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Che significa essere FLUENTI, con @elissa.dellaera

September 11, 2021

Transcription

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D: Benvenuti a un nuovo...

E: I am not ready togo, let me flush my hair. [Non sono pronta, fammi sistemare i capelli prima]

D: Ok, quando vuoi.

E: Ok, go!

Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)

D: Benvenuti a un nuovo video su Podcast Italiano e siamo dinuovo in compagnia di Elissa [E: Ciao!] che ormai conoscete, credo che non cisia bisogno di presentarla ogni volta.

E: Forse no.

D: È tipo il quarto o quinto video che facciamo insieme.

E: Sì, più o meno.

D: E se avete ascoltato attentamente, Elissa parla molto bene l’italiano.

E: Grazie! Ma prima di proseguire, se vi interessa la trascrizione di questo video e di tutti i miei video, qualcosa tipo questo, potete entrare a far parte del Podcast Italiano Club. Costa solamente 3 dollari al mese e per 6 dollari avete anche un podcast esclusivo e ad ogni livello avete tanti altri contenuti che trovate solo sul Club. Oggi volevamo parlare di come... come diventare fluenti che poi è una parola che non so...

E: E cosa vuol dire.

 

D: Che cosa vuol dire essere fluente, che cosa vuol dire “essere avanzato”, cioè avere un livello avanzato in una lingua. E innanzi tutto io ti definirei come una parlante fluente in italiano.

E: Anch’io, penso. Nel senso che mi sento a mio agio, non penso in inglese, penso in italiano, sì.

D: Quindi qui quando hai iniziato a sentirti così?

E: Allora... fluente magari anche prima di venire in Italia, non è che... non vuol dire che sei perfetto, però vuol dire che riesci a parlare senza troppi problemi, che riesci ad esprimerti, l’accento è abbastanza... la pronuncia è abbastanza precisa, diciamo. Sicuramente l’accento aiuta tantissimo, quindi se hai un buon accento, sicuramente aiuta. Però comunque dipende dalla persona perché ogni persona è diversa, ogni persona ha una... un mix, diciamo, di... strenghts?

D: Punti di forza.

E: Punti di forza. Nel senso... secondo me la mia punta [il mio punto] di forza è la pronuncia. Però magari il vocabolario lo potrei anche migliorare.

D: Però la cosa interessante è che tutti ti considererebbero fluente, no?

E: Penso di sì.

D: E tra l’altro, prima abbiamo avuto un episodio divertente.

E: Sì, infatti.

D: Stavamo* mangiando a un ristorante e il cameriere, sentendoci parlare...

E: Un po’ in italiano, un po’ in inglese.

D: Un po’ in italiano, un po’ in inglese ha fatto i complimenti a te dicendoti che...

E: “Wow, il tuo inglese è molto buono!“

D: Pensando che... pensando che io fossi americano [E: Sì.]e che tu fossi italiana e dicendo... dicendoti “il tuo inglese è molto buono Elissa”. Cioè, non Elissa, non sapeva il tuo nome.

E: Vabbè, sì, però...no, era (è stato*) molto divertente perché vuol dire che è possibile raggiungere un livello molto alto, anche perché... tu non hai mai vissuto negli Stati Uniti? E comunque hai un accento molto buono in inglese. Una cosa che un po’ mi dà fastidio, che un po’ mi rende triste è che quando le persone, magari i miei studenti, persone che mi guardano sul canale dicono: “Oh, ma io voglio parlare come te, ma non ce la farò mai.” Perché no? Perché non ce la puoi fare?

D: Secondo te per essere fluente la pronuncia è importante?

E: Molto importante! Perché di solito che cosa succede? La gente dice “Vabbè, la grammatica è importante, il vocabolario è importante, però tutti si dimenticano della pronuncia. E secondo me è una cosa sbagliata perché una lingua è cosa? Sono tre cose: sono la grammatica, il vocabolario e la pronuncia o l’accento. Se ti dimentichi di una parte di una lingua non è una cosa completa, non è...capisci?

D: Sì, sì anche perché... cioè, se consideriamo fluency, fluenza o fluidità – non so come tradurre questo termine – parlare in maniera veloce, spigliata, senza fare troppe pause... Ecco, io penso che la pronuncia aiuti, no?

E: Sì.

D: Non incartarsi nella pronuncia di alcuni suoni, non bloccarsi su alcuni suoni difficili...

E: Sì. Perché secondo me sei fluente quando la persona che ti ascolta non deve concentrarsi tantissimo e affaticarsi a capirti. Quello è il problema. Quindi di solito quando la pronuncia è buona ti devi concentrare un po’ di meno. Per esempio, c’era l’esempio dell’ altro cameriere, per esempio, che era straniero e quindi un pochettino... dato che anche l’italiano non è la mia lingua madre, quindi un pochettino ho dovuto concentrarmi un po’ di più per capire esattamente cosa diceva. Quindi, secondo me essere fluente è quando anche l’altra persona può capirti senza troppi problemi.

D: La maggior parte delle persone non ha una pronuncia troppo forte. Il cameriere di prima aveva una pronuncia molto forte e quindi dovevi fare molta attenzione a (meglio: per) capire quello che diceva. [E: Sì.]

D: E dopo... non so, mi immagino due ore così di conversazione diventa difficile.

E: Sì, anche perché era una cosa importante, io stavo chiedendo: “C’è la pasta senza glutine?”

 

D: Sì.

E: Che io sto male col glutine, non sono celiaca, però comunque mi fa stare un po’ male, quindi ovviamente se è una cosa importante come star male col cibo, per esempio, non è il massimo.

D: Ti faccio un’altra domanda: Secondo te sapere tante parole è importante per essere... o è una condizione necessaria per essere fluenti, fluidi, parlare correntemente una lingua? Oppure no?

E: Nooo... nel senso...

D: Secondo te no?

E: Nel senso...sapere mille modi di dire la stessa cosa non è la cosa più utile al mondo. Secondo me... quello che ho fatto io, io ho cercato di riuscire a dire tutto quello che voglio dire in un modo e dirlo bene.

D: Ok.

E: E così è per quello che magari non ti rendi conto perché io uso la costruzione che funziona per me, la costruzione che mi viene più naturale, che è comunque corretta*. Però magari quando parla Yulia, per esempio, lei usa delle costruzioni un po’... un po’ diverse, per esempio, rispetto a me, usa parole un po’ diverse. Però io non devo usare le parole che usa lei per essere brava, capisci?

D: Certo.

E: Nel senso, dipende dalla persona. Nel senso...

 

D: Esatto.

E: Io, diciamo, secondo me sono un po’ più brava nella pronuncia perché è la cosa che mi piace tantissimo, è una cosa che... mi piace e basta. Secondo me...

D: Ti interessa di più.

E: Sì!

D: Però magari non ti metti a memorizzare parole su Anki

E: No!

D: Non ti metti a fare...

E: Magari... Allora, se c’è una parola molto importante per me la sentirò diverse volte e la memorizzerò prima o poi.

D: Tu hai un livello, come dicevamo prima, funzionale, no? Tu riesci a fare tutto quello che ti serve nella tua vita. [E: Sì.] Tu vivi in Italia, non hai alcun problema e sai le parole che ti servono [E: Sì.], non...non ti interessa magari accumulare parole per sembrare più erudita, diciamo.

D: Capisci tutto quello che senti e...

E: Anche perché non sento il bisogno, anche perché la gente mi dice sempre che sono brava, non si sente l’accento, che sembro italiana, quindi se io sembro italiana perché devo sforzarmi a imparare parole che magari non mi servono neanche? Perché secondo me se c’è una parola che mi serve la sentirò o avrò bisogno di usarla, quindi a quel punto la* controllerò e basta.

 

D: Certo, per esempio, tu non... tu non leggi romanzi.

E: Non l’ho mai fatto in italiano, sì.

D: Quindi...

E: Lo posso... lo potrei anche fare, però...

D: Ecco, io tempo fa ho fatto un video un po’ provocatorio che era... si chiamava “Pensi di essere avanzato, di avere un livello avanzato in italiano?” dove praticamente leggevo un estratto di un romanzo e mostravo che leggere un romanzo è una cosa molto difficile perché ci sono sempre tante parole difficili da... da capire.

E: Sì.

D: Però era un titolo un po’ provocatorio, in realtà la mia posizione sul essere fluenti, essere “avanzati” è che in realtà è una cosa che dovete determinare voi che imparate l’italiano, che imparate altre lingue. Quali sono i vostri obiettivi? Dove volete arrivare in una lingua?

E: Sì.

D: C’è gente che vuole avere un livello intermedio, B2, c’è chi vuole leggere i romanzi [E: Sì.] e magari anche romanzi del passato, così come ci sono persone che vogliono scrivere molto bene, che vogliono parlare di argomenti molto tecnici.

D: Tu quando hai iniziato sapevi dove volevi arrivare con l’italiano?

E: Allora, quando ho iniziato io non pensavo neanche di essere capace di essere bilingue, nel senso, io ho detto: “Vabbè, proverò, questa è l’ultima opportunità per imparare una lingua.” Che non è... che non era vero, però comunque pensavo in quel modo, io ho detto: “Ah beh, faccio quello che riesco a fare.” Tanto ho iniziato l’università, quindi ho detto “Vado fino alla fine, vediamo dove mi porta.” Non ci ho pensato tantissimo, anche perché non l’ho fatto da sola, ho seguito un corso e... non ero manco la più brava all’inizio, nel senso, ero brava, avevo sempre tipo... “A” in quei corsi, però comunque non è difficile se fai tutti i compiti e queste cose qui.

D: Certo. Però avere un buon voto non vuol dire sapere...

E: Non vuol direnulla. Perché non parlavamo mai. Mai in italiano.

D: Non vuol dire niente. Esatto, e quello è il problema della scuola.

E: Sì. Non è che ero all’inizio super-brava , nel senso, era brava, sì, ok, va bene, però non eccezionale, diciamo. Poi col tempo l’altra gente era un po’ meno interessata all’italiano io ero quella che era più appassionata, quindi io sono andata avanti, io ho continuato con l’italiano e adesso sicuramente... non so se le altre persone parlano ancora l’italiano però sicuramente non lo parlano...

D: Non lo sanno bene quanto te sicuramente.

E: Beh... Allora, per il primo corso primo anno eravamo in 200, penso. Alla fine 7. Alla fine del terzo anno. Quindi non è che eravamo in tanti.

D: Secondo te per diventare fluenti, per avere un livello avanzato, bisogna andare a vivere nel paese?

E: No. Perché io secondo me ero già “avanzata” anche prima di vivere in Italia, però la cosa più importante al mondo è avere una persona con cui puoi parlare in quella lingua. Anche prima di venire a vivere in italia ho vissuto per un anno in Australia con il mio ragazzo. E lui mi ha aiutato tantissimo a migliorare che già quel punto ero... avevo fatto già il corso avanzato, però sono andata in Australia e vivevo con lui, quindi parlavamo tanto in italiano. Quindi l’importante non è vivere in quel posto, anche perché io lavoro da casa, io... quanto uso l’italiano nella vita reale? Lo uso magari... questa settimana lo sto usando molto di più! Non parlo l’italiano così tanto, nel senso che... Con il mio ragazzo lui parla sempre l’italiano, io rispondo molto spesso in inglese e comunque... sì, alla scuola di musica una volta a settimana, si vabbè, parlo un pochettino, però sto cantando*, non è che sto parlando* (corretto: canto, non è che parlo) tantissimo. Quindi sì, se lavori in Italia ti mette in una situazione in cui devi usare l’italiano per forza.

D: Certo.

E: Però... però è anche molto facile vivere in un altro posto, non uscire mai, non incontrare nessuno, non usare mai la lingua, perché tanto... è più o meno quello che faccio io, quindi...

D: Sì, certo. Sì, non è che stare in un posto nell’aria del paese che... che ti fa imparare una lingua.

E: Sì. Aiuta, però...

D: E comunque sono gli scambi, sono le comunicazioni, la lingua è comunicazione. E alla fine uno può comunicare anche online. Quanto pensi che tu sia migliorata da quando sei in Italia?

E: Allora faccio un po’ meno errori, la pronuncia, diciamo, è un po’ più precisa, nel senso che magari ho preso un po’ di più l’accento che c’è a Fano, mi sto avvicinando piano piano. Faccio meno errori stupidi. Tipo qualche anno fa, per esempio, avevo detto qualche anno fa, avevo detto “il carne” [al posto di “la carne”]che il mio ragazzo non mi farà mai dimenticare di questa cosa. Ah, sai cosa ho detto? “La panda” [che è una macchina] invece di “il panda”.

D: La Panda è la macchina, la Panda.

E: Sì, esatto.

E: Cose così.

D: Sì.

E: Però comunque succede un po’ di meno, ma...

D: L’obiettivo non è diventare uguali a dei madrelingua che è praticamente impossibile, quindi...

E: Sì.

D: Non... non ha senso neanche porsi questo obiettivo. L’obiettivo, come abbiamo detto, è quello che volete voi, lo dovete determinare voi.

E: Sì, e non paragonarvi [paragonatevi] per favore alle persone che considerate più brave, tipo tante persone con te magari, sei molto bravo con l’inglese, con me che sono... che sono brava in italiano.

D: Sì.

E: Tu lo puoi fare in modo positivo per dire, per esempio, “Mi piacerebbe... sarebbe bello riuscire a parlare l’inglese come Davide.” Ok, va bene, però senza troppa pressione, senza sentirsi in colpa, senza sentirsi stupidi, capisci? Perché le lingue... non lo so, è una cosa molto divertente, è una cosa molto bella e non... non deve essere una cosa stressante, negativa.

D: Sì, non deve diventare un peso.

E: Sì, esatto.

D: Bene. Penso che abbiamo detto tante cose interessanti, giuste.

E: Penso di sì.

D: Allora grazie per la tua partecipazione come sempre.

E: No, grazie a te.

D: E niente, faremo un video anche sul tuo canale, non so ancora su cosa, non abbiamo deciso.

E: No, l’abbiamo detto!

 

D: L’abbiamo detto?

E: E solo che mi sono dimenticata momentaneamente.

D: Ok. Bene, metterò il video, il link da... ovunque.

E: Lasciate un bel mi piace, ragazzi!

D: Esatto, e iscrivetevi, mettete la campanella.

E: Molto importante!

D: Alla prossima!

E: Ciao!

D: Ciao ciao! E voi che cosa ne pensate? Fatemi sapere nei commenti. Io per esempio ho un’opinione un po’ diversa da quella di Elissa riguardo alle parole, penso che sia utile conoscere tante parole e che avere un vocabolario ampio ti permetta di bloccarti di meno perché hai parole più precise per esprimere le tue idee. E inoltre, pensate che la pronuncia sia un aspetto importante della “fluenza”? O la conoscenza della grammatica sia importante per essere fluenti? Oppure la fluenza sia semplicemente la velocità con la quale ci esprimiamo? Fatemi sapere che cosa ne pensate e fatemi anche sapere quali sono i vostri obiettivi nell’imparare l’italiano o nell’imparare la lingua che state imparando. Vi ricordo che sul Club troverete tanti contenuti bonus come un podcast esclusivo a livello d’argento e tanti altri contenuti e rubriche che inizio più o meno ogni giorno: analisi di canzoni, episodi esclusivi con la trascrizione, video esclusivi, avete anche accesso a dirette esclusive, quindi davvero tante cose. Ringrazio tutti i membri del Club, ringrazio voi per aver visto questo video e ci vediamo nel prossimo. Ciao ciao!

 

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