Gran Premio “Fulmine Rosa” (storia)
La storia di due pilote automobilistiche che partecipano ad una gara esclusivamente femminile e scoprono un complotto di sabotaggio.
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Benvenuto o benvenuta: questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po' di italiano e vuole fare progressi, raggiungendo il livello intermedio. Nell'episodio di oggi ascolterai una storia, narrata dalla nostra Irene. Come sempre, ti ricordo che trovi la trascrizione e il glossario delle parole difficili sul nostro sito, podcastitaliano.com. La trascrizione con il glossario è molto utile perché ti aiuterà a capire tutto il testo, tutte le parole del testo, Quindi è uno strumento molto molto prezioso. Detto questo, buon ascolto.
Scarica la versione PDF della trascrizione
Trascrizione interattiva dell'episodio
Il sole dell’alba illumina l’ingresso dell’hotel che ospita le partecipanti al Gran Premio “Fulmine Rosa”, una corsa automobilistica esclusivamente per donne.
Questa gara è davvero speciale perché, nel campo delle corse di auto, in Italia, le donne pilota sono piuttosto rare. Questa competizione, quindi, non è solo un evento sportivo, ma anche un’opportunità per dimostrare il talento e la determinazione di molte donne che si stanno facendo strada in uno sport storicamente dominato da uomini.
L’evento dura quattro giorni. Le ragazze che competono non sono amichevoli l’una con l’altra: si guardano con sospetto, si salutano con sorrisi falsi e cercano di capire quali sono i punti deboli l’una dell’altra. La gara è iniziata ancora prima di scendere in pista.
Le partecipanti sono divise in squadre. Sei squadre, per la precisione: Onde Verdi, Fiamme Rosse, Lampi Neri, Ali d’Argento, Delta Tempesta e Cavalli Pazzi.
Tra tutte, due squadre sono le favorite: Delta Tempesta, con Doris e Andrea, due giovani e promettenti piloti con anni di esperienza, grintose, determinate e oneste, che vogliono vincere ad ogni costo. E poi c’è la squadra Cavalli Pazzi, con Elena e Vanessa, conosciute nell’ambiente per la loro aggressività in gara e per l’abitudine di giocare sporco.
La pista della gara è molto lunga: misura più di 10 chilometri. Ci sono tratti dritti, dove le macchine possono andare velocissime, e curve difficili, dove le piloti devono essere molto brave a controllare le auto senza andare fuori strada. Le macchine in gara sono delle Ferrari, delle auto da corsa potentissime con un motore che può arrivare fino a 340 km/h: guidarle è come avere più di 600 cavalli sotto i piedi.
Nei giorni precedenti alla gara, tutte le concorrenti seguiranno la stessa routine: briefing tecnici, sessioni di simulazione, e colazioni, pranzi e cene ufficiali organizzate dagli sponsor. Il primo giorno vola senza problemi. Dal secondo, però, inizia a succedere qualcosa di strano.
“Pssst. Doris! Hai sentito? Laura Bianchi, della squadra Lampi Neri, è finita al pronto soccorso. A quanto pare ha mangiato del pesce avariato ieri a cena…”
“Cosa? Davvero? Meno male che noi non abbiamo mangiato il pesce! Mamma mia, poverina. Io ho sentito anche che Martina Magliorana, della squadra Onde Verdi, è caduta poco fa mentre faceva le scale per venire a fare colazione!”
“Cosa? Ma… può essere una coincidenza? Mi sembra assurdo!”
“Infatti. Ti rendi conto che… una squadra ha due membri e che, se un membro su due non può partecipare, la squadra è automaticamente squalificata? Quindi ora siamo quattro squadre in gara, non più sei!”
“Hai ragione! Cavolo! Mi dispiace per loro, ma almeno sarà più facile vincere per noi!”
“Speriamo, Doris. Speriamo…”
La giornata procede e tutto va bene. Arriva il terzo giorno dell’evento, cioè il giorno prima della gara. È ora di colazione e Andrea raggiunge Doris al tavolo del bar dell’hotel, dove la aspetta una deliziosa colazione a buffet.
“Doris! Non ci posso credere! Ero in ascensore e la gente parlava di Alessia Grieco, della squadra Ali d’Argento. A quanto pare, ieri, è rimasta chiusa in un bagno pubblico e ha avuto un attacco di panico. Si è ritirata dalla competizione, non vuole più partecipare alla gara!”
“Cosa? È la terza persona che, per un motivo o per un altro, non partecipa più alla competizione. Le squadre in gara erano sei, ora siamo rimaste in tre. Ti pare normale? Tu che pensi?”
“Non lo so, Doris. No, non è normale. Non me lo so spiegare…”
Il terzo giorno trascorre e finalmente arriva il quarto giorno: il giorno della competizione. La mattina presto, Andrea e Doris si incontrano per la colazione, sempre allo stesso tavolo al bar dell’hotel.
“Andrea… hai sentito di Francesca De Luca della squadra Fiamme Rosse?”
“Cosa? No, non mi dire che…”
“Sì. Anche lei. Mi hanno detto che ha “accidentalmente” preso un sonnifero, stamattina, che la farà dormire per venti ore di fila. Secondo me non è una coincidenza. Stanno succedendo troppe cose strane.”
“Hai ragione. Ormai è chiaro: qualcuno sta cercando di sabotare la gara. Ma chi? E perché?”
“Beh, Andrea… fai due più due: in gara siamo rimaste solo noi e la squadra Cavalli Pazzi…”
“Stai dicendo che…?”
“Mhh Mhh…”
Le due ragazze sono preoccupate. La situazione sta diventando sempre più strana e le coincidenze iniziano a sembrare troppo sospette per essere semplici incidenti.
“Forse dobbiamo avvertire l’organizzazione?”
“È una buona idea. La gara è oggi, non voglio sorprese. Eccolo, guarda, il signor Bini, l’organizzatore, sta prendendo l’ascensore.”
Le due ragazze raggiungono il signor Bini in ascensore e, quando si chiudono le porte, iniziano a parlare: “Signor Bini, io sono Doris e lei è Andrea. Siamo la squadra Delta Tempesta e…”
“… siamo molto preoccupate.” continua Andrea.
“Stanno succedendo troppe cose strane. Una delle partecipanti alla gara ha preso un sonnifero per errore, una è caduta dalle scale e un’altra è rimasta chiusa in un bagno pubblico. Una, poi, ha mangiato pesce avariato…non possono essere tutti incidenti.”
L’organizzatore sorride e, con saccenza, risponde: “Oh, ragazze, ragazze… Siete troppo ansiose. Questi sono solo piccoli inconvenienti, cose che capitano! Non c’è bisogno di preoccuparsi tanto. Sono tutte coincidenze, niente di più.”
Doris e Andrea si scambiano uno sguardo incredulo.
“Ma come può essere così sicuro?” chiede Doris, cercando di mantenere la calma. “Le cose stanno diventando troppo strane per essere dei semplici “incidenti”. Qualcuno sta cercando di eliminare la concorrenza.”
L’organizzatore ride, scuotendo la testa. “Ve lo ripeto: è solo una coincidenza. Rilassatevi, eh? La gara è oggi. Abbiamo speso tantissimi soldi per questa gara. Ora andate a prepararvi e pensate solo a correre. In bocca al lupo!”
Doris e Andrea, ancora dubbiose, si preparano alla gara. Insieme ai tecnici, controllano ogni dettaglio delle loro Ferrari: gli interni, le spie, la pressione delle gomme e il livello del carburante. Evitano anche di mangiare e bere… non si sa mai.
Arriva il momento tanto atteso: sta per iniziare la corsa. Il circuito è pronto: c’è un grande pubblico che urla e fischia. L’adrenalina è a mille.
Andrea e Doris salutano il pubblico: sono felici, emozionate. Sono pronte. Ma tutto cambia quando il loro sguardo incontra gli occhi di Elena e Vanessa, della squadra Cavalli Pazzi: le loro avversarie hanno uno sguardo gelido, gli occhi minacciosi e determinati. Il loro sguardo suggerisce che faranno di tutto per vincere, che sono senza scrupoli.
Le due squadre camminano verso le rispettive auto. Andrea si siede nella Ferrari della squadra Delta Tempesta, pronta per il primo turno. Doris, al contrario, cammina verso la macchina di riserva, pronta a prendere il posto di Andrea quando sarà necessario cambiare pilota. Il silenzio che segue il loro saluto è pieno di tensione. Andrea guarda Doris un’ultima volta, poi concentra lo sguardo sulla macchina avversaria di Elena e Vanessa.
Andrea stringe il volante, nervosa. Guarda prima alla sua destra, dove c’è il pubblico sugli spalti, e poi alla sua sinistra, dove c’è la macchina avversaria con Elena alla guida. Silenzio. Poi, il rombo dei motori rimbomba nell’aria. Quando il semaforo diventa verde, le due auto partono con una potenza devastante: nell’aria non c’è solo semplice rivalità ma anche la sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere.
Andrea si fa strada tra le curve con determinazione, superando subito la sua avversaria. La pista è lunga e impegnativa, ma Andrea si sente sicura al volante e riesce a mantenere il controllo dell’auto anche ad una velocità impressionante.
Al decimo giro, però, accade qualcosa di inaspettato.
“Doris, c’è un problema con i freni,” esclama Andrea, “Doris, faccio fatica a frenare!”
“Non preoccuparti, Andrea, avviso subito Marco! Stai andando benissimo!” le risponde Doris.
L’ingegnere di pista, Marco, analizza i dati telemetrici. “Ha ragione Andrea. Qualcosa non va. Qualcuno ha abbassato la pressione dei freni! Hanno sabotato la macchina!
Allora, Doris e Andrea capiscono subito: Elena e Vanessa, della squadra Cavalli Pazzi, hanno manomesso i freni della loro Ferrari. E non solo: probabilmente hanno anche sabotato tutte le altre squadre.
Nonostante il sabotaggio, Andrea non si arrende. Guida con grande abilità, usando il freno con forza e rallentando alle curve più difficili. Dopo venti giri, arriva il momento di cambiare pilota. Doris sale in macchina e si rende conto che sarà difficile vincere. La macchina dei Cavalli Pazzi, guidata da Elena, è ormai troppo avanti.
Ma proprio quando le Delta Tempesta perdono ogni speranza di vincere, Elena, la pilota avversaria, commette un errore fatale: proprio alla fine della gara, prende una curva troppo velocemente, perde il controllo ed esce dalla pista. Allora Doris riesce a sorpassare l’auto della squadra Cavalli Pazzi e a tagliare il traguardo. La squadra Delta Tempesta vince la competizione.
Doris e Andrea sono felicissime, ma anche furiose: i meccanici analizzano i freni della Ferrari e trovano segni evidenti di manomissione. Con le prove in mano, Doris e Andrea vanno dalla giuria e poi dalla polizia sportiva, chiedendo giustizia.
Iniziano le indagini e, dopo un controllo delle telecamere di sicurezza, si scopre la verità: è stata Elena, la pilota della squadra Cavalli Pazzi, a sabotare la macchina di Andrea e Doris. Così come ha sabotato tutte le altre squadre, in modi diversi.
La giuria non può ignorare la prova schiacciante: la squadra Cavalli Pazzi viene immediatamente squalificata e le due pilote vengono denunciate per sabotaggio.
Andrea e Doris vincono, dunque, il Gran Premio “Fulmine Rosa”, ed entrano nella storia come icone di onestà, talento e sportività.
Bene, spero che ti sia piaciuto l'episodio. Come sempre, se vuoi andare a controllare il testo, a rivedere alcune parole, il significato di alcune parole ed espressioni, trovi la trascrizione con il glossario sul mio sito. Il link è nelle note di questo episodio. Se vuoi raggiungere il livello intermedio in italiano, abbiamo un corso che si chiama La Storia di Italo. È un corso che racconta una storia, ma che si sviluppa in 15 episodi e, allo stesso tempo, ti insegna la grammatica dell'italiano necessaria per raggiungere il livello intermedio. È una storia davvero appassionante, penso proprio che ti piacerà se ti piacciono queste storie, quindi vai a dare un'occhiata a La Storia di Italo sul nostro sito. Questo è tutto, alla prossima!
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Trascrizione interattiva dell'episodio
Il sole dell’alba illumina l’ingresso dell’hotel che ospita le partecipanti al Gran Premio “Fulmine Rosa”, una corsa automobilistica esclusivamente per donne.
Questa gara è davvero speciale perché, nel campo delle corse di auto, in Italia, le donne pilota sono piuttosto rare. Questa competizione, quindi, non è solo un evento sportivo, ma anche un’opportunità per dimostrare il talento e la determinazione di molte donne che si stanno facendo strada in uno sport storicamente dominato da uomini.
L’evento dura quattro giorni. Le ragazze che competono non sono amichevoli l’una con l’altra: si guardano con sospetto, si salutano con sorrisi falsi e cercano di capire quali sono i punti deboli l’una dell’altra. La gara è iniziata ancora prima di scendere in pista.
Le partecipanti sono divise in squadre. Sei squadre, per la precisione: Onde Verdi, Fiamme Rosse, Lampi Neri, Ali d’Argento, Delta Tempesta e Cavalli Pazzi.
Tra tutte, due squadre sono le favorite: Delta Tempesta, con Doris e Andrea, due giovani e promettenti piloti con anni di esperienza, grintose, determinate e oneste, che vogliono vincere ad ogni costo. E poi c’è la squadra Cavalli Pazzi, con Elena e Vanessa, conosciute nell’ambiente per la loro aggressività in gara e per l’abitudine di giocare sporco.
La pista della gara è molto lunga: misura più di 10 chilometri. Ci sono tratti dritti, dove le macchine possono andare velocissime, e curve difficili, dove le piloti devono essere molto brave a controllare le auto senza andare fuori strada. Le macchine in gara sono delle Ferrari, delle auto da corsa potentissime con un motore che può arrivare fino a 340 km/h: guidarle è come avere più di 600 cavalli sotto i piedi.
Nei giorni precedenti alla gara, tutte le concorrenti seguiranno la stessa routine: briefing tecnici, sessioni di simulazione, e colazioni, pranzi e cene ufficiali organizzate dagli sponsor. Il primo giorno vola senza problemi. Dal secondo, però, inizia a succedere qualcosa di strano.
“Pssst. Doris! Hai sentito? Laura Bianchi, della squadra Lampi Neri, è finita al pronto soccorso. A quanto pare ha mangiato del pesce avariato ieri a cena…”
“Cosa? Davvero? Meno male che noi non abbiamo mangiato il pesce! Mamma mia, poverina. Io ho sentito anche che Martina Magliorana, della squadra Onde Verdi, è caduta poco fa mentre faceva le scale per venire a fare colazione!”
“Cosa? Ma… può essere una coincidenza? Mi sembra assurdo!”
“Infatti. Ti rendi conto che… una squadra ha due membri e che, se un membro su due non può partecipare, la squadra è automaticamente squalificata? Quindi ora siamo quattro squadre in gara, non più sei!”
“Hai ragione! Cavolo! Mi dispiace per loro, ma almeno sarà più facile vincere per noi!”
“Speriamo, Doris. Speriamo…”
La giornata procede e tutto va bene. Arriva il terzo giorno dell’evento, cioè il giorno prima della gara. È ora di colazione e Andrea raggiunge Doris al tavolo del bar dell’hotel, dove la aspetta una deliziosa colazione a buffet.
“Doris! Non ci posso credere! Ero in ascensore e la gente parlava di Alessia Grieco, della squadra Ali d’Argento. A quanto pare, ieri, è rimasta chiusa in un bagno pubblico e ha avuto un attacco di panico. Si è ritirata dalla competizione, non vuole più partecipare alla gara!”
“Cosa? È la terza persona che, per un motivo o per un altro, non partecipa più alla competizione. Le squadre in gara erano sei, ora siamo rimaste in tre. Ti pare normale? Tu che pensi?”
“Non lo so, Doris. No, non è normale. Non me lo so spiegare…”
Il terzo giorno trascorre e finalmente arriva il quarto giorno: il giorno della competizione. La mattina presto, Andrea e Doris si incontrano per la colazione, sempre allo stesso tavolo al bar dell’hotel.
“Andrea… hai sentito di Francesca De Luca della squadra Fiamme Rosse?”
“Cosa? No, non mi dire che…”
“Sì. Anche lei. Mi hanno detto che ha “accidentalmente” preso un sonnifero, stamattina, che la farà dormire per venti ore di fila. Secondo me non è una coincidenza. Stanno succedendo troppe cose strane.”
“Hai ragione. Ormai è chiaro: qualcuno sta cercando di sabotare la gara. Ma chi? E perché?”
“Beh, Andrea… fai due più due: in gara siamo rimaste solo noi e la squadra Cavalli Pazzi…”
“Stai dicendo che…?”
“Mhh Mhh…”
Le due ragazze sono preoccupate. La situazione sta diventando sempre più strana e le coincidenze iniziano a sembrare troppo sospette per essere semplici incidenti.
“Forse dobbiamo avvertire l’organizzazione?”
“È una buona idea. La gara è oggi, non voglio sorprese. Eccolo, guarda, il signor Bini, l’organizzatore, sta prendendo l’ascensore.”
Le due ragazze raggiungono il signor Bini in ascensore e, quando si chiudono le porte, iniziano a parlare: “Signor Bini, io sono Doris e lei è Andrea. Siamo la squadra Delta Tempesta e…”
“… siamo molto preoccupate.” continua Andrea.
“Stanno succedendo troppe cose strane. Una delle partecipanti alla gara ha preso un sonnifero per errore, una è caduta dalle scale e un’altra è rimasta chiusa in un bagno pubblico. Una, poi, ha mangiato pesce avariato…non possono essere tutti incidenti.”
L’organizzatore sorride e, con saccenza, risponde: “Oh, ragazze, ragazze… Siete troppo ansiose. Questi sono solo piccoli inconvenienti, cose che capitano! Non c’è bisogno di preoccuparsi tanto. Sono tutte coincidenze, niente di più.”
Doris e Andrea si scambiano uno sguardo incredulo.
“Ma come può essere così sicuro?” chiede Doris, cercando di mantenere la calma. “Le cose stanno diventando troppo strane per essere dei semplici “incidenti”. Qualcuno sta cercando di eliminare la concorrenza.”
L’organizzatore ride, scuotendo la testa. “Ve lo ripeto: è solo una coincidenza. Rilassatevi, eh? La gara è oggi. Abbiamo speso tantissimi soldi per questa gara. Ora andate a prepararvi e pensate solo a correre. In bocca al lupo!”
Doris e Andrea, ancora dubbiose, si preparano alla gara. Insieme ai tecnici, controllano ogni dettaglio delle loro Ferrari: gli interni, le spie, la pressione delle gomme e il livello del carburante. Evitano anche di mangiare e bere… non si sa mai.
Arriva il momento tanto atteso: sta per iniziare la corsa. Il circuito è pronto: c’è un grande pubblico che urla e fischia. L’adrenalina è a mille.
Andrea e Doris salutano il pubblico: sono felici, emozionate. Sono pronte. Ma tutto cambia quando il loro sguardo incontra gli occhi di Elena e Vanessa, della squadra Cavalli Pazzi: le loro avversarie hanno uno sguardo gelido, gli occhi minacciosi e determinati. Il loro sguardo suggerisce che faranno di tutto per vincere, che sono senza scrupoli.
Le due squadre camminano verso le rispettive auto. Andrea si siede nella Ferrari della squadra Delta Tempesta, pronta per il primo turno. Doris, al contrario, cammina verso la macchina di riserva, pronta a prendere il posto di Andrea quando sarà necessario cambiare pilota. Il silenzio che segue il loro saluto è pieno di tensione. Andrea guarda Doris un’ultima volta, poi concentra lo sguardo sulla macchina avversaria di Elena e Vanessa.
Andrea stringe il volante, nervosa. Guarda prima alla sua destra, dove c’è il pubblico sugli spalti, e poi alla sua sinistra, dove c’è la macchina avversaria con Elena alla guida. Silenzio. Poi, il rombo dei motori rimbomba nell’aria. Quando il semaforo diventa verde, le due auto partono con una potenza devastante: nell’aria non c’è solo semplice rivalità ma anche la sensazione che qualcosa di brutto sta per accadere.
Andrea si fa strada tra le curve con determinazione, superando subito la sua avversaria. La pista è lunga e impegnativa, ma Andrea si sente sicura al volante e riesce a mantenere il controllo dell’auto anche ad una velocità impressionante.
Al decimo giro, però, accade qualcosa di inaspettato.
“Doris, c’è un problema con i freni,” esclama Andrea, “Doris, faccio fatica a frenare!”
“Non preoccuparti, Andrea, avviso subito Marco! Stai andando benissimo!” le risponde Doris.
L’ingegnere di pista, Marco, analizza i dati telemetrici. “Ha ragione Andrea. Qualcosa non va. Qualcuno ha abbassato la pressione dei freni! Hanno sabotato la macchina!
Allora, Doris e Andrea capiscono subito: Elena e Vanessa, della squadra Cavalli Pazzi, hanno manomesso i freni della loro Ferrari. E non solo: probabilmente hanno anche sabotato tutte le altre squadre.
Nonostante il sabotaggio, Andrea non si arrende. Guida con grande abilità, usando il freno con forza e rallentando alle curve più difficili. Dopo venti giri, arriva il momento di cambiare pilota. Doris sale in macchina e si rende conto che sarà difficile vincere. La macchina dei Cavalli Pazzi, guidata da Elena, è ormai troppo avanti.
Ma proprio quando le Delta Tempesta perdono ogni speranza di vincere, Elena, la pilota avversaria, commette un errore fatale: proprio alla fine della gara, prende una curva troppo velocemente, perde il controllo ed esce dalla pista. Allora Doris riesce a sorpassare l’auto della squadra Cavalli Pazzi e a tagliare il traguardo. La squadra Delta Tempesta vince la competizione.
Doris e Andrea sono felicissime, ma anche furiose: i meccanici analizzano i freni della Ferrari e trovano segni evidenti di manomissione. Con le prove in mano, Doris e Andrea vanno dalla giuria e poi dalla polizia sportiva, chiedendo giustizia.
Iniziano le indagini e, dopo un controllo delle telecamere di sicurezza, si scopre la verità: è stata Elena, la pilota della squadra Cavalli Pazzi, a sabotare la macchina di Andrea e Doris. Così come ha sabotato tutte le altre squadre, in modi diversi.
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