Guida alle forme di cortesia in italiano
Note e risorse
Trascrizione
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Prima di iniziare questo video voglio farvi vedere il setup per registrare questo video.
Sedia, sgabello (stool), microfono (il microfono è buono) e poi specchio per vedere quello che sto registrando. Professionalità fatta a persona (in human form).
Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano. Vi piace questo microfono di fronte a me? Spero di sì, è il mio nuovo microfono e oggi lo utilizzerò per fare un episodio-video. Quindi questo episodio potete sia vederlo che ascoltarlo. Prima di iniziare il video volevo ringraziare però Italki, che ne è lo sponsor.
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E ora vediamoci il video. Ho qui il mio tablet con pronte tutte le cose che voglio dirvi, quindi incominciamo. Si dà il caso che in italiano noi abbiamo tantissime forme di cortesia (polite forms) per rendere le nostre richieste e domande più cortesi, ma che non tutti usano correttamente. Non usano correttamente perché è difficile sapere come usarle, perché queste sono cose che si imparano vivendo, più che altro (your learn by living, mainly). Di solito queste cose si dicono quando uno va al bar, va al negozio, va al ristorante, ma magari voi non vivendo in Italia non potete fare tutte queste esperienze. Per questo c’è Podcast Italiano che vi spiega, così saprete nel prossimo viaggio in Italia come fare domande. Tra l’altro è molto importante utilizzare le forme di cortesia in italiano e mi vengono in mente i miei amici russi, che sono persone assolutamente gentili, ma dato che nella loro lingua non esistono, o meglio, non si usano tutte queste forme di cortesia, parlando in italiano – e loro parlano bene – in italiano non le usano. Ma in italiano alcune richieste senza queste forme possono sembrare decisamente troppo dirette. Innanzitutto in italiano non usate mai l’imperativo a meno che non vogliate dare un ordine (unless you want to give an order), quindi non dite “dammi due etti di prosciutto”,”dammi una pizza”. Mai, questo mai. “Dimmi come arrivare alla stazione”, “passami la maionese”. No, per favore, questo no, se no rischiate di prendervi uno schiaffo (slap) in faccia da un italiano.
Ho diviso l’episodio in tre parti.
– Le richieste di azioni – quindi vogliamo che una persona faccia qualcosa per noi.
– Le richieste di informazioni e
– Le ordinazioni – perché è importante anche sapere come ordinare qualcosa al bar.
Quindi voi potete trovare i timecode sotto nella descrizione, oppure tra i commenti, e potete ascoltare e ritornare a ciò che vi interessa personalmente, quindi utilizzatelo.
A) Richieste di azioni
1) Potresti (potrebbe)
Incominciamo con le richieste di azioni. Il primo modo che ho segnato è quello di dire “potresti” oppure “potrebbe”. Incominciamo con le richieste di azioni. Il primo modo che ho segnato è quello di dire “potresti” oppure “potrebbe”.
Quindi:
– potresti darmi un passaggio (ride) a casa?
– potresti prestarmi (lend me) 5 euro?
– potrebbe portarci del pane?
Quindi potresti tu, potrebbe lei (forma di rispetto). E fate attenzione, io non direi “puoi portarci del pane” da solo, secondo me non è abbastanza. Bisogna come minimo (at the very least) aggiungere “per favore”, poi vedremo dopo che a questi modi queste frasi si può aggiungere anche “per favore” e altre frasi. Quindi “puoi portarci” da solo no, meglio il condizionale, “potrebbe portarci del pane”, “potresti portarci del pane”.
2) Non è che potresti (potrebbe)…?
Secondo modo: la stessa cosa, ma una versione ancora più gentile, che è:
“non è che potresti…?”
oppure
“non è che potrebbe…?”
Non pensate alla logica di questa frase, a cosa vuol dire. Imparatela. Imparatela così.
“Non è che potresti darmi un passaggio a casa?”
“Non è che potresti prestarmi 5 euro?”
“Non è che potrebbe portarci del pane?”
3) Posso chiederti/Le di…?
Infine abbiamo un terzo modo che è:
“posso chiederti di…?”
o
“posso chiederle di…?”.
Quindi:
“posso chiederle una firma? (signature)” o “…di firmare qui?”
“ posso chiederle di chiudere la finestra?”
” chiederti di parlare a voce più bassa?”
Sentite anche l’intonazione che uso. Vi consiglio di risentire tutto il video, magari prestando attenzione all’intonazione solo (paying attention to the intonation only ), perché è una componente fondamentale quando facciamo richieste cortesi.
+ le paroline magiche (per favore/per cortesia/per piacere/per caso)
A queste forme possiamo aggiungere le cosiddette “paroline magiche” (magic little words). Non ho inventato io il nome, davvero gli adulti insegnano ai propri figli di (corretto: insegnano A) utilizzare la parolina magica, che è “per favore”, “per cortesia”. C’è anche un’altra, che ho aggiunto io, “per caso”, che usiamo. (Queste sono) le cosiddette paroline magiche per avere tutto in questo mondo.
Beh, no, tutto no.
I soldi magari no.
Comunque.
4) Mi faresti/farebbe il favore/la cortesia/il piacere di… (senza paroline magiche)
Inoltre c’è un altro tipo che non utilizzerei con “per favore”, “per cortesia”, “per caso” e adesso capite perché.
“Mi faresti il favore di passare in posta?”.
“Mi farebbe la cortesia di aprire la porta?”.
“Mi faresti il piacere di andare tu a prendere la bambina a scuola?”
Beh, adesso siamo cortesi ma dire “mi faresti il favore di passare in posta PER FAVORE” magari no. Magari lo evitiamo (maybe we should avoid that).
B) Richieste di informazioni
E ora passiamo al secondo gruppo di richieste, ovvero le richieste di informazioni.
1) Sai/sa per caso mica?
“Per caso sa come si arriva alla stazione?”
“Sai per caso che ore sono?”
“Sa mica se l’ufficio oggi è aperto?”
2) Mi sai/sa sapresti (saprebbe) dire se…?
Passiamo al prossimo punto che è:
“mi sai dire se…?”
oppure
“mi saprebbe dire se…?”
O anche, ovviamente,
“mi sa dire se…?”
Quindi dipende dal grado di confidenza.
“Mi sa dire se il museo è ancora aperto?”
“Mi sai dire dove si trova il Colosseo?”
“Saprebbe dirmi se questo pullman arriva in via Roma?”
3) Non è che sapresti/sa (saprebbe) dirmi se…?
Infine abbiamo il terzo modo di richiedere informazioni che è:
“Non è che sapresti dirmi, oppure “
“(non è che) saprebbe dirmi…?”
“Non è che saprebbe dirmi dove si trova il Colosseo?”
“Non è che sapresti dirmi come si arriva alla stazione?”
+ paroline magiche
Come abbiamo già visto prima per le richieste di azioni, a queste tre strutture possiamo aggiungere le paroline magiche, ovvero “per caso”, “per favore”, “per cortesia”, “per piacere”. Quindi:
“Mi sa dire per caso se il museo è ancora aperto?”
Oppure:
“Non è che sapresti dirmi come si arriva alla stazione, per cortesia?”
Ok, forse (così) è un pochino gentile, un pochino troppo gentile questo, però si può dire.
Noi italiani siamo persone molto gentili, quindi utilizzatele.
Ordinazioni (orders)
E passiamo alla terza parte del video, ovvero le ordinazioni. Come fare ordinazioni in italiano. Abbiamo ben cinque modi. Scusate, sono tanti modi però sono cose utili da sapere.
1) per favore (ma anche “per piacere”/”per cortesia”)
Allora, il primo modo molto semplicemente è “per favore”.
“Un caffè macchiato, per favore”.
“Un cornetto (croissant) alla nutella, per favore”.
“Una margherita con la mozzarella di bufala, per favore”
2) Per me…
Possiamo inoltre dire “per me”. Quindi immaginatevi che ci sia un cameriere (waiter) qui, non ho un cameriere, però un cameriere può chiedermi:”Siete pronti per ordinare?” e io posso dire:
“Sì, per me una pizza margherita”
“Per me le tagliatelle ai funghi”.
Quindi semplicemente “per me”.
3) Posso avere…?
Abbiamo un terzo modo che è: “posso avere…?”
Quindi:
“posso avere un caffè macchiato?”
“Posso avere una pizza senza mozzarella?”
Tra l’altro questo è un modo per fare una richiesta magari più particolare, no? Perché voi magari volete una pizza fatta in un certo modo, con un ingrediente particolare.
Quindi:
“posso avere della mozzarella di bufala extra sulla mozzarella? (???)
Quindi questo è il modo di chiederlo.
“Posso avere l’antipasto della casa?”
4) Mi dà …, per favore? Mi potrebbe dare…?
Abbiamo un quarto modo che è:
“Mi dà per favore…?”
Quindi:
“Mi dà due etti di prosciutto, per favore?”
“Mi dà 5 pagnotte, per favore?”
“Mi dà un metro di questo tessuto per favore?”
E io direi anche:
“mi potrebbe dare…?”.
Non l’avevo scritto ma mi sembra possibile.
“Mi potrebbe dare 5 pagnotte?”
“Mi potrebbe dare un metro di questo tessuto, per favore?”
E forse, forse è anche possibile dire “non è che…?”, ma adesso non voglio complicare. Però, “non è che mi darebbe 5 pagnotte?” È molto molto gentile.
Noi tutte queste cose possiamo combinarle, quindi adesso non voglio complicare troppo il video, però sì, potete sentire tante di queste forme combinate.
5) Volevo / vorrei
E infine abbiamo l’ultima, che è un’altra forma semplice, “volevo” o “vorrei”.
“Volevo un chilo di biscotti”,
“vorrei tre pizze d’asporto, per favore” che significa “pizze che ti porti a casa”, da asporto. “Volevamo prendere il menù del pranzo”.
Quindi sì, sono arrivato alla fine del video. Per fortuna ora il mio braccio può riposare. Beh, grazie per aver visto questo video, riguardatelo diverse volte e andate su podcastitaliano.com, link in descrizione, dove troverete tutte queste bellissime cose scritte e schematizzate, così quando siete in dubbio, non sapete come ordinare qualcosa, voi prendete podcastitaliano.com e andato a vedere e dite: “Non è che per cortesia potrei avere due litri di birra fresca, per favore?”. E non avrete nessun problema. Se vi è piaciuto questo episodio lasciate anche una recensione su itunes, e ricordatevi che potete ascoltarlo come solo podcast, quindi se adesso andate a farvi una passeggiata dopo aver visto questo video e volete risentirvi questo episodio, beh, potete risentirvelo e imparerete ancora di più. Io vi ringrazio per l’attenzione e ci vediamo nel prossimo video. Alla prossima. Ciao!