Gli italiani e gli spagnoli sono simili? Con Antonio
Note e risorse
In questo episodio, ho il piacere di intervistare Antonio, insegnante di spagnolo e creatore del canale “Spanish with Antonio”. Parliamo della sua esperienza di vita a Torino e delle sue osservazioni sulle differenze culturali tra Italia e Spagna.
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Trascrizione
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Benvenuto a Podcast Italiano Principiante, un podcast per chi sa un po’ di italiano e vuole fare progressi. Forse senti un audio, una qualità audio un po’ diversa. È perché sono in viaggio, ma non ti preoccupare, è solo per questa intro, perché poi torneremo nel passato ad ascoltare una conversazione che ho registrato settimane fa. Ed è una chiacchierata con il mio amico Antonio, che è spagnolo, e con cui ho parlato di somiglianze e differenze tra spagnoli e italiani. Spero ti piaccia, e se hai bisogno della trascrizione con glossario per capire tutte le parole che abbiamo usato, la trovi sul mio sito. Il link è nelle note di questo episodio. Buon ascolto!
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Trascrizione interattiva dell'episodio
[00:58] Davide: Ciao Antonio, benvenuto a Podcast Italiano Principiante.
Antonio: Ciao Davide, è un piacere essere qua.
[01:04] Davide: Sono contento di averti qui, noi ci conosciamo da tempo e tu eri, se non sbaglio, anche un mio... un mio fan. Beh, non so se è la parola giusta, un mio... un mio follower, no?
Antonio: Lo ero, lo ero. È per ciò che mi fa tantissimo piacere essere qua, perché alla fine io ti ho ascoltato fino alla noia. E quindi è molto… è molto carino essere qua in un podcast che ho tantissimo ascoltato, quindi mi fa piacere.
Davide: Stupendo, bene. Detto questo, io e Antonio ci siamo conosciuti a Torino, nella mia città. Cos'era? Due anni fa, credo?
Antonio: Due anni fa.
Davide: Tre… due anni fa?
Antonio: Sì, direi di sì.
Davide: 2022. Perché, Antonio, sei venuto in Italia, a Torino, a passare qualche... qualche mese qua. Quanti mesi erano? Sei mesi o di più?
Antonio: Direi… di più, dieci mesi circa.
Davide: Dieci mesi. Hai fatto questa esperienza in Italia. Imparavi l'italiano già da un po', no?
Antonio: Esatto, da tantissimo tempo, direi. In maniera autonoma, però da molto tempo.
Davide: Fantastico. Quindi volevo farti qualche domanda riguardo... riguardo a questa esperienza, o comunque, al tempo che hai passato in Italia per capire insieme a te se italiani e spagnoli sono simili o diversi. Ora tu hai... insomma, sei venuto al nord dell'Italia, come anche la Spagna, come... penso la maggior parte dei paesi, ha molte... regioni diverse, culture diverse. Però, volevo partire da qui. Tu hai notato differenze e somiglianze fra i due popoli? E se sì, quali sono?
Antonio: Sai che è una domanda molto interessante? Perché, come sai, ho vissuto in svariati Paesi, in Inghilterra, in Francia. E in entrambi questi posti, io ho sentito un po' questo shock culturale, no? Però in Italia è stato molto... molto, diciamo, “familiare”, in tutti i sensi. Io direi che ci sono tantissime somiglianze che le differenze non...
Davide: Non si vedono.
Antonio: Non si vedono, no, ti giuro. Io ho trovato gli italiani molto accoglienti, molto simpatici. Ho... diciamo che ho confermato che spagnoli, noi spagnoli, e voi italiani siamo davvero cugini, come diciamo solitamente, no? Siamo talmente simili che io mi trovavo a casa, molto molto ben accolto. Poi nella cultura, non so, nello stile di vita, vivere “fuori”, no? Andare in ristorante, fare l'aperitivo, nel vostro caso, nel nostro caso sarebbero... le tapas, no? Anche se sono diversi tipi di tradizioni, di stili di vita “fuori”, alla fine sono tutti uguali, no?
Davide: Sì, è vero.
Antonio: Quindi la vita sociale è molto simile. Poi il cibo, che dire, cioè gli ingredienti sono davvero gli stessi. Quindi, certamente, trovi nuovi piatti, nuove forme di cucinare, però la base è la stessa. Quindi abbiamo entrambi i paesi una dieta più o meno mediterranea, no? E quindi anche questo gioca nel sentirmi più, non so, più a casa, no?
Davide: Certo.
Antonio: E poi un'altra cosa che forse... cioè che l'ho sentito anche da te, no? E da tanti italiani che ho conosciuto, è che siamo, sia gli spagnoli che voi italiani, molto critici col nostro paese.
Davide: Ci lamentiamo molto delle cose che non vanno.
Antonio: Ci lamentiamo tantissimo, esatto. Noi lo facciamo molto spesso e direi che anche voi.
Davide: Sì, eccome!
Antonio: Ecome, esatto! E poi, per quanto riguarda le differenze... qualcosa che non è molto, molto carino, un po’ brutto direi, è che ho visto delle differenze nelle questioni sociali, diciamo. Per quanto riguardano ai, non so se ai diritti, perché non è così, però alla percezione che tante persone hanno di certe comunità. Per farti un esempio più concreto, io avevo queste due amiche che erano lesbiche, no? Nel suo… nel loro lavoro si sentivano proprio a disagio quando si trattava di parlare della loro coppia. Questo mi ha colpito abbastanza perché certamente in Spagna abbiamo tantissimi problemi da superare, no? Però questa cosa qua, in particolare, secondo me l'abbiamo... già superata da un po'; non posso generalizzare, però il fatto che in una città come a Torino, no, che alla fine è una delle più grandi città in Italia, anzi con una tradizione piuttosto di sinistra, no, se non sbaglio...
Davide: Sì, sì, sì.
Antonio: Sentire queste testimonianze mi ha colpito un po', perché io è qualcosa che do per scontato.
Davide: Certo. Penso che questo sia anche dovuto un po' al fatto che in Spagna avete una legge, no, sui matrimoni che è stata approvata quasi vent'anni fa, mentre in Italia uno non c'è il matrimonio e due, insomma, la legge sulle cosiddette unioni civili è molto più recente. E quindi, questi cambiamenti passano anche dalla giurisprudenza, no?…
Antonio: Alla società.
Davide: …che influenza... influenza la società e... è interessante, mi spiace anche onestamente. Non fatico a credere questa cosa. Sarebbe forse ancora più sorprendente se andassi in altre città, in altre parti d'Italia, dove c'è ancora meno accettazione, quindi… abbiamo da lavorare su questo. Mi è venuta in mente anche una domanda che non ti avevo anticipato. Ci sono stati degli stereotipi sull'Italia che sono stati smentiti dai fatti?
Antonio: Guarda, rimango sullo stesso argomento di prima, no? Anche se ho detto questo sull'i... su come mi ha colpito, no? Il fatto che la mia amica non potesse parlare su... alcuni aspetti della sua vita privata, in realtà ho visto una quasi totale normalità nel fatto, cioè, nella società, nel parlare degli orientamenti sessuali ad esempio, no? Quindi… questo è stato qualcosa di positivo, cioè ho smentito questo stereotipo perché, non so, guardando certe notizie, guardando un po’ l’attualità italiana dall'estero, sembrerebbe che l'Italia è un paese molto più arretrato di quello che è. Perché secondo me non lo è, soprattutto tra i giovani. Io ho visto un popolo molto attivo nel conflitto dei diritti sociali, soprattutto, no? Quindi questo mi è piaciuto tantissimo, perché non era l'immagine che avevo in testa prima di arrivarci.
Davide: Sì, sai cos'è? Uno, come abbiamo detto, ci sono tante differenze regionali, ma soprattutto tante differenze generazionali. C'è una popolazione molto avanti con gli anni e per questo certi cambiamenti sociali fanno fatica a venire. Immagino che nel tuo caso, la tua bolla, anche informativa, in italiano, ovviamente sia... di un certo tipo, progressista. Poi ovviamente sono i giovani a essere sui social, soprattutto, che hanno idee diverse da magari cinquantenni, sessantenni, settantenni, che però sono un**'enorme** parte della popolazione italiana.
Antonio: Certo.
Davide: Volevo farti questa domanda: tu hai imparato l'italiano molto bene. Sapevi già però l'italiano prima di venire in Italia. Volevo chiederti come ti ha aiutato questo e, nello specifico, anche come ha influenzato il tuo rapporto con gli italiani che hai conosciuto a Torino.
Antonio: Allora, io sono uno che non ho... non ha mai viaggiato a un posto, cioè per vivere, no? Non mi sono trasferito a un posto senza conoscere la lingua. Per me è basilare questo, anche perché... Voglio godermi questa esperienza al massimo. Quindi sì, quando io sono arrivato in Italia avevo già un livello avanzato, alto direi. Però non avevo così tanto praticato, no? Le mie conoscenze dell'italiano erano molto passive. E quindi ho dovuto mettere tutte queste conoscenze in pratica. Però il fatto di parlare già... più o meno bene, no? Di poter comunicarmi, stabilire un rapporto con delle persone, ha cambiato tutto. Cioè, conoscere già la lingua, ti permette approfondire tanto, non nella cultura, no, che è un po' una frase un po’ cliché, ma piuttosto nella società. Perché, conoscendo un po’ la lingua già, io sapevo ad esempio... ero consapevole delle differenze tra il nord e il sud, un pochettino. Quindi, nel momento in cui io ho avuto l'opportunità di conoscere dei siciliani, delle persone che venivano dal sud, che tra l'altro ci sono tante, no? Al nord, a Torino, specificamente, e poi ti… ho conosciuto te, ed altre persone torinesi, io ho potuto confrontare entrambe le realtà, e questo per me è stato molto interessante da straniero, no? Perché potevo davvero approfondire in questa realtà sociale che se io avessi parlato con te in inglese, forse non sarei arrivato a questo livello di profondità, quindi... sì, sì.
Davide: Hai notato... che differenze hai notato tra gente settentrionale e meridionale, del Nord e del Sud?
Antonio: Non ce ne sono tante, come sembrerebbero. Cioè, alla fine siete italiani. La differenza che io ho notato sin dall'inizio è stata la maniera di esprimere... l'affetto, nel confronto di altre persone. Cioè, io vedevo che io, come andaluz, no? Cioè io vengo dal sud della Spagna, quindi… io esprimo la mia affettuosità col toccare, no? Fisicamente. Mi viene in maniera naturale. E poi ho visto, sia con te oppure con altre persone torinesi, che erano un pochettino più distanti, più... fredde a livello fisico, no? Non c'era questa affettuosità, no? E a me mancava un po', a volte, perché io volevo esprimermi così… però sentivo che c'era questo… questa parete…
Davide: Questa barriera, sì.
Antonio: Esatto, questa barriera tra di noi, no?
Davide: Sì.
Antonio: Che poi man mano conosci la persona sparisce, no? Diciamo.
Davide: Però magari non si arriva mai al livello no? Se.. di… , insomma, che c'è in altre culture.
Antonio: Certo, certo. Mentre quando parlavo con i miei amici siciliani, quello era proprio essere a casa, cioè, nel senso, io...
Davide: Andalusia!
Antonio: In Andalusia, no, ti giuro. Poi perché sono delle regioni molto molto simili, no? Storicamente, persino.
Davide: Certo.
Antonio: Quindi certamente all'inizio ti senti un po’ più a tuo agio con questo tipo di persone. Però poi scopri che puoi fare amicizia perfettamente con… come abbiamo fatto noi, no? Cioè con una persona che forse, all'inizio, non è così vicina… per te.
Davide: Sì, poi Torino è una delle città più multiculturali, no? D'Italia, quindi c'è tantissima gente che viene dal sud e quindi puoi fare... puoi avere un assaggio di diverse culture, no? Secondo me. Anche gli stessi torinesi... nati qui spesso sono un mix di culture. Non è il mio... non è il mio caso, perché io ho una famiglia interamente del nord e questo forse influenza un po'.
Antonio: 100% torinese.
Davide: Sì, sì. Lo dico sempre e non perché è un vanto, ma perché è divertente in realtà, perché non è la norma a Torino. I miei amici e conoscenti normalmente hanno... famiglie miste, no? Tra persone di tutta Italia, letteralmente tutta Italia. Hai un'esperienza divertente o imbarazzante legata all'Italia che hai fatto, magari a Torino o…?
Antonio: Io devo ammettere che ho una pessima memoria, però mi ricordo di un'esperienza molto carina e molto divertente per me. Sono andato a fare una degustazione di vini nel Piemonte, che è una regione molto reputata per questo. C’ero andato con due amici che erano siciliani. Quindi già partiamo da un po'... la barzelletta perché certamente eravamo due siciliani e un andaluz nel Piemonte italiano facendo una degustazione di vini.
Davide: Cioè “c'era un siciliano, uno spagn… un andaluso e un tedesco”, no, un francese, manca qualche altra nazionalità!
Antonio: Però sì, quindi ci siamo andati e ci ha accolto, ci ha dato il benvenuto questo uomo anziano, diciamo, che ha cominciato a parlarci… parlava tantissimo, cioè ha attaccato bottone con noi sin dall'inizio. E poi era tipo una degustazione privata, quindi eravamo in quattro, noi tre e poi questo uomo, e lui ha cominciato a parlare e io sentivo che c'era qualcosa che non andava. Cioè, io non capivo niente… cioè, sì capivo, per carità, però c'erano tante lacune che di solito non avevo con altri italiani. E poi a un certo punto io vedevo i miei due amici un po' a disagio, oppure un po' persi nella conversazione. E a un certo punto questo uomo si è allontanato un pochettino e io gli ho chiesto subito: “Cioè, ragazzi, ma voi lo capite?”. E proprio in quel momento mi hanno detto che lui stava parlando di sicuro piemontese, cioè, di sicuro. E quindi, cioè, mi ha incuriosito tantissimo questo, cioè, perché non avevo mai trovato qualcuno che parlasse così, parlasse così in piemontese.
Davide: Quindi proprio piemontese, non era solo italiano con un accento forte piemontese?
Antonio: Proprio piemontese! No, no, no, no, perché i miei amici non capivano nemmeno ciò che stava dicendo. Quindi gli hanno chiesto di cercare di parlare in italiano standard. E questo uomo ha fatto davvero fatica a farlo. Cioè io lo sentivo proprio a disagio perché si vedeva...
[00:17.38] Davide: Era molto anziano?
Antonio: Guarda, non era così anziano. Io ritengo che sia qualcosa piuttosto... cioè, legato alle sue origini.
Davide: Sì, contadine, magari, vissuto... nato in campagna.
Antonio: Esatto.
Davide: Però è un'esperienza molto interessante e molto rara, perché a me non è mai capitato di parlare con anziani piemontesi, dico, che non sapessero l'italiano.
Antonio: Poi certamente parlava l'italiano, però faticava. Cioè…
[00:18.12] Davide: Sì, sì, sì, certo.
Antonio: c’erano ****tantissime parole che io non conoscevo. E in realtà, c’è, mi accorgevo che avevano un suono diverso. Quindi, di sicuro, era piemontese, poi i miei amici me l'hanno confermato. E quindi sì, è stato molto interessante in realtà.
[00:18.33] Davide: E hai visto... è anche bello perché hai avuto modo di vedere e sentire... personalmente questa lingua che si sente molto poco, obiettivamente, soprattutto a Torino, ma che in tutto il Piemonte è sempre più in declino. Il suo uso è in declino. Insomma, è un'esperienza che magari tra 30 o 40 anni sarà quasi impossibile da fare, quindi è bello che tu abbia fatto in tempo a farla, no? Voglio concludere con una domanda. In questo episodio hai mostrato, hai sfoggiato le tue abilità in italiano. Innanzitutto complimenti. Hai un segreto per imparare l'italiano come te? Magari pensando in particolare a chi, come te, viene dallo spagnolo.
Antonio: Boh. Oltre ad ascoltare Podcast Italiano.
Davide: Sì, quello è chiaro.
Antonio: No, in realtà, secondo me... noi spagnoli dovremmo approfittare il fatto che le nostre lingue siano così simili, no? Perché, secondo me, puoi cominciare a studiare l'italiano semplicemente con l'ascolto, col leggere anche, però soprattutto con l'ascolto. Secondo me tutti gli spagnoli hanno questa sensazione di capire più o meno un 50, 60% di ciò che che ascoltano, no? Che sentono. Secondo me bisogna anche cercare di dare una struttura al tuo studio, perché ciò che è capitato a me, è che io avevo tantissime conoscenze, però innanzitutto non le mettevo in pratica, quindi già non è molto positivo. E poi… avevo tantissimi dubbi, no? Ancora oggi, essendo delle lingue così simili, ho sempre dei dubbi su... “Ok, sto dicendo una parola che sembra italiano, ma in realtà è spagnola, è francese”, no? Penso che questo capiti a... a chiunque.
Davide: Certo.
Antonio: Però sì, dare un po'di struttura. Nel mio caso ho studiato in maniera autonoma un po’ la grammatica, un po'... con i video, non deve essere uno studio noioso, per niente. E poi ho cercato aiuto, con un insegnante, che… davvero mi ha aiutato tantissimo, no? Il fatto di dover non solo praticare, però anche... sistemare tutto ciò che ho in testa, mi ha aiutato moltissimo. E sì, soprattutto quello, cioè fate delle cose che vi piacciono, innanzitutto, senza dimenticarvi di dare questa struttura perché altrimenti è molto probabile che avrete questo italiano… un po'... noi in spagnolo diciamo macarronico, cioè...
Davide: Maccheronico, diciamo, anche in italiano.
Antonio: Maccheronico, no? Questo italiano che si capisce, per carità, però che non è “bello”. E gli italiani apprezzano tantissimo quando vedono che c'è qualcuno, c'è uno spagnolo che parla bene l'italiano. Non maccheronicamente ma, più o meno, bene.
Davide: Certo, certo. Sì, quello che dico sempre è che chi parla una lingua romanza... come spagnolo, portoghese… può avere la tendenza a sforzarsi di meno nell'accuratezza, nella produzione, perché ha una grandissima comprensione, no? Però al tempo stesso è un grandissimo vantaggio e bisogna usarlo a proprio favore. Bene Antonio, grazie per la chiacchierata. Allora, le persone che volessero imparare lo spagnolo con te ti trovano sotto il nome di Spanish with Antonio, with Antonio, (accento spagnolo) su YouTube, podcast, sito, Instagram… ovunque.
Antonio: Sono ovunque, un po' come Davide.
Davide: Esatto, e la tua specialità è la varietà andalusa, dell'Andalusia. Quindi molto interessante. Chi stesse apprendendo lo spagnolo può seguirti e consiglio caldamente di farlo.
Antonio: Grazie mille, Davide.
Davide: Dai, allora, niente. Ti ringrazio, grazie dei consigli preziosi e ci vedremo presto, credo, sul tuo podcast.
Antonio: Grazie a te, ci vediamo presto. Ciao ciao.
Davide: Un saluto. Ciao ciao.
[24:36] Spero che ti sia piaciuto questo episodio e ti ricordo anche che puoi scaricare la trascrizione se vuoi andare a controllare qualche parola che magari non hai capito. E se vuoi imparare lo spagnolo con Antonio, seguilo al canale Spanish with Antonio. Antonio è davvero bravo quindi non puoi perderti i suoi contenuti. Ah, e se ti piacciono questi contenuti, magari, lasciami 5 stelle su Spotify o Apple Podcast. Il tuo voto positivo sarà molto utile. Grazie e a presto!