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5 abitudini culinarie italiane che devi conoscere

Principiante
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60

March 6, 2025

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Note e risorse

In questo episodio, Irene ci racconta cinque abitudini culinarie italiane che possono sembrare curiose o insolite a chi non è cresciuto in Italia, dalla scarpetta alla spaghettata di mezzanotte.

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Trascrizione

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Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole fare progressi. Io sono Irene, una collaboratrice di Podcast Italiano, e l’episodio di oggi è dedicato alle abitudini culinarie degli italiani. L’aggettivo, “culinario” al maschile e “culinaria” al femminile, viene dalla parola latina “culina” che significa “cucina”. Quindi le abitudini culinarie sono abitudini “in cucina”, relative al campo della “cucina”, cioè del cucinare e… anche del mangiare! Ed oggi voglio raccontarti cinque abitudini, o tradizioni, culinarie italiane che possono sembrare curiose o insolite agli occhi di chi non è cresciuto in Italia.

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Trascrizione interattiva dell'episodio

Prima di iniziare, però, ti ricordo che, come sempre, questo episodio è accompagnato da una trascrizione con glossario, dove troverai tutte le parole e le strutture grammaticali più difficili che ho usato. La trascrizione è gratuita e molto utile: ti suggerisco di usarla. Tra l’altro, nelle note della trascrizione, troverai delle immagini che ti aiuteranno a capire meglio i concetti e le parole. Detto questo, iniziamo.

Se ti piacciono l’Italia e la cultura italiana, forse avrai sentito parlare della “scarpetta”. E no, non parliamo di una “piccola scarpa”. Hai presente quando finisci di mangiare un piatto di pasta e rimane un po’ di sugo nel piatto? Beh, in Italia non si spreca nulla. Infatti, di solito, quando rimane un po’ di sugo o di olio, insomma un po’ di condimento, nel piatto, si prende un pezzo di pane e si raccoglie tutto, fino a ripulire completamente il piatto. Questo gesto si chiama “fare la scarpetta”. Ma perché si chiama così? Beh, l’ipotesi più diffusa è che il pane che raccoglie il sugo somigli a una piccola scarpa che “cammina” nel piatto. Fare la scarpetta è un’abitudine molto diffusa in contesti informali, soprattutto se mangiamo a casa. È anche un segno di apprezzamento per chi cucina perché, se facciamo la scarpetta, significa che il pasto era davvero buono!

Bene, continuiamo con le “abitudini a tavola” degli italiani: una volta, per ogni pasto, cioè il pranzo o la cena (in questo caso non includiamo la colazione o la merenda), si usava mangiare sia il primo (come pasta, risotto) che il secondo (cioè carne o pesce accompagnati da una verdura, dettacontorno”). Al giorno d’oggi, però, gli italiani preferiscono scegliere: o il primo, o il secondo. Quindi, il primo, il secondo e il contorno si mangiano solo in occasioni speciali, come cerimonie o festività. Di solito si preferisce mangiare il primo a pranzo, perché così abbiamo più tempo per digerirlo. Infatti, la maggior parte dei primi italiani sono a base di carboidrati: pasta, risotto, lasagna ecc.ecc. A cena, invece, si preferisce il secondo, che è un po’ più leggero e meno difficile da digerire durante la notte. Tuttavia, la scelta dipende dalla persona: chi fa un lavoro stancante e faticoso, probabilmente, anche la sera, vorrà mangiare un bel piatto di pasta. E magari se lo merita pure.

Un’altra cosa interessante che voglio condividere con te è che noi italiani non mischiamo mai tutto il cibo in uno stesso piatto: in Italia non mangerai mai la pasta e la carne con l’insalata in un unico piatto. Il primo, come la pasta, sarà in un piatto (solitamente un piatto fondo) e il secondo, quindi la carne e l’insalata, in un altro piatto (solitamente un piatto piano). Questo perché, di solito, i condimenti del primo e del secondo sono molto diversi e non ci piace mischiarli. E lo stesso vale per i dolci. In Italia non si mischia mai dolce e salato nello stesso piatto. Ci sono, però, delle eccezioni famose, degli abbinamenti particolari, come prosciutto e melone, pere e formaggio o pizza e fichi. Ma, in generale, l’idea di mangiare cibi dolci e salati insieme non è molto italiana, ecco. Per esempio, se a un italiano servite pasta, carne, e verdura nello stesso piatto, probabilmente vi guarderà strano.

Un’altra cosa che forse non sai è che, dopo i pasti, gli italiani solitamente prendono un caffè. E non un caffè qualsiasi: parliamo, ovviamente, dell’espresso. Il cappuccino durante o dopo i pasti è considerato una stranezza, in Italia, perché lo vediamo come una bevanda “da colazione”. Così come non beviamo i succhi di frutta durante i pasti, ecco. Ma attenzione: questo non significa che non beviamo il cappuccino durante la giornata, come molti dicono, erroneamente. Significa solo che non beviamo il cappuccino durante il pranzo, la cena, o appena dopo. Sicuramente, in una fredda giornata invernale, se ci fermiamo a un bar durante il pomeriggio, possiamo bere un cappuccino senza problemi; magari accompagnato da un biscotto o da un cornetto, di certo, però, non da una pizza o da un piatto di pasta. Ma è una questione di abitudini e gusti. Non c’è niente di male a farlo. Se tu prendi il cappuccino con la pizza o la pasta e ti piace, continua pure!

E, oltre al caffè, c’è un’altra peculiarità che distingue gli italiani a tavola: la frutta. In molti Paesi, il dessert è sempre un dolce. E anche noi, se andiamo al ristorante e ordiniamo un dessert, abbiamo molti dolci fra cui scegliere: il tiramisù, il gelato, il sorbetto, la crostata, la torta ecc. ecc. Ciò che forse non sai è che anche nelle case italiane, spesso, i pasti si concludono con un dessert. Però non parliamo di un “vero dessert”. Infatti, quando mangiamo a casa, spesso, il pasto si conclude con un frutto fresco. Quest’abitudine sta scomparendo un po’, ma è ancora molto presente nelle case in cui ci sono persone di vecchia generazione. I nostri nonni o genitori ancora mangiano la frutta dopo pranzo e cena. Ovviamente parliamo della frutta di stagione.

E, per concludere l’argomento “italiani a tavola”, una tradizione che abbiamo, uno degli elementi più iconici della cultura italiana, è la spaghettata di mezzanotte. Immagina di essere a casa con gli amici, dopo una serata fuori e, a un certo punto, a qualcuno viene fame. Invece di prendere un panino o uno snack, in Italia spesso facciamo la cosiddetta “spaghettata” di mezzanotte. È una tradizione sempre meno comune, perché stiamo diventando tutti più pigri e più consapevoli di cosa sia un picco glicemico ma, comunque, tutti gli italiani conoscono questa tradizione.

La parola “spaghettata” nasce da un meccanismo molto comune in italiano, che è l’aggiunta del suffisso “-ata” a un verbo o a un sostantivo (in questo caso “spaghetto”). Spaghetto + suffisso “-ata” = spaghettata. Questo suffisso “-ata” si usa per indicare una grande quantità di qualcosa. Magari avrai sentito parlare anche di un’ “abbuffata” (fare un’abbuffata significa mangiare tanto; viene dal verbo abbuffarsi + suffisso “-ata”). Oppure hai sentito il termine “bevuta” (farsi una bevuta significa bere molto), o il termine “risottata” (simile a spaghettata, ma con il risotto). Quindi, una spaghettata si può fare a qualsiasi ora del giorno, perché significa semplicemente preparare una grande quantità di spaghetti. La spaghettata di mezzanotte, invece, come ti ho già detto, è proprio la tradizione di cucinare tanti spaghetti la sera tardi o addirittura la notte, quando si rientra a casa super affamati. Mi raccomando: se decidi di fare una spaghettata di mezzanotte con i tuoi amici, ricordati di cuocere la pasta al dente e di non spezzare gli spaghetti! No, dai, sto scherzando: se vuoi spezzarli, spezzali. Spesso anche gli italiani lo fanno, quando cucinano per anziani o bambini, per evitare che si strozzino. Non so chi abbia diffuso l’idea che spezzare gli spaghetti sia un sacrilegio per gli italiani! Noi non li spezziamo in Italia, perché li mangiamo arrotolandoli con la forchetta. Quindi è facile mangiarli. Però, se per te è più comodo spezzarli, fallo pure!

Comunque, per oggi è tutto. Spero che l’episodio ti sia piaciuto e che ti abbia fatto conoscere nuove cose. Fammi sapere se conoscevi queste abitudini culinarie italiane e se ci sono altre abitudini italiane che non capisci o che ti incuriosiscono.

Infine, ti chiedo un favore: se ti va, puoi lasciare una recensione positiva a Podcast Italiano Principiante, magari cinque stelle! E magari anche un commento a questo episodio. Poi, ti ricordo anche che abbiamo un corso, che si chiama La Storia di Italo, che ti racconta una storia coinvolgente e appassionante e ti insegna tutta la grammatica necessaria per arrivare a livello B1, quindi intermedio. Centinaia di studenti l’hanno già fatto e l’hanno molto apprezzato. Penso proprio piacerà anche a te. Trovi il link nelle note di questo episodio, ma anche sul sito podcastitaliano.com, vai a dare un’occhiata e… alla prossima! Ciao!

Questo è Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole fare progressi. Io sono Irene, una collaboratrice di Podcast Italiano, e l’episodio di oggi è dedicato alle abitudini culinarie degli italiani. L’aggettivo, “culinario” al maschile e “culinaria” al femminile, viene dalla parola latina “culina” che significa “cucina”. Quindi le abitudini culinarie sono abitudini “in cucina”, relative al campo della “cucina”, cioè del cucinare e… anche del mangiare! Ed oggi voglio raccontarti cinque abitudini, o tradizioni, culinarie italiane che possono sembrare curiose o insolite agli occhi di chi non è cresciuto in Italia.

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Trascrizione interattiva dell'episodio

Prima di iniziare, però, ti ricordo che, come sempre, questo episodio è accompagnato da una trascrizione con glossario, dove troverai tutte le parole e le strutture grammaticali più difficili che ho usato. La trascrizione è gratuita e molto utile: ti suggerisco di usarla. Tra l’altro, nelle note della trascrizione, troverai delle immagini che ti aiuteranno a capire meglio i concetti e le parole. Detto questo, iniziamo.

Se ti piacciono l’Italia e la cultura italiana, forse avrai sentito parlare della “scarpetta”. E no, non parliamo di una “piccola scarpa”. Hai presente quando finisci di mangiare un piatto di pasta e rimane un po’ di sugo nel piatto? Beh, in Italia non si spreca nulla. Infatti, di solito, quando rimane un po’ di sugo o di olio, insomma un po’ di condimento, nel piatto, si prende un pezzo di pane e si raccoglie tutto, fino a ripulire completamente il piatto. Questo gesto si chiama “fare la scarpetta”. Ma perché si chiama così? Beh, l’ipotesi più diffusa è che il pane che raccoglie il sugo somigli a una piccola scarpa che “cammina” nel piatto. Fare la scarpetta è un’abitudine molto diffusa in contesti informali, soprattutto se mangiamo a casa. È anche un segno di apprezzamento per chi cucina perché, se facciamo la scarpetta, significa che il pasto era davvero buono!

Bene, continuiamo con le “abitudini a tavola” degli italiani: una volta, per ogni pasto, cioè il pranzo o la cena (in questo caso non includiamo la colazione o la merenda), si usava mangiare sia il primo (come pasta, risotto) che il secondo (cioè carne o pesce accompagnati da una verdura, dettacontorno”). Al giorno d’oggi, però, gli italiani preferiscono scegliere: o il primo, o il secondo. Quindi, il primo, il secondo e il contorno si mangiano solo in occasioni speciali, come cerimonie o festività. Di solito si preferisce mangiare il primo a pranzo, perché così abbiamo più tempo per digerirlo. Infatti, la maggior parte dei primi italiani sono a base di carboidrati: pasta, risotto, lasagna ecc.ecc. A cena, invece, si preferisce il secondo, che è un po’ più leggero e meno difficile da digerire durante la notte. Tuttavia, la scelta dipende dalla persona: chi fa un lavoro stancante e faticoso, probabilmente, anche la sera, vorrà mangiare un bel piatto di pasta. E magari se lo merita pure.

Un’altra cosa interessante che voglio condividere con te è che noi italiani non mischiamo mai tutto il cibo in uno stesso piatto: in Italia non mangerai mai la pasta e la carne con l’insalata in un unico piatto. Il primo, come la pasta, sarà in un piatto (solitamente un piatto fondo) e il secondo, quindi la carne e l’insalata, in un altro piatto (solitamente un piatto piano). Questo perché, di solito, i condimenti del primo e del secondo sono molto diversi e non ci piace mischiarli. E lo stesso vale per i dolci. In Italia non si mischia mai dolce e salato nello stesso piatto. Ci sono, però, delle eccezioni famose, degli abbinamenti particolari, come prosciutto e melone, pere e formaggio o pizza e fichi. Ma, in generale, l’idea di mangiare cibi dolci e salati insieme non è molto italiana, ecco. Per esempio, se a un italiano servite pasta, carne, e verdura nello stesso piatto, probabilmente vi guarderà strano.

Un’altra cosa che forse non sai è che, dopo i pasti, gli italiani solitamente prendono un caffè. E non un caffè qualsiasi: parliamo, ovviamente, dell’espresso. Il cappuccino durante o dopo i pasti è considerato una stranezza, in Italia, perché lo vediamo come una bevanda “da colazione”. Così come non beviamo i succhi di frutta durante i pasti, ecco. Ma attenzione: questo non significa che non beviamo il cappuccino durante la giornata, come molti dicono, erroneamente. Significa solo che non beviamo il cappuccino durante il pranzo, la cena, o appena dopo. Sicuramente, in una fredda giornata invernale, se ci fermiamo a un bar durante il pomeriggio, possiamo bere un cappuccino senza problemi; magari accompagnato da un biscotto o da un cornetto, di certo, però, non da una pizza o da un piatto di pasta. Ma è una questione di abitudini e gusti. Non c’è niente di male a farlo. Se tu prendi il cappuccino con la pizza o la pasta e ti piace, continua pure!

E, oltre al caffè, c’è un’altra peculiarità che distingue gli italiani a tavola: la frutta. In molti Paesi, il dessert è sempre un dolce. E anche noi, se andiamo al ristorante e ordiniamo un dessert, abbiamo molti dolci fra cui scegliere: il tiramisù, il gelato, il sorbetto, la crostata, la torta ecc. ecc. Ciò che forse non sai è che anche nelle case italiane, spesso, i pasti si concludono con un dessert. Però non parliamo di un “vero dessert”. Infatti, quando mangiamo a casa, spesso, il pasto si conclude con un frutto fresco. Quest’abitudine sta scomparendo un po’, ma è ancora molto presente nelle case in cui ci sono persone di vecchia generazione. I nostri nonni o genitori ancora mangiano la frutta dopo pranzo e cena. Ovviamente parliamo della frutta di stagione.

E, per concludere l’argomento “italiani a tavola”, una tradizione che abbiamo, uno degli elementi più iconici della cultura italiana, è la spaghettata di mezzanotte. Immagina di essere a casa con gli amici, dopo una serata fuori e, a un certo punto, a qualcuno viene fame. Invece di prendere un panino o uno snack, in Italia spesso facciamo la cosiddetta “spaghettata” di mezzanotte. È una tradizione sempre meno comune, perché stiamo diventando tutti più pigri e più consapevoli di cosa sia un picco glicemico ma, comunque, tutti gli italiani conoscono questa tradizione.

La parola “spaghettata” nasce da un meccanismo molto comune in italiano, che è l’aggiunta del suffisso “-ata” a un verbo o a un sostantivo (in questo caso “spaghetto”). Spaghetto + suffisso “-ata” = spaghettata. Questo suffisso “-ata” si usa per indicare una grande quantità di qualcosa. Magari avrai sentito parlare anche di un’ “abbuffata” (fare un’abbuffata significa mangiare tanto; viene dal verbo abbuffarsi + suffisso “-ata”). Oppure hai sentito il termine “bevuta” (farsi una bevuta significa bere molto), o il termine “risottata” (simile a spaghettata, ma con il risotto). Quindi, una spaghettata si può fare a qualsiasi ora del giorno, perché significa semplicemente preparare una grande quantità di spaghetti. La spaghettata di mezzanotte, invece, come ti ho già detto, è proprio la tradizione di cucinare tanti spaghetti la sera tardi o addirittura la notte, quando si rientra a casa super affamati. Mi raccomando: se decidi di fare una spaghettata di mezzanotte con i tuoi amici, ricordati di cuocere la pasta al dente e di non spezzare gli spaghetti! No, dai, sto scherzando: se vuoi spezzarli, spezzali. Spesso anche gli italiani lo fanno, quando cucinano per anziani o bambini, per evitare che si strozzino. Non so chi abbia diffuso l’idea che spezzare gli spaghetti sia un sacrilegio per gli italiani! Noi non li spezziamo in Italia, perché li mangiamo arrotolandoli con la forchetta. Quindi è facile mangiarli. Però, se per te è più comodo spezzarli, fallo pure!

Comunque, per oggi è tutto. Spero che l’episodio ti sia piaciuto e che ti abbia fatto conoscere nuove cose. Fammi sapere se conoscevi queste abitudini culinarie italiane e se ci sono altre abitudini italiane che non capisci o che ti incuriosiscono.

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