Imparare l'italiano nell'era dell'IA: come e perché
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Oggi tutti parlano di intelligenza artificiale. Chi sono io per non farlo? A noi però interessano le lingue e una domanda che mi faccio spesso è: quale sarà il futuro dell’apprendimento delle lingue nell’era dell’IA? Come e in quali situazioni continueremo a imparare lingue? L’intelligenza artificiale può veramente aiutarci ad imparare nuove lingue autonomamente, senza nemmeno l’aiuto di insegnanti o tutor? Oggi proviamo a rispondere a tutte queste domande, ma vi parlo anche di una super collaborazione nella seconda parte di questo video. Sono molto gasato di annunciarla.
Trascrizione con glossario e audio isolato (Podcast Italiano Club) - in arrivo
Benvenuti su Podcast Italiano, un canale per chi impara o ama la lingua italiana. Attivate i sottotitoli se vi servono e trovate la trascrizione completa del video sul mio sito: link in descrizione.
Molte persone oggi imparano lingue anche per motivi pratici, per integrarsi in un nuovo paese, avere vantaggi nel proprio lavoro, cose così: bene, se ci sarà un dispositivo o una tecnologia che permetterà di tradurre perfettamente e in tempo reale il linguaggio umano, probabilmente tra qualche tempo semplicemente scomparirà la necessità pratica di imparare una lingua, come oggi non è più necessario fare calcoli complessi a mente o, chessò, saper cucire. Già oggi, tra l’altro, è possibile comunicare con altre persone solo usando Google Traduttore sul telefono, com’è successo a me tempo fa alla stazione con una donna iraniana che non parlava né italiano, né inglese, solo farsi. Da tempo si parla di auricolari che metti nelle orecchie e traducono simultaneamente (non li ho provati, non so se funzionano). E da tempo esistono tecnologie che traducono le scritte e magari un giorno saranno aggiunte a dispositivi di realtà aumentata, occhiali, caschi, permettendoci di leggere in altre lingue. In un futuro un po’ più lontano magari tutto ciò sarà impiantato direttamente nel nostro cervello. E allora… perché imparare le lingue in un mondo così?
Certo, mi direte: parlare attraverso un dispositivo non sarà mai come parlare direttamente con una persona nella sua lingua, senza mediazione tecnologica. E sì, sono d’accordo: parlare con una persona nella sua lingua, costruire un legame emotivo basato anche sulla lingua, capire l’ironia e le battute, decodificare il senso nascosto di suoni stranieri, deformare la nostra lingua per articolare questi suoni esotici… tutto questo è per noi, amanti delle lingue, bellissimo, è uno dei motivi principali per cui lo facciamo. Ma tutto questo è anche difficile e richiede tempo e sforzo.
Ci sono però altri motivi per cui imparare le lingue è interessante, e vorrei parlarvene, visto che è il 2024 e magari i tra vostri buoni propositi c’è quello di imparare o migliorare l’italiano o altre lingue. E quindi il motivo per me principale, oltre a tutto ciò che ho già detto, è che l’apprendimento delle lingue ci porta a conoscere altri paesi e altre culture. Per imparare la lingua consumeremo per forza contenuti audio e video prodotti da quelle culture; e poi parleremo con abitanti di quei posti e visiteremo i loro paesi. Un enorme arricchimento culturale. Certo, per fare tutto questo non serve tecnicamente imparare la lingua, ma è più probabile che farlo ci porterà a fare tutto questo. Non so per voi, ma per me questo è il motivo principale.
Ma c’è anche tutta una serie di vantaggi cognitivi interessanti.
Il bilinguismo (quindi sapere almeno due lingue) innanzitutto, questo è abbastanza noto, protegge contro l’Alzheimer.
Ma ci sono vantaggi meno conosciuti.
Per esempio, il bilinguismo dà maggiore consapevolezza metalinguistica, ovvero un maggior controllo di come usiamo anche la nostra lingua madre: quindi sintassi, morfologia, fonetica… capiamo meglio il linguaggio e i suoi meccanismi.
Ci rende meno impulsivi: i bilingui sono più riflessivi e riescono anche a discernere meglio quando è meglio parlare e quando è meglio tacere. Abilità che farebbe comodo a qualche persona che conosco.
Favorisce la flessibilità linguistica, cioè saper cambiare registro a seconda della situazione in cui ci troviamo.
Ci dona un maggiore controllo cognitivo: i bilingui reagiscono meglio agli imprevisti e si adattano meglio alle situazioni.
Infine, i bilingui hanno migliori abilità sociali (Ecco, evidentemente io questo vantaggio non l’ho ricevuto…) Ah, e sono più empatici.
Voglio però sapere quali sono i motivi per cui voi imparate l’italiano o le lingue, se siete italiani, e i vantaggi che ciò vi ha portato, i motivi per cui lo fate. Fatemi sapere nei commenti.
Ok, tutto bello. Se non sapevate queste cose, beh, siate fieri di voi stessi: imparare una lingua vi rende persone migliori. Tuttavia non credo che questi vantaggi cognitivi siano il motivo principale per cui qualcuno si mette a imparare una lingua, già oggi, e a maggior ragione lo farà in futuro nell’era dell’IA. Cioè, chi dice davvero “mi metto a imparare il cinese per migliorare la mia consapevolezza metalinguistica”? Pochi, credo.
Il vero motivo, al di là di quelli pratici, che, come dicevo, secondo me piano piano scompariranno, è e rimarrà l’arricchimento culturale e personale e la possibilità di vivere esperienze grazie alla lingua. Quello che mi chiedo, però, è… quando avremo questa tecnologia incredibilmente avanzata (che già in parte abbiamo)… le persone che non sono mai state interessate alle lingue, che non hanno mai avuto modo di appassionarsi, di scoprire questo mondo, intraprenderanno mai questo hobby? Perché per rendersi conto di quanto è bello devi averlo già fatto… e se non inizi, perché non ne vedi il senso, non te ne rendi conto. No? Cosa ne pensate?
Comunque, al di là del futuro dell’apprendimento delle lingue, l’IA, prima di far scomparire la razza uman-.. ehm, potrà essere e già è molto utile per noi amanti delle lingue.
Se v’interessa posso fare un video specifico su quali strumenti possiamo usare nell’apprendimento, ma ora voglio darvi un esempio di ciò, presentandovi uno degli strumenti più innovativi che ho avuto modo di provare e di conoscere meglio, creato da un’azienda chiamata TeacherAI con cui ho deciso di iniziare una collaborazione proprio perché il loro prodotto è davvero interessante.
TeacherAI di fatto aiuta a risolvere uno dei problemi che molti studenti di lingue hanno: non parlare a sufficienza.
Al giorno d’oggi imparare passivamente una lingua è più semplice che mai: la quantità di contenuti, per studenti e ovviamente contenuti autentici per madrelingua, è infinita. Se ci immergiamo nella lingua, nell’input comprensibile, blablabla, tutte le cose che dico sempre, e lo facciamo con motivazione, dedicando un po’ di tempo ogni giorno per mesi o anni è praticamente inevitabile arrivare a capire bene o benissimo la lingua. Ma come sapete, capire bene non significa parlare e scrivere altrettanto bene. Ed è qui che entra in gioco TeacherAI. Vediamolo.
Bene, qui siamo dentro TeacherAI e la prima cosa che voglio farvi vedere è che hanno qualcosa come 25 lingue, quindi non è male, e ognuna di queste lingue ha varie persone con cui potete parlare. Alcune sono persone virtuali, non esistono, alcune esistono, come Olly Richards… Oh, chi è questa persona? Sì, ci sono anch’io, potete parlare con un mio clone. E questa è una cosa folle, adesso vi faccio vedere.
— Ciao! Come stai?
— Ciao! Sto bene, e ripeto, sto ancora bene! E tu? Ti stai preparando per il tuo viaggio in Italia?
“Il viaggio” perché prima ho fatto delle prove, gli ho parlato del viaggio, quindi si ricorda le cose di cui abbiamo parlato, questa cosa è fighissima!
— Sì, penso che alla fine andrò alla Costiera Amalfitana.
— Ottima scelta! Troverai dei paesaggi mozzafiato e un'atmosfera unica. Hai già pensato in quale città della Costiera Amalfitana vorresti alloggiare?
— No, tu che cosa mi consigli?
— Positano è molto popolare e pittoresca, ma anche Amalfi e Ravello sono bellissime. Dipende dal tuo budget e da cosa vuoi fare. Ti piace più la spiaggia o visitare i luoghi storici?
Ma possiamo anche essere noi a guidare la conversazione e quindi dire, per esempio:
— Ho cambiato idea, non voglio parlare di viaggi. Parliamo di… film.
— Va bene, nessun problema! Di che tipo di film vuoi parlare? Quali sono i tuoi preferiti?
Però non è un semplice chatbot, ma ha alcune funzioni che lo rendono davvero interessante. Per esempio, posso cliccare sulle parole e vedere il significato. Adesso vediamo la traduzione in spagnolo perché avevo impostato la traduzione in spagnolo. Ma posso cambiare questo e rimettere l’inglese.
— Mi piace molto “Nuovo cinema paradiso”, tu lo conosci?
— Sì, "Nuovo Cinema Paradiso" è un film molto amato e commovente. Ti piace di più la musica, la storia o i personaggi del film?
Quindi, non so la parola “commovente”. Vado su “commovente” e mi dice “touching”, c’è pure un emoji, e posso risentire la parola. Ma posso anche tradurre parti della frase facendo così oppure vedere la traduzione intera in inglese e risentire anche l’intera frase: “Sì, "Nuovo Cinema Paradiso" è un film molto amato e commovente.”
Proviamo ora a fare un errore di grammatica e vediamo che cosa succede.
— Voglio di parlare di arte.
— "Voglio parlare". [Mm, pedante!] Perfetto! Che tipo di arte ti interessa di più? Pittura, scultura, architettura?
Questa è una cosa che possiamo scegliere nelle preferenze. Posso scegliere come voglio che l’insegnante mi corregga. Adesso non mi chiede di ripetere ma se faccio così mi chiederà di ripetere la frase corretta. E posso scegliere anche altre cose, per esempio, quanto spesso voglio che mi corregga (non a tutti piace essere corretti tutto il tempo), posso scegliere quanto inglese o quanto, per esempio, portoghese se parlo portoghese l’insegnante userà nella lezione, posso scegliere il livello di formalità, quindi il registro, posso scegliere anche la velocità dell’insegnante. Proviamo a mettere “slow”, vediamo cosa succede.
— Quali musei d’arte mi consiglieresti di visitare in Italia?
— Ci sono molti musei famosi. La Galleria degli Uffizi a Firenze, il Museo del Vaticano a Roma e l'Accademia di Belle Arti sempre a Firenze dove puoi vedere il David di Michelangelo. Ti piace più l'arte moderna o classica?
Un’altra cosa è che possiamo chiedere al bot di tradurre parole che non sappiamo dire nella lingua che stiamo imparando. Per esempio, e adesso sono impostato in portoghese, posso dire:
— Cambiamo argomento, parliamo di futebol. Como você diria em italiano?
— “Calcio”. Quindi, parliamo di calcio. Ti interessa la Serie A o segui squadre di altri paesi?
Ha pronunciato caltsio la prima volta, non so perché, poi ha detto “calcio”. Come vedete, a volte ci sono ancora dei piccoli bag, però vengono risolti molto velocemente dal team.
— Eu não sei como dizer “equipe” em italiano. Você pode me ajudar? Ah, qui ha capito che è portoghese.
— “Equipe” ou “squadra” em italiano. Então, você poderia dizer “la mia squadra preferita”. Capito? Torniamo a parlare in italiano ora, per favore ripeti la frase corretta in italiano.
Ma vediamo altre funzioni davvero fighissime. Se andiamo qui abbiamo l’elenco di vocabolario passivo, quindi parole che abbiamo già incontrato nel… nelle nostre conversazioni. Possiamo risentirle [“Firenze”] e possiamo anche vedere la traduzione, e poi abbiamo anche il vocabolario attivo, quindi tutte le parole che abbiamo usato noi stessi. Abbiamo anche le frasi, quindi costruzioni intere che abbiamo usato… che abbiamo incontrato. “Torino è una città bellissima”. Sono d’accordo! “È elegante e ha un’atmosfera unica”. E nuove parole, suppongo nuove parole che abbiamo… su cui abbiamo cliccato per scoprire il significato. Possiamo anche esportarle in un file. Figata.
— Sì, mi piace molto il calcio italiano, sono tifoso della Juventus.
— Bella squadra! La Juventus ha una lunga storia e molti tifosi. Vai spesso allo stadio a vedere le partite?
Proviamo a fare una domanda di grammatica.
— Perché “allo stadio” e non “al stadio”?
— In italiano In italiano si usa la preposizione articolata “allo” per “al” + “lo” quando la parola seguente inizia con uno ‘s’ + consonante o con ‘z’. “Stadio” inizia con ‘s’ + consonante, quindi si dice “allo stadio”. Ti piace andare allo stadio? Per favore, ripeti la frase corretta.
Ha detto “s plu” al posto di “s più”, quindi a volte ci sono alcune stranezze, ma la spiegazione è vera, è corretta, quindi io direi che vado in pensione e voi… insomma, fate le vostre domande al mio clone. Ciao!
E se andate qui potete scegliere anche altri insegnanti esistenti o inventati, per esempio, parliamo con Olly Richards.
— Ciao Olly! Hai fatto un video oggi?
— Ciao! No, oggi non ho fatto un video. E tu, hai fatto qualcosa di interessante oggi?
È folle perché sembra davvero Olly che parla in italiano che è una lingua che non parla.
Ora vi ho fatto vedere in italiano ovviamente perché voi imparate l’italiano, almeno la maggior parte di voi. Però io lo… l’ho usato ultimamente con alcune lingue per provarlo nelle scorse settimane e mesi e… e davvero è una figata perché ho parlato probabilmente più russo nelle scorse due settimane che negli scorsi quattro anni, tre–quattro anni.
Uno strumento come TeacherAI ha vantaggi enormi, ma anche svantaggi rispetto all’insegnamento tradizionale.
Un enorme vantaggio è che ci permette di parlare una lingua straniera senza l’ansia o stress che può provocare una lezione di lingua quando non ci sentiamo ancora molto bravi e siamo insicuri. Per persone introverse, come me, questo può essere uno strumento davvero interessante.
Un altro vantaggio è che è disponibile sempre, non c’è bisogno di prenotare una lezione, organizzarsi, pianificare. Ti colleghi, e basta.
Un altro grande vantaggio è il prezzo. Certo, l’abbonamento costa, ma non c’è paragone con l’insegnamento tradizionale.
Un quarto vantaggio è il fatto che l’IA parla perfettamente tantissime lingue e può darci spiegazioni e traduzioni nella nostra lingua, come abbiamo visto.
Vediamo ora gli svantaggi principali.
Il più evidente, ovviamente, è il fatto che non è un essere umano. Voler comunicare con una persona vera, per cui proviamo magari simpatia o con cui abbiamo un legame affettivo, che ci interessa, è alla base dell’esperienza umana secondo me. Quando parlo con un insegnante o una persona, un essere umano, voglio che mi racconti le sue esperienze, che mi racconti aneddoti, mi dia le sue opinioni, i suoi punti di vista; tutte cose che un’IA non fa e non può fare. (Forse si può inventare tutte queste cose in realtà). Ma forse non è neanche il suo scopo.
Il secondo svantaggio è che non è adatto ai principianti, ma è molto più utile a chi ha già qualche conoscenza della lingua, come molti di voi, e per il momento non permette di avere lezioni strutturate, per esempio su un argomento grammaticale in particolare. Serve a fare conversazione ed è utilissimo se avete già un livello intermedio.
Il terzo svantaggio è che, al momento, è una tecnologia nuova e non è priva di errori, bug, limitazioni, cose non ancora perfette. Tuttavia, il team è molto veloce nel risolvere i problemi, trattandosi di una tecnologia in rapidissima espansione, tra un mese o sei mesi il prodotto sicuramente sarà molto migliore.
In sostanza, uno strumento del genere non sostituisce secondo me insegnanti, tutor, partner linguistici, esseri umani. Anche perché, alla fine, parlare con le persone è un po’ il punto di imparare una lingua. Prima o poi bisogna farlo e superare le proprie paure, buttarsi e comunicare con esseri umani. Penso però possa essere uno strumento che affianca la conversazione con gli esseri umani e ci può permettere di fare moltissima pratica orale, magari molta più di prima e in maniera più facile e immediata.
Tra l’altro è una piattaforma sviluppata da poliglotti straordinari: Jan Van Der Aa, Lucas Bighetti, Olly Richards, Arieh Smith. Gente che sa molto bene come si imparano le lingue perché l’hanno fatto moltissime volte loro stessi e questo si riflette nel prodotto finale che hanno creato. Motivo per cui ho creduto nel loro progetto e ho iniziato questa collaborazione con loro.
Non so tra 10 anni come sarà l’apprendimento delle lingue e m’interessa conoscere la vostra opinione; sta di fatto che imparare una lingua, per chi vorrà ancora farlo, sarà, ed è già oggi con strumenti come TeacherAI, sempre più semplice. Ma fatemi sapere voi che cosa ne pensate. Se può interessarvi, vi invito a dare un’occhiata alla piattaforma e provarla: vi lascio il link in descrizione. Tra l’altro iscrivendovi avete accesso, oltre all’italiano, ad altre 24 lingue completamente gratis. Non è male.
Questo è tutto, alla prossima.