzioniamo entrambe: sto parlando di Andrea Bocelli e di Pavarotti. Da una parte abbiamo Andrea Bocelli, classe 1958, che nasce a La Sterza, in provincia di Pisa. Un altro toscano! Bocelli ha portato la musica classica nelle case di molte persone in tutto il mondo, ma ha anche collaborato con artisti pop come Ed Sheeran, Dua Lipa, Céline Dion, Ariana Grande, Lady Gaga e molti altri. Dall’altra parte, abbiamo Luciano Pavarotti, che nasce a Modena nel 1935. Un anno dopo Sophia Loren. Pavarotti è il tenore per antonomasia, una delle voci più importanti nella storia dell’Opera, soprattutto per i cultori della musica classica. Se pensi all’aria “Nessun Dorma”, aria tratta dalla famosa opera chiamata Turandot, di Giacomo Puccini, beh, non puoi che pensare a Pavarotti. In termini di numeri e di portata globale, Pavarotti è sicuramente un simbolo della tradizione italiana, mentre Bocelli forse potrebbe essere anche più noto, oggi, tra le masse, magari anche tra i più giovani. Ora, magari, c’è qualche cultore di musica classica che inorridisce, che storce il naso, come diciamo noi, per questa associazione tra Bocelli e Pavarotti. E in effetti, beh, Pavarotti è un grande dell’Opera mentre Bocelli spesso viene criticato come, beh… più un cantante pop, in realtà. Resta il fatto che Bocelli è molto famoso, è molto conosciuto, e quindi… che piaccia o non piaccia, comunque, è uno degli italiani, soprattutto nel mondo dell’arte, più famosi al mondo. E, in un certo senso, quindi, rappresenta l’Italia. Ha persino cantato alla cerimonia di apertura degli Europei di calcio 2020!
E, a proposito di calcio, parliamo di calciatori italiani e di calcio italiano. Se sai qualcosa di calcio italiano, non ti saranno nuovi nomi come Baggio, come Maldini, come Francesco Totti o Alessandro del Piero. Ma anche Pirlo, Buffon, Cannavaro. Questi giocatori che hanno fatto la storia dei loro club, ma anche della Nazionale italiana, sono famosi in tutto il mondo. Oggi il calcio italiano è un po’ in declino e fatica a sfornare calciatori di livello mondiale, come quelli che ho menzionato, ma questi.. beh, per chiunque è appassionato di calcio, e anche di sport in generale, sono nomi molto noti.
Se invece sei un fan del tennis, beh, avrai sicuramente sentito parlare di Jannik Sinner, tennista italiano, a dispetto del nome (ora ne parliamo) che è diventato una star negli scorsi, credo, due o tre anni. Ha vinto già un sacco di titoli e di tornei, ed è a quanto pare, al momento, il migliore tennista al mondo, numero uno nel ranking ATP, che è praticamente la classifica mondiale dei tennisti, stilata dall’Association of Tennis Professionals. Faccio finta di saperne qualcosa, in realtà non so niente perché non seguo il tennis. Ma Jannik Sinner è davvero diventato un fenomeno dello sport italiano. E, a proposito, il nome Sinner non sembra molto italiano, eppure Jannik ****lo è. Per la precisione, è tirolese, o anche alto-atesino. È nato, infatti, nel 2001 a Sesto Pusteria, una frazione di Bolzano, in Südtirol, o Südtirol, cioè l’Alto Adige, come si chiama anche in italiano. Viene da una famiglia di madrelingua tedesca, come molte persone in Südtirol.
E parlando di icone, beh non possiamo non parlare della moda italiana. Si sa, i marchi di moda italiani sono tra i più famosi al mondo. Da dove comincio? Da Dolce e Gabbana, Armani, Valentino, Prada, Cavalli, e chi più ne ha più ne metta. Allo stesso tempo, però, penso che un personaggio, in particolare, si sia distinto, nel mondo della moda. E sto parlando di Donatella Versace. Ah, e a proposito, si pronuncia “Versace”. Ok? So che in inglese molti dicono “Versaci”. Donatella Versace è molto amata, sia in Italia che all’estero, ma soprattutto all’estero, a quanto pare. Perché è una donna forte, è una donna resiliente e molto creativa. Forse troppo creativa, troppo audace per l’Italia. L’Italia preferisce la sobrietà, l’eleganza, ma le popstar amano Donatella Versace, che è particolarmente amata anche negli Stati Uniti, pensa infatti che viene menzionata in moltissime canzoni, soprattutto di rapper, chissà perché. Forse perché è un simbolo del lusso, dell’ostentazione. Tra l’altro Donatella Versace è anche molto amica di Fedez, un famoso rapper italiano, magari ne hai sentito parlare per via della sua relazione, che ora è finita, tra l’altro, con Chiara Ferragni.
E, se non sai chi è Chiara Ferragni, te lo dico subito: è un’influencer, un’imprenditrice digitale con un patrimonio di circa 40 milioni di euro. Nata a Cremona, in Lombardia, nel 1987, è stata tra le prime fashion blogger d’Italia. Chiara Ferragni, che viene da una famiglia benestante e aveva la possibilità economica di comprare vestiti e condividere online le foto dei suoi look, dei suoi outfit, come diciamo oggi, con tante parole inglesi, insomma, degli abbinamenti che faceva con i vestiti. E ha saputo sfruttare le potenzialità di internet e dei social per costruire un vero e proprio impero. Soprattutto, poi, su Instagram. All’epoca, quando il fenomeno degli influencer non esisteva ancora, nessuno avrebbe immaginato che un blog di moda, che si chiamava The Blonde Salad, avrebbe portato questa giovane ragazza di Cremona a diventare un’imprenditrice multimilionaria. Oggi, ormai, con milioni di follower, Chiara Ferragni è, o è stata, forse, dovrei dire, un’icona della moda e del business digitale. Alcuni la amano, altri la odiano, ma è innegabile: nel mondo di oggi, nel mondo degli influencer, dei social media, sicuramente Chiara Ferragni è uno dei simboli di questa epoca. Ultimamente le cose non le sono andate molto bene, per via di alcuni scandali. In particolare, uno scandalo, che ha a che vedere con un pandoro e…la beneficienza. Adesso non voglio entrare in questo scandalo, però, sostanzialmente, questo scandalo che, se ti interessa puoi cercare su Google, l’ha portata a rovinarsi, a rovinare completamente la sua reputazione agli occhi di moltissime persone. Chiara Ferragni, negli scorsi anni, è stata davvero un fenomeno sociale, un fenomeno di Internet che, a mio parere, e questa è una previsione, è un fenomeno finito, è terminato. Mi sembra davvero difficile che, dopo quello che è successo (ripeto, vai a vedere la storia se t’interessa) riesca a riprendersi e a ripulirsi la reputazione che è stata macchiata, da quello che è successo.
E, rimanendo nel campo dei social, degli influencer, è il momento di parlare… no, non di me, non parliamo di me, non sono così egocentrico da ritenermi una personalità italiana, ma.. di Khaby Lame. Chi è Khaby Lame? È un ragazzo nato in Senegal, a Dakar, ma naturalizzato italiano, che è diventato famoso, iper famoso, almeno su TikTok e su Instagram, per i suoi video, i suoi video divertenti in cui reagisce ad altri video, praticamente senza parlare, senza dire niente, quasi come un mimo. Pensate che, con ben 162 milioni di follower, Khaby Lame è la persona più seguita al mondo su TikTok. E forse molti nemmeno sanno che è italiano. Questo ragazzo, dopo essere stato licenziato quando è scoppiata la pandemia, ha aperto un profilo su TikTok, dove ha guadagnato, nel corso del tempo, una popolarità gigantesca. E da lì, in un attimo, ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha firmato contratti con Hugo Boss, è diventato il protagonista di un fumetto che porta il suo nome, ha fatto parte della giuria al Festival di Cannes, è diventato un personaggio del videogioco Fortnite e, ha, addirittura, ottenuto un cameo in “Bad Boys: Ride or Die” nel 2024. Ed è quindi, ora uno degli italiani più famosi al mondo.
Non so se tu ne avevi mai sentito parlare, se non sei giovanissimo, beh, probabilmente no, ma è così. Bene, abbiamo parlato solo di alcune delle figure di spicco delle personalità italiane che sono conosciute in tutto il mondo. Potremmo parlare di tantissimi personaggi, da Enrico Fermi a Caravaggio, a Boccaccio, a Giuseppe Verdi, a Renzo Piano, a Samanta Cristoforetti! Ma non ho 10 ore, il tempo stringe ed è ora di salutarci. Ma prima voglio chiederti se conoscevi tutti questi personaggi di cui abbiamo discusso oggi e se ne conosci altri, invece, che sono molto famosi, magari famosi proprio nel tuo Paese. Se ti viene in mente qualcuno in particolare, scrivicelo in un commento. Puoi lasciare un commento su Spotify.
Ah, e se questo podcast ti piace, magari considera di lasciarmi 5 stelle nell’app che stai usando per ascoltarmi. È un piccolo gesto che può fare una grande differenza e può aiutare Podcast Italiano a diffondersi e a raggiungere nuovi studenti di italiano come te. Detto questo, grazie mille per aver ascoltato l’episodio e alla prossima. Ciao!
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Io mi chiamo Davide e questo è Podcast Italiano, un podcast per chi sta imparando l’italiano e vuole imparare attraverso contenuti interessanti. Prima di iniziare, ti ricordo che anche questo episodio, come tutti gli altri, è accompagnato da una trascrizione arricchita da note lessicali, quindi un glossario, e spiegazioni grammaticali. Questa trascrizione è gratis, e si trova sul mio sito. Ti lascio il link nelle note dell'episodio, che potrai trovare nell'app che stai usando per ascoltarmi, come Spotify, Apple Podcast o qualsiasi app di podcast.
Ora, nel corso di questo episodio, parleremo degli italiani più famosi all’estero. Non saranno sempre in ordine cronologico e, soprattutto, non sono in un ordine d’importanza, perché sono tutti, a loro modo, importanti. Gli italiani famosi all’estero sono ovviamente tantissimi e ci vorrebbe un’eternità per elencarli tutti, parleremo, però, di alcune personalità molto importanti che, in un modo o nell’altro, sono diventate delle icone. Parleremo di artisti e scienziati, di stilisti, di registi e di influencer (e no, non sto parlando di me, uno perché non sono così famoso, e due perché non sono così arrogante. Almeno spero…).
Ma prima di partire con i nostri personaggi, dimmi una cosa: sei anche tu una di quelle persone che capiscono benissimo questi podcast, capiscono bene l’italiano, che magari guardano video per italiani, video per madrelingua, che si sparano centinaia di video YouTube al mese, che guardano film in italiano, ma che poi parlano comunque male? Che non riescono a esprimersi come vorrebbero? Questo è normale, tante persone sono così. Ma questa è una cosa che si può migliorare. Cioè si può migliorare il divario, la distanza, tra conversazione e comprensione. Come fare? Facendo lezione di conversazione. Parlando la lingua. Puoi parlarla con te stesso, puoi parlarla con amici, con partner linguistici, ma forse il modo più semplice è andare su Italki e cercare un tutor oppure un insegnante di lingua con cui iniziare a parlare italiano. Italki è una piattaforma eccezionale, che io ho usato in passato, che uso ogni qualvolta devo cercare un insegnante di lingue, su cui io stesso ho insegnato, tra l’altro, anni fa, e chi mi segue da tanto tempo lo sa. Italki ti permette di scegliere, essenzialmente, tra due tipi di insegnanti: insegnanti professionisti, che quindi hanno certificazioni, per insegnare l’italiano, e quindi magari hanno anche più esperienza, oppure tutor, che magari hanno meno esperienza, non hanno certificazioni, ma che comunque possono darti una mano, soprattutto se hai un budget più limitato. Io ho insegnato proprio così, facendo il tutor su Italki, perché non avevo certificazioni. Comunque, quali che siano le tue disponibilità, e anche quale che sia il tuo obiettivo, perché magari è parlare oppure lavorare alla grammatica o lavorare ad altri aspetti specifici, sono sicuro che su Italki troverai l’insegnante che fa per te. Un insegnante con cui ti trovi bene, con cui sei in sintonia. Su Italki ci sono tantissimi insegnanti, se non ti trovi bene al primo tentativo, al secondo o al terzo sono sicuro che andrà meglio. Però, quello che ti voglio dire è, davvero, se vuoi parlare bene, non ti accontentare di capire bene, non cadere nella trappola di ascoltare e leggere e basta, perché poi devi anche metterti in gioco e, effettivamente, attivare quelle conoscenze, come dico sempre. Ti lascio un link nelle note di questo episodio dove puoi cliccare. Ti permetterà di avere uno sconto di 5€ su una lezione di almeno 10€. C’è anche un codice, che è podcast1, podcast1, ma dovrebbe essere già applicato se clicchi sul link. Grazie ad Italki, e torniamo all’episodio.
Iniziamo con la prima personalità, che fa parte delle “quattro tartarughe ninja”, per così dire, che sono Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo. Il più famoso è senz’altro Leonardo Da Vinci, nato ad Anchiano (una frazione di Vinci, che è un comune nella provincia di Firenze) che è vissuto tra il 1459 e il 1519, nell’epoca del Rinascimento. Leonardo non è solo uno degli italiani più famosi all’estero, presente sulla moneta da 1€, ma è anche una delle figure più emblematiche della storia italiana. Quest'uomo aveva una curiosità insaziabile per il mondo, che lo ha spinto a esplorare un sacco di campi: l’arte, la scienza, l’anatomia, la filosofia, l’ingegneria… insomma, fu un personaggio davvero poliedrico. Ma… cosa posso dirti su Leonardo che già non sai? Perché sappiamo tutti che ha dipinto l’Ultima Cena e la misteriosissima Gioconda, come la chiamiamo in Italia, oppure Monnalisa, come è conosciuta all’estero. E sappiamo che ha progettato (e quando dico “progettato” intendo che le ha disegnate, non sempre prodotte e realizzate) ha progettato macchine che, poi, sono state effettivamente inventate secoli dopo, dimostrandosi un vero precursore, un visionario, si direbbe forse oggi, come il paracadute, il carro armato, l’ornitottero (una sorta di aeroplano) e l’automa cavaliere (una sorta di prototipo di un robot). Vai a dare un’occhiata ai disegni di Leonardo, perché sono davvero interessanti e affascinanti. Leonardo era sia un uomo d’arte che un uomo di scienza. Quello che forse non sai, è che, come afferma Massimo Polidoro, segretario del CICAP, cioè il Comitato Per il Controllo delle Affermazioni Pseudoscientifiche, Leonardo era molto scettico nei confronti di quelle che oggi chiameremmo “pseudoscienze”. In particolare, fu uno dei primi a smascherare i chiromanti, coloro che affermano di saper prevedere il futuro della gente leggendone le linee delle mani. Tu credi ai chiromanti? No, perché, forse non sai una cosa che Leonardo, invece, sapeva molto bene. E cioè che le linee delle mani delle persone sono tutte diverse tra loro. Ogni individuo ha una conformazione unica delle mani, non esistono due mani identiche, e questo è uno degli aspetti che ha portato Leonardo a smascherare la chiromanzia.
Le altre tre tartarughe ninja, chiamiamole così, sono Raffaello Sanzio, Michelangelo Buonarroti e Donatello di Niccolò di Betto Bardi, noto più semplicemente come “Donatello”. Ora, non abbiamo abbastanza tempo per parlare di tutti e tre, magari lo faremo in futuro, ma dire qualcosina su Michelangelo è d’obbligo. Infatti Michelangelo è uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, famoso per la sua incredibile capacità di “dare vita” al marmo. Nacque nel 1475 in Toscana e la sua scultura più celebre, il David, esposto a Firenze nella Galleria dell’Accademia, è considerato il simbolo della perfezione umana. Un altro capolavoro che ha realizzato è la Pietà, una rappresentazione commovente della Vergine che tiene in grembo il corpo di Cristo, esposta nella Basilica di San Pietro in Vaticano. E Michelangelo non fu solo uno scultore, ma anche un eccezionale pittore: la Cappella Sistina del Vaticano è la sua opera pittorica più straordinaria. E sono sicuro che l’avrai vista, almeno una volta, se non di persona almeno in un’immagine. Sicuramente avrai visto La Creazione di Adamo, che è un affresco proprio che fa parte della decorazione della Cappella Sistina, e rappresenta Dio e Adamo si sfiorano, l’un l’altro, il dito indice. Oltre che scultore e pittore, Michelangelo fu pure architetto, e contribuì a disegnare la cupola di San Pietro, la basilica più importante di Roma e più importante del mondo cattolico.
Michelangelo oggi è sepolto nella Basilica di Santa Croce a Firenze insieme a tanti altri geni italiani, fra cui nientepopodimeno, cioè nient’altro che, Galileo Galilei, che fu il padre della scienza moderna; possiamo dire la figura che ebbe il maggiore impatto sul corso della storia della scienza, che inventò la scienza, in un certo senso**, come la intendiamo oggi.** Galileo Galilei nacque a Pisa nel 1642. I geni sono tutti toscani, facci caso! La sua difesa della teoria eliocentrica di Copernico, teoria secondo cui al centro dell’universo c’è il Sole e non la Terra, lo mise in contrasto con la Chiesa cattolica, che sosteneva, invece, il contrario. La Terra, nella dottrina cattolica, era al centro dell’universo. Galileo, per questo motivo, fu costretto a rinunciare pubblicamente alle proprie idee, ad abiurare, come diciamo. Fu dichiarato “sospetto di eresia” e venne condannato al carcere, pena che poi si trasformò in arresti domiciliari, ed è così che trascorse gli ultimi anni della sua vita. Il nostro povero amico Galileo. Il Vaticano, tra l’altro, ha cancellato formalmente le accuse formulate contro Galilei solo nel 1992, pensa. Con circa 360 anni di ritardo. Infatti Papa Giovanni Paolo II, pur riconoscendo l’innocenza di Galileo, giustificò la reazione di quell’epoca, di qualche secolo prima, della chiesa, sostenendo che fosse dovuta al fatto che Galileo aveva introdotto nuove tesi “senza averne fornito adeguate prove”. Oltre al danno, anche la beffa, eh? Galileo avrà festeggiato con gioia la caduta delle accuse, insieme ai suoi ****vicini di tomba, Michelangelo e Machiavelli.
Andò persino peggio a Giordano Bruno, altro grande paladino della scienza, probabilmente meno famoso a livello mondiale, a cui però dobbiamo una menzione d’onore dato che fu condannato, anche lui, per eresia e bruciato sul rogo a Roma solo perché ****si rifiutò di rinnegare le proprie idee riguardo all’infinità dell’universo e alla possibilità di vita al di fuori del pianeta Terra.
Il prossimo personaggio è probabilmente una delle figure storiche più menzionate, nel corso degli anni, qui su Podcast Italiano. E sicuramente qualcuno che, se sei appassionato di letteratura italiana, beh, sicuramente ti aspetterai di trovare in quest’episodio. Ed è proprio di lui che sto parlando, sì, dell’unico e inimitabile Dante. Dante Alighieri. Dante nasce nel 1265… indovina dove? Esatto, a Firenze, in Toscana. È un requisito fondamentale, evidentemente, per rientrare nella lista dei geni italiani. Ma si sa, la Toscana e Firenze ha dato moltissimo all’Italia: la lingua, tra le altre cose. Dante è stato tantissime cose: è stato un poeta, è stato un filosofo, un politico e, perché no, forse anche un antropologo, a modo suo, perché in fondo ha saputo osservare e raccontare l’umanità, i suoi vizi e le sue virtù, condividendo le sue riflessioni sull’amore, sui peccati, sulla redenzione e sulla giustizia. E ha fatto tutto questo in una delle tante opere che ha scritto. La più conosciuta, una delle opere più conosciute al mondo: la Divina Commedia, che lui chiamava soltanto “Commedia”, un’opera straordinaria che racconta il suo viaggio attraverso i tre regni dell’aldilà, l’inferno, il purgatorio e il paradiso, prima guidato dal poeta romano Virgilio e poi da Beatrice, la donna che tanto amava.
Ed è anche grazie a lui se la lingua in cui ti sto parlando è proprio questa lingua e non un’altra; non è, magari, il siciliano, o il napoletano, o il veneto. Perché è grazie a lui, ma anche grazie ad altre persone, altri scrittori importantissimi, che proprio la lingua toscana è diventata la lingua parlata e conosciuta in tutta Italia. Anche se ci sono voluti molti secoli perché tutti gli italiani la parlassero. Come puoi immaginare, noi, a scuola, dedichiamo molta attenzione a Dante. E Dante, secondo me, tra i vari scrittori e poeti che dobbiamo studiare, forse è uno dei più simpatici. Almeno per quanto riguarda l’inferno, la prima cantica della sua commedia. Siamo un po’ meno felici, solitamente, di studiare il purgatorio e il paradiso, che sono un po’ più noiosi, almeno per un ragazzino di… 15 anni, ecco. Ma Dante ha davvero un ruolo enorme nella scuola italiana, anche, forse… “spropositato”. Almeno dal mio punto di vista.
E, parlando di scuola ed educazione, mi viene in mente un’altra figura italiana famosissima che definirei rivoluzionaria: Maria Montessori. Maria Montessori, nata nelle Marche nel 1870, è stata una pedagogista, una pioniera nel campo dell’educazione e anche tra le prime donne in Italia a laurearsi in medicina. E sì, hai sentito bene: fu una dottoressa, in un’epoca in cui alle donne si chiedeva al massimo di cucinare, ricamare, badare ai figli. La Montessori, poi, ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo ai bambini. Per lei, le giovani menti non erano “vasi da riempire” ma piccoli esploratori del mondo. Ed è proprio grazie a questa sua visione che ha sviluppato un metodo educativo basato sull’autonomia e sull’apprendimento pratico, progettando materiali didattici che stimolano i sensi e la curiosità, dando ai bambini modo di seguire il proprio ritmo naturale senza doversi affrettare ad imparare. Perché ormai si sa che ognuno ha i propri tempi e le proprie necessità, quando si parla di apprendimento. Non siamo mica tutti uguali. Si stima che nel mondo, al giorno d’oggi, ci siano circa 60.000 scuole, sparse in 145 paesi diversi, che si basano sui principi del metodo Montessori: si trovano in tutti i continenti e sono in continua crescita. È un metodo molto diverso da quello tradizionale, che favorisce, appunto, lo sviluppo dell’indipendenza, dell’autonomia, della curiosità e della responsabilità, incoraggiando i bambini a essere protagonisti del loro percorso educativo, creando una relazione di fiducia fra educatori e alunni.
Passiamo ora alla sesta personalità italiana, che tutti ci invidiano all’estero, e cambiamo ora completamente argomento perché… beh perché ci piace variare, parlare di epoche diverse e ambiti diversi. Parliamo di una donna ****dagli occhi da cerbiatta e i lineamenti unici, cresciuta in una piccola cittadina italiana, che con il suo talento e la sua bellezza ha conquistato il mondo intero. La sua storia è quella di una ragazza che, partendo da umili origini, è riuscita a incantare Hollywood e a diventare un’icona del cinema internazionale. È stata diretta dai più grandi registi, affiancata da leggende come Marcello Mastroianni e Cary Grant, e ha saputo fondere carisma ed eleganza, passione e autenticità in ogni sua apparizione cinematografica. Pensa che ha anche ottenuto un Oscar alla carriera! Di chi parlo? Di Sophia Costanza Brigida Villani Scicolone che, tu, magari, conosci come Sophia Loren. Ah, Sophia Lòren, e non Lorèn. A quanto pare, ci sono persone all’estero che lo pronunciano con l’accento sulla -e, ma noi in Italia diciamo Sophia Lòren. Questo è il nome d’arte che l’artista scelse, per se stessa, per dare un tocco internazionale e raffinato alla sua immagine artistica; un nome che conservava l’italianità di Sophia, che però si scrive con -ph e non con la -f, e che, allo stesso tempo, la rendeva più accessibile ad un pubblico globale. Sophia Loren è nata a Roma, nel 1934, da una famiglia molto modesta, ma è cresciuta tra Pozzuoli e Napoli, nella regione Campania. È famosa per la sua bellezza unica e d’altri tempi, tipicamente italiana, se vogliamo, ma anche e sopratutto per il suo talento nella recitazione, ovviamente. Tra i film più famosi di cui è stata protagonista ricordiamo “Una Giornata Particolare” del 1977, “Ieri, Oggi, e Domani” e “La Ciociara”, diretti da Vittorio De Sica. Ora, siccome mi piace l’idea anche di dirti qualcosa di curioso di questi personaggi, qualcosa che magari non sapevi, adesso ti dico qualcosa su Sophia Loren che magari ti stupirà. Quando era molto giovane, è stata al centro di uno scandalo, perché quando aveva 16 anni si è innamorata di Carlo Ponti, un produttore che aveva 22 anni più di lei, quindi era più anziano, e che era anche sposato con un'altra donna. Lui ricambiava l’amore di Sophia Loren, ma all’epoca in Italia il divorzio non era ancora legale, quindi i due si misero insieme mentre lui era ancora sposato. E la coppia non poté rientrare in Italia per anni, per non essere accusati di bigamia. E, a proposito di amore e famiglia, forse non sai neanche che la sorella di Sophia Loren, cioè Maria Scicolone, sposò nel 1962 Romano Mussolini, il figlio più giovane di Benito Mussolini, che nella vita fece il musicista: a quanto pare imparò a suonare il piano da autodidatta per poi innamorarsi della musica jazz. Devi sapere che, tra l’altro, in Italia, sono molti i discendenti di Mussolini, tra cui Alessandra Mussolini, che è una politica abbastanza conosciuta.
Prima abbiamo menzionato alcuni dei film a cui ha lavorato Sophia Loren, che è stata diretta, come dicevo, da registi di alto, altissimo, calibro; ma se c’è qualcosa di cui Sophia si è sempre pentita, come ha detto in varie interviste, è stato di non aver mai lavorato con Fellini. Si dice che Federico Fellini avesse pensato a Sophia Loren per alcuni progetti, ma l’incontro artistico tra i due non si è mai concretizzato. Un gran peccato. Ah, e, se non lo sapevi, l’Italia è famosa all’estero anche per i suoi registi e il suo cinema: tra i registi più famosi al mondo, beh, c’è Fellini, ma c’è anche Dario Argento, c’è Paolo Sorrentino, e naturalmente Sergio Leone, l’uomo che ha trasformato Clint Eastwood in una leggenda del West. E poi c’è un’altra persona che è stata, in qualche modo, “protagonista” di quei film indimenticabili: Ennio Morricone, il Maestro della colonna sonora de Il Buono, il Brutto, e il Cattivo. La sua musica, con quel famoso fischio, che magari adesso ti faccio anche sentire, è leggendaria, e continua a risuonare nelle nostre menti e a scaldare i nostri cuori, mentre accompagna le immagini di uno dei più grandi capolavori del cinema.
E parlando di musica, mi vengono in mente due personalità italiane un po’ più recenti, che sicuramente conoscerai. Ora, non so se riesco a scegliere fra le due, quindi magari le menzioniamo entrambe: sto parlando di Andrea Bocelli e di Pavarotti. Da una parte abbiamo Andrea Bocelli, classe 1958, che nasce a La Sterza, in provincia di Pisa. Un altro toscano! Bocelli ha portato la musica classica nelle case di molte persone in tutto il mondo, ma ha anche collaborato con artisti pop come Ed Sheeran, Dua Lipa, Céline Dion, Ariana Grande, Lady Gaga e molti altri. Dall’altra parte, abbiamo Luciano Pavarotti, che nasce a Modena nel 1935. Un anno dopo Sophia Loren. Pavarotti è il tenore per antonomasia, una delle voci più importanti nella storia dell’Opera, soprattutto per i cultori della musica classica. Se pensi all’aria “Nessun Dorma”, aria tratta dalla famosa opera chiamata Turandot, di Giacomo Puccini, beh, non puoi che pensare a Pavarotti. In termini di numeri e di portata globale, Pavarotti è sicuramente un simbolo della tradizione italiana, mentre Bocelli forse potrebbe essere anche più noto, oggi, tra le masse, magari anche tra i più giovani. Ora, magari, c’è qualche cultore di musica classica che inorridisce, che storce il naso, come diciamo noi, per questa associazione tra Bocelli e Pavarotti. E in effetti, beh, Pavarotti è un grande dell’Opera mentre Bocelli spesso viene criticato come, beh… più un cantante pop, in realtà. Resta il fatto che Bocelli è molto famoso, è molto conosciuto, e quindi… che piaccia o non piaccia, comunque, è uno degli italiani, soprattutto nel mondo dell’arte, più famosi al mondo. E, in un certo senso, quindi, rappresenta l’Italia. Ha persino cantato alla cerimonia di apertura degli Europei di calcio 2020!
E, a proposito di calcio, parliamo di calciatori italiani e di calcio italiano. Se sai qualcosa di calcio italiano, non ti saranno nuovi nomi come Baggio, come Maldini, come Francesco Totti o Alessandro del Piero. Ma anche Pirlo, Buffon, Cannavaro. Questi giocatori che hanno fatto la storia dei loro club, ma anche della Nazionale italiana, sono famosi in tutto il mondo. Oggi il calcio italiano è un po’ in declino e fatica a sfornare calciatori di livello mondiale, come quelli che ho menzionato, ma questi.. beh, per chiunque è appassionato di calcio, e anche di sport in generale, sono nomi molto noti.
Se invece sei un fan del tennis, beh, avrai sicuramente sentito parlare di Jannik Sinner, tennista italiano, a dispetto del nome (ora ne parliamo) che è diventato una star negli scorsi, credo, due o tre anni. Ha vinto già un sacco di titoli e di tornei, ed è a quanto pare, al momento, il migliore tennista al mondo, numero uno nel ranking ATP, che è praticamente la classifica mondiale dei tennisti, stilata dall’Association of Tennis Professionals. Faccio finta di saperne qualcosa, in realtà non so niente perché non seguo il tennis. Ma Jannik Sinner è davvero diventato un fenomeno dello sport italiano. E, a proposito, il nome Sinner non sembra molto italiano, eppure Jannik ****lo è. Per la precisione, è tirolese, o anche alto-atesino. È nato, infatti, nel 2001 a Sesto Pusteria, una frazione di Bolzano, in Südtirol, o Südtirol, cioè l’Alto Adige, come si chiama anche in italiano. Viene da una famiglia di madrelingua tedesca, come molte persone in Südtirol.
E parlando di icone, beh non possiamo non parlare della moda italiana. Si sa, i marchi di moda italiani sono tra i più famosi al mondo. Da dove comincio? Da Dolce e Gabbana, Armani, Valentino, Prada, Cavalli, e chi più ne ha più ne metta. Allo stesso tempo, però, penso che un personaggio, in particolare, si sia distinto, nel mondo della moda. E sto parlando di Donatella Versace. Ah, e a proposito, si pronuncia “Versace”. Ok? So che in inglese molti dicono “Versaci”. Donatella Versace è molto amata, sia in Italia che all’estero, ma soprattutto all’estero, a quanto pare. Perché è una donna forte, è una donna resiliente e molto creativa. Forse troppo creativa, troppo audace per l’Italia. L’Italia preferisce la sobrietà, l’eleganza, ma le popstar amano Donatella Versace, che è particolarmente amata anche negli Stati Uniti, pensa infatti che viene menzionata in moltissime canzoni, soprattutto di rapper, chissà perché. Forse perché è un simbolo del lusso, dell’ostentazione. Tra l’altro Donatella Versace è anche molto amica di Fedez, un famoso rapper italiano, magari ne hai sentito parlare per via della sua relazione, che ora è finita, tra l’altro, con Chiara Ferragni.
E, se non sai chi è Chiara Ferragni, te lo dico subito: è un’influencer, un’imprenditrice digitale con un patrimonio di circa 40 milioni di euro. Nata a Cremona, in Lombardia, nel 1987, è stata tra le prime fashion blogger d’Italia. Chiara Ferragni, che viene da una famiglia benestante e aveva la possibilità economica di comprare vestiti e condividere online le foto dei suoi look, dei suoi outfit, come diciamo oggi, con tante parole inglesi, insomma, degli abbinamenti che faceva con i vestiti. E ha saputo sfruttare le potenzialità di internet e dei social per costruire un vero e proprio impero. Soprattutto, poi, su Instagram. All’epoca, quando il fenomeno degli influencer non esisteva ancora, nessuno avrebbe immaginato che un blog di moda, che si chiamava The Blonde Salad, avrebbe portato questa giovane ragazza di Cremona a diventare un’imprenditrice multimilionaria. Oggi, ormai, con milioni di follower, Chiara Ferragni è, o è stata, forse, dovrei dire, un’icona della moda e del business digitale. Alcuni la amano, altri la odiano, ma è innegabile: nel mondo di oggi, nel mondo degli influencer, dei social media, sicuramente Chiara Ferragni è uno dei simboli di questa epoca. Ultimamente le cose non le sono andate molto bene, per via di alcuni scandali. In particolare, uno scandalo, che ha a che vedere con un pandoro e…la beneficienza. Adesso non voglio entrare in questo scandalo, però, sostanzialmente, questo scandalo che, se ti interessa puoi cercare su Google, l’ha portata a rovinarsi, a rovinare completamente la sua reputazione agli occhi di moltissime persone. Chiara Ferragni, negli scorsi anni, è stata davvero un fenomeno sociale, un fenomeno di Internet che, a mio parere, e questa è una previsione, è un fenomeno finito, è terminato. Mi sembra davvero difficile che, dopo quello che è successo (ripeto, vai a vedere la storia se t’interessa) riesca a riprendersi e a ripulirsi la reputazione che è stata macchiata, da quello che è successo.
E, rimanendo nel campo dei social, degli influencer, è il momento di parlare… no, non di me, non parliamo di me, non sono così egocentrico da ritenermi una personalità italiana, ma.. di Khaby Lame. Chi è Khaby Lame? È un ragazzo nato in Senegal, a Dakar, ma naturalizzato italiano, che è diventato famoso, iper famoso, almeno su TikTok e su Instagram, per i suoi video, i suoi video divertenti in cui reagisce ad altri video, praticamente senza parlare, senza dire niente, quasi come un mimo. Pensate che, con ben 162 milioni di follower, Khaby Lame è la persona più seguita al mondo su TikTok. E forse molti nemmeno sanno che è italiano. Questo ragazzo, dopo essere stato licenziato quando è scoppiata la pandemia, ha aperto un profilo su TikTok, dove ha guadagnato, nel corso del tempo, una popolarità gigantesca. E da lì, in un attimo, ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha firmato contratti con Hugo Boss, è diventato il protagonista di un fumetto che porta il suo nome, ha fatto parte della giuria al Festival di Cannes, è diventato un personaggio del videogioco Fortnite e, ha, addirittura, ottenuto un cameo in “Bad Boys: Ride or Die” nel 2024. Ed è quindi, ora uno degli italiani più famosi al mondo.
Non so se tu ne avevi mai sentito parlare, se non sei giovanissimo, beh, probabilmente no, ma è così. Bene, abbiamo parlato solo di alcune delle figure di spicco delle personalità italiane che sono conosciute in tutto il mondo. Potremmo parlare di tantissimi personaggi, da Enrico Fermi a Caravaggio, a Boccaccio, a Giuseppe Verdi, a Renzo Piano, a Samanta Cristoforetti! Ma non ho 10 ore, il tempo stringe ed è ora di salutarci. Ma prima voglio chiederti se conoscevi tutti questi personaggi di cui abbiamo discusso oggi e se ne conosci altri, invece, che sono molto famosi, magari famosi proprio nel tuo Paese. Se ti viene in mente qualcuno in particolare, scrivicelo in un commento. Puoi lasciare un commento su Spotify.
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