Come usare ‘vabbè’ in italiano?
Note e risorse
Trascription
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Ciao a tutti, bentornati su Podcast Italiano!
Oggi io ed Erika siamo di nuovo qui per un nuovo episodio di ‘usi colloquiali‘ e oggi parlemo di un uso colloquiale molto comune in italiano, forse il re degli usi colloquiali, che è la parola ‘vabbè’. Ci siamo resi conto che lo usiamo davvero tantissimo, dunque può essere utile darvi un’idea di come si usa.
Penso che tutti sappiate che cosa vuol dire in italiano la parola ‘va bene’. Avrete però forse sentito anche un’altra parola, cioè ‘vabbè’. ‘Vabbè’’ deriva dalla fusione di ‘va’ e ‘bene’. Togliamo ‘ne’ da ‘bene’ e raddoppiamo (we double) la b, come succede in tante altre parole italiane (pensate per esempio a ‘sebbene’, ‘se’ + ‘bene’, ‘nemmeno’, ‘ne’ + ‘meno’, ‘oppure’, ‘o’ + ‘pure’ e tantissime altre). Si può anche sentire ‘vabè’, con una sola b. In generale i raddoppiamenti delle consonanti sono più comuni al sud che al nord, ma in alcuni casi (come ‘vabbè’) sono diffusissimi anche al nord. A rigor di logica (logically speaking) si potrebbe dunque pensare che ‘vabbè’ sia un sinonimo di ‘va bene’. Come però spesso succede, le lingue cambiano in maniera imprevedibile (unpredictable). ‘Vabbè’, infatti, quasi sempre non vuol dire ‘va bene’. Sì, infatti alcuni stranieri lo usano in questo modo:
– Andiamo al ristorante cinese stasera?
– Vabbè.
Però c’è qualcosa di strano. Infatti ‘vabbè’ da solo non equivale a ‘va bene’. Come regola fondamentale, la regola aurea diciamo, ricordatevi che non potete usare ‘vabbè’ da solo con il significato di ‘sì’, ‘ok’, ‘d’accordo’, ‘va bene’. Non potete usarlo da solo. In alcuni casi può avere questo significato ma c’è sempre qualcos’altro.
Infatti, nella frase appena vista ‘vabbè’ esprime un senso di
1. disappunto o non totale convinzione.
Vediamo altri esempi in cui ‘vabbè’ esprime questo senso di non totale convinzione.
– Scusa, stasera non penso di esserci alla tua festa.
– Vabbè… ci vediamo domani all’università allora.
– Ti va (do you want to / feel like) di vedere ‘La Corazzata Potiomkin’ stasera?
– Vabbè, se non c’è niente di meglio da fare…
– Fidati che oggi pomeriggio non piove, con questo sole!
– Io ho visto il meteo e dice che piove, però vabè, se lo dici tu…
Questo era il primo, ma ci sono molti altri modi in cui si può usare ‘vabbè’. Io ed Erika abbiamo provato a dividerli in macro-categorie, però molto spesso ci sono zone grigie e dunque un uso può essere sia di un tipo che di un altro. Fate attenzione all’intonazione: gli usi colloquiali in generale cambiano di significato (they change in meaning) in base all’intonazione che date e ‘vabbè’ è un esempio perfetto di questo. Anche i gesti possono accompagnare questa intonazione e questi usi colloquiali e noi italiani siamo famosi per questo in tutto il mondo.
Ma vediamo altri usi di ‘vabbè’:
2. Sì, vabbe! – ‘addirittura’, ‘ma che dici’, ‘non esagerare’.
In questo secondo caso (2) ‘vabbè’ equivale a dire ‘addirittura’, ‘ma che dici’, ‘non esagerare’. E l’intonazione è ‘Sì, vabbè!’, questa intonazione molto particolare.
Per esempio:
– Da piccola sono caduta dal decimo piano di un palazzo e non mi sono fatta niente.
– Sì, vabbè (addirittura)! Ma che stai dicendo?!
– Davvero!
– Simona mi ha chiesto il numero ieri!
– Sì, vabbè, ma chi ti crede! (=come on / shut up!)
– Ti giuro!
– È tutta colpa mia (this is all my fault), sapevo che sarebbe finita così.
– Vabè adesso non esagerare! (take it easy) Non è successo niente di grave.
3. Non importa
Vabbè può anche significare qualcosa come ‘non importa’.
Facciamo alcuni esempi.
– Ti va di vedere 50 sfumature di grigio stasera?
– Non so..
– Vabbè, non importa, se non ti va possiamo anche guardare qualcos’altro.
– No, vabbè, se ci tieni (you really want to do it / if it means a lot to you) possiamo guardarlo.
– Ti va di venire domani a fare shopping con me?
– Scusa, ma non mi va (vedi sopra “ti va”) molto, poi ho un sacco di cose da fare domani..
– Vabè, non importa, non ti preoccupare.
– Ti piace questo ristorante? Entriamo?
– Sembra bello, però guarda che prezzi! (look at the prices!)
– E vabbè dai, per una volta possiamo anche spendere un po’ di più e non mangiare sempre kebab all’angolo.
4. Vabbè che ‘minimizza’ – (‘in realtà’, ‘comunque’, ‘tutto sommato’)
Questo forse è un po’ difficile. ‘Vabbè’ che può anche essere ‘vabbè, dai’ oppure ‘vabbè, adesso…’ e qualcos’altro. Noi l’abbiamo definito in questo modo, innanzitutto abbiamo trovato che è simile a ‘in realtà’ o ‘comunque’, o ‘tutto sommato’, ma è difficile trovare una sola traduzione. In generale lo usiamo per minimizzare qualcosa detto in precedenza.
– Ieri sono andato al concerto dei Depeche Mode, è stato stra-bello.
– Ma non sapevo fossi un loro fan!
– Vabbè adesso non è che sono un fan, però conoscevo alcune canzoni.
– Ehm… ho fatto un piccolo incidente (minor accident) con la tua macchina…
– Ecco, sapevo che non dovevo prestartela! (I knew I shouldn’t give it / lend it to you)
– Vabbè dai, mica te l’ho distrutta… ho fatto solo un graffietto! (little scratch)
– Ti è piaciuto il film?
– Mah, non molto.
– A me proprio per niente.
– No vabbè dai, a me non è piaciuto ma non l’ho trovato pessimo.
– Credo di aver bruciato la torta, forse non sarà molto buona…
– Vabbè dai non è così male!
– La mia ragazza è insopportabile (unbearable), la odio!
– Ma come, state insieme (you’ve been together) da due mesi!
– No vabbè, non è che la odio, però a volte mi fa davvero arrabbiare
– Mi ha un po’ offeso quella battuta che hai fatto ieri sera…
– Vabbè, ma scherzavo! Non te la prendere…
È importante anche la pacca (pat), è molto italiana. Odiosa (annoying). Non fatela, scherzavo, è davvero fastidiosa.
5 – ‘No, vabbè!’ – euforia
Vediamo ora il quinto caso in cui ‘vabbè!’ viene usato in particolare dai giovani per esprimere un particolare stato di euforia.
– No, vabbè non puoi capire cosa mi è successo ieri.
– Cosa è successo?
– Ho preso 30 e lode all’esame!
– No, vabbè, questo film che ho visto è bellissimo!
– No, vabbè, questo tiramisù è la fine del mondo, vuoi provarlo?
Casi in cui ‘vabbè’ equivale a ‘va bene’ –
Ci sono dei casi in cui ‘vabbè’ effettivamente potrebbe essere sostituito da ‘va bene’. Però ricordatevi, come abbiamo detto all’inizio, la regola fondamentale, ovvero che non può essere da solo. Non può essere una risposta da sola ‘vabbè’. Deve sempre esserci qualcos’altro.
6. Vabbè = va bene – conclude il discorso
Per esempio quando usiamo ‘vabbè’ tipo ‘va bene’ con questo senso di chiusura (ending) del discorso. Vogliamo un po’ concludere il discorso, magari abbiamo fretta o abbiamo altre cose da fare.
Davide, giovedì sera andiamo allo stadio?
– Non so, forse ho un impegno (appointment or something to do). Però se posso vengo, sì
– Vabbè ok, fammi sapere.
– Però posso dirtelo al più presto mercoledì.
– Vabbè dai, ci sentiamo mercoledì.
– Vabbè dai, basta guardare Podcast Italiano. È ora di studiare.
-Vabbè dai, basta parlare di me. Tu come stai?
7. Sì, vabbè, però/ma. = sì, va bene, però/ma –
ridirige il discorso (redirects the conversation) su un elemento che ci sembra più importante, che ci interessa di più
– Ha girato come un pazzo (He went around like a crazy man) consegnando curriculum per mesi, ha fatto colloqui (job interviews) via Skype, ha chiesto a tutti quelli che conosce, insomma si è fatto in quattro (idiomatico – ha lavorato duramente) per trovare questo lavoro.
– Sì, vabbè, però poi l’hanno assunto (hire) da qualche parte?
– Ho comprato al supermercato una set Lego della Morte Nera da 4.000 pezzi e poi ho trovato anche una pistola ad acqua, sai, quelle che si usavano una volta, bellissima!
– Sì vabbè, ma il pane l’hai comprato come ti avevo chiesto?
8. Vabbè (che) = va bene che – è anche vero che, capisco che..
E l’ultimo che abbiamo individuato è ‘vabbè che’ (anche questo quindi ‘va bene che’) con il significato di ‘è anche vero che’, ‘capisco che’. Adesso capirete di cosa stiamo parlando.
– Luca ed Elena si sono lasciati, hai sentito?
– Sì, ho visto! Che roba, (=che sorpesa!) stavano insieme da 10 anni!
– Eh sì. Vabbè che si vedeva che negli ultimi tempi non andavano molto d’accordo..
– Vabbè che piove, però potresti anche non stare a letto fino a mezzogiorno, dai.
E ora è arrivato il momento del maxi-dialogo conclusivo. Questo volta sarà davvero difficile, perché ci sono 8 casi. Però non importa, siamo qui per fare il lavoro sporco.
E: Davide, oggi pomeriggio andiamo al mare?
D: Non so, il meteo dice che piove..
E: Sì, vabbè! (2 – ‘ma che dici’) Ma non c’è una nuvola! Sicuramente ci sarà il sole.
D: Vabè, se lo dici tu.. (1 – non convinzione)
E: Vabè (3 – non importa), se non ti va non dobbiamo andarci per forza. (necessarily)
D: No vabè (4 – ‘minimizza’ la frase precedente), non è che non mi va, solo non voglio prendermi la pioggia.
E: No vabbè! (5 – ‘euforia’) Mi ha scritto Luigi che viene anche lui in spiaggia! Non possiamo non andare!
D: Sì, vabbè, (7 – ridirige il discorso) ma come andiamo però in spiaggia senza la macchina? È lontana..
E: Vabbè (4 – ‘minimizza’ la frase precedente), dai, 20 minuti a piedi. Vabbè che sei pigro, (lazy) ma puoi farlo sto sforzo! (you can at least make this effort) (8 – ‘capisco che’)
D: Vabbè.. (1 – non convinzione)
E: Vabè, allora tra mezzoretta usciamo? (6 – conclude il discorso)
D: Sì, dai, va bene. (il vero ‘va bene’)
Questo era tutto, come abbiamo già detto non preoccupatevi, non è importa memorizzare tutti questi tipi. È solo un modo che abbiamo trovato per categorizzarli, perché abbiamo iniziato a pensare.. “ah ma c’è anche questo uso, c’è quest’altro uso..”. Abbiamo scoperto che ‘vabbè’ è una parola molto produttiva in italiano. Però l’importante è che voi vi abituiate, quando scrivete con qualche italiano vi accorgiate di tutti questi modi o di alcuni di questi modi.
Detto questo vi ricordo che sul sito podcastitaliano.com c’è l’intera trascrizione di tutto quello che abbiamo detto, vi ricordo che abbiamo una pagina Instagram (podcast_italiano) e vi chiederei gentilmente, come sempre, se potete lasciare recensioni di questo podcast su iTunes, perché questo aiuta le altre persone a trovarci. Non abbiamo altro da darvi, dunque da Davide ed Erika questo è tutto.
Ciao, alla prossima!