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One of the most beautiful places we've ever been to - A movie to learn Italian

September 2, 2020

Transcription

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Oggi è martedì, sono le sei di mattina circa ed è il nostro quarto giorno qui nelle Dolomiti, nel Südtirol. E oggi ci siamo svegliati presto perché è nostra intenzione andare in un luogo molto speciale che di solito è abbastanza affollato, ci sono tanti turisti. Il problema che vedo e che oggi c’è una nebbia abbastanza fitta, quindi non so quanto sarà possibile vedere. Quindi, questa è la situazione meteorologica attuale. Sembra un ambientazione un po’ spettrale tipo da Twin Peaks, qualcosa del genere, qualche serie tv ambientata in montagna. E da qui vediamo ancora meglio quanto non si veda assolutamente niente, però si sentono... si sentono gli animali che sono già svegli.  

Io ed Erika ci siamo svegliati presto per andare a visitare uno dei posti più famosi della regione in cui ci trovavamo, ovvero l’Alto Adige (o Südtirol). A proposito, ha due nomi perché è una regione a maggioranza germanofona, quindi ci sono più persone che parlano tedesco che italiano.  

Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)

– Erika, sei carica per questa avventura?

–Sì, soprattutto sveglia.

–Secondo te vedremo qualcosa?

–Ma secondo me questa nebbia si diraderà, dai, è una nebbia mattutina.   –Lo dici in quanto, comunque, fotografa esperta.

– Sì, lo dico in quanto se arriviamo lì e c’è la nebbia è tristissimo.

[Davide riprende Erika che si lega le scarpe]  – E scusa, servono per la storia queste inquadrature.  

Ancora un po’ assonnati ci siamo messi in viaggio. La foschia che avvolgeva la valle di prima mattina creava questa atmosfera quasi mistica.

– La situazione nebbia non è... non è ottimale, devo dire. Anche se secondo te si sta diradando, tu sei ottimista? – Sì, ma stavo anche pensando che secondo me è comunque molto scenica, quindi... [Sì.] Secondo me ci può stare.

– Stiamo andando in un luogo che è famoso per essere molto gettonato dai turisti, soprattutto dai turisti di Instagram come Erika che vengono qua per... per farsi fotografie. E anche per questo motivo... anche per questo motivo stiamo venendo presto, sono le sei e trenta... [parlando alla voce del GPS] E vabbè, ma sta’ zitta!

I paesaggi dell’Alto Adige sono davvero spettacolari, con questi prati sconfinati che si estendono per centinaia di metri, ma anche montagne, boschi, laghi.    

– Evidentemente venire alle nove non è sufficiente, la prossima volta dovremmo venire... [E: Perché alle nove? Sono le sette]. Sì, alle... cioè, alle sette intendevo, non è sufficiente.

Il luogo di cui vi parlavo è il lago di Braies, un piccolo lago situato all’interno del parco naturale Fanes-Sennes-Braies. Circondato ai tre lati dalle montagne, le Dolomiti, è un luogo bellissimo e per questo anche molto frequentato.

–Capisci che è un posto affollato Erika quando alle 7 di mattina ci sono già tutte queste persone. [E: Sì.]

– Ormai sembra che se non ci sono proposte di matrimonio oppure foto per un matrimonio Non sia... non sia un video di Podcast Italiano.

Il lago di Braies è famoso per il colore verde smeraldo dell’acqua che rende il già di per sé stupefacente scenario naturale in cui è immerso ancora più bello.

–Come giudichi questo posto paragonandolo alla volta precedente in cui sei venuta?

– La volta precedente non c’erano così tanti riflessi perché credo al mattino... boh, le condizioni di luce siano migliori e... e quindi è più bello in realtà.

– Adesso è più bello?

– Sì, poi c’era molta più gente, quindi ci sono più...

– Non che ora non ci sia gente.

– Ci sono più riflessi?

– Sì. Puoi girarti. Anzi, vuoi... ti posso fare anche una...

– Ecco, Erika ha ricevuto il suo servizio fotografico, che per essere realizzato ha richiesto che io mi inerpicassi su per questa montagna. Ma penso che continuerò a salire perché ci sono anche punti più sopraelevati e se non mi uccido facendo questa cosa potrebbe essere interessante raggiungerli.

Io penso che il lavoro di questa persona sia uno dei più belli del mondo. Cioè, praticamente sta trainando tutte le barche, vedete? Tutte le barche sono collegate da un filo e lui le sta trainando. Non so esattamente dove, però sì, e fa questo tutti i giorni, pensate un po’.

Ma la cosa bella è che adesso si sta diradando un po’ la nebbia attorno alla montagna e quindi inizia a vedersi in tutta la sua magnificenza.

Ed ecco che anche Erika convinta dalla promessa di una prospettiva migliore per le fotografie ha deciso di inerpicarsi.

– Dai, non mi prendere in giro!

– Ma la vediamo in seria difficoltà. Non sa da dove... passa da lì! Passa da lì, sì!

– Ma è tutto fango!

– Eh, dovevi metterti scarpe più adatte... A scendere ci penserai dopo. Adesso goditi il panorama! Sta venendo pure fuori la montagna qui.

– Il lavoro di questa ragazza sulla barca praticamente è togliere l’acqua che è entrata nella barca, perché stanotte ha piovuto, la vediamo all’opera in questa missione.

– Sono andati via tutti i riflessi.

– Sì.

– Quali sono le tue sensazioni prima di questa discesa? – Questa discesa non avverrà. Io non scenderò mai.

– E come intendi uscire da questo posto?

– Resto qui. Mi vengono a prendere in elicottero.

– Sono bloccata.

– Dai!

– Facci vedere le mani. Nella vita bisogna sporcarsi le mani.

– Ora io non sono un grande fotografo, non sono un grande fotografo quanto Erika, però davvero le foto qui sono bellissime, soprattutto quelle in cui non ci siamo noi.

– Madonna!

– Siamo sempre uno venti metri più alto dell’altro.

– Potremmo stare così per poter parlare.

– Esatto.

– Ti serve però un microfono da quella distanza.

– Erika, come si fa a fotografare un posto che hanno fotografato già tutti e non fare foto banali?

– Non lo so, non è facile.

– Bisognerebbe trovare dei punti dove nessuno ha voglia di andare. Degli angoli inesplorati.

– E conviene venire a quest’ora, conviene venire presto perché la luce è molto meglio. Poi venite presto anche perché c’è meno gente. Adesso che sono le nove come vedete è già pienissimo di... di persone.

Io ed Erika abbiamo deciso di fare il giro del lago lungo questo sentiero, che lo costeggia interamente. Ci avremo messo almeno un’ora e mezza, contando le pause per fare foto o guardare le mucche.

– Cosa fai Erika?

– Cerco di non morire.

– Ecco una cosa che non si nota dall’ingresso al lago è quanto è grande tutto il percorso che va attorno. Perché siamo qui che stiamo camminando già da tipo 40 minuti e... e siamo a meno di metà.

– Sei soddisfatta della tua creazione?

– Sì.

– A lei è un sandwich offerto da Podcast Italiano.

–Il lago di Braies è anche famoso per essere stato l’ambientazione di una serie TV chiamata “A un passo dal cielo”, che io personalmente non ho mai visto.

– Abbiamo concluso il nostro giro attorno al lago di Braies. Secondo te ne è valsa la pena Erika?

– Sì assolutamente, soprattutto svegliarci prima per arrivare con... con meno gente e vedere il lago tutto tranquillo, non assaltato dai turisti come...

– Sì, soprattutto con quella foschia mattutina devo dire che era molto magico, molto speciale.

– Sì. Dove ci stiamo dirigendo ora Erika? Ci stiamo dirigendo al lago di Misurina.

– Quindi un altro lago ma sarà più bello?

– Più bello non credo. È comunque bello, almeno io me lo ricordo molto bello, però più bello di Braies non credo.

– Quindi potete anche chiudere il video. E ora siamo imbottigliati. C’è traffico. Ma diciamo che con queste viste anche il traffico è un po’ meno brutto.

– Erika, mi sembra che mangiamo sempre.

– Il giusto.

– Prendi il panino...

Alla vista dei pedalò abbiamo deciso anche noi di prenderne uno.

– Ma dove stiamo andando?

– Stiamo andando in mezzo al lago!

– Ma cerchiamo di non colpire solo la barca a remi lì, che già la vedo piuttosto nella nostra traiettoria.

– Dovete sapere che il sogno di Erika è possedere una barca a vela. Però in attesa che più membri si uniscano al club [E: Esatto] questo è quello che ci possiamo permettere. Vabbè dai è meglio di niente.

– Per mezz’ora.

– Erika, qual è la tua recensione di questo pedalò?

– Non saprei, va avanti, va dove gli dici. Direi... funzionale. – Era da molto tempo che non andavo sul pedalò. Devo dire che non è male come attività

– Ma è faticoso!

– Ma che faticoso?! Anche se un motore...

– La cosa bella del pedalò è che puoi fare delle foto da una prospettiva... beh, non unica perché comunque ci sono altre persone che fanno le foto dal pedalò, però meglio delle foto dalla terra.

– Davide, qual è secondo te la cosa più bella di questo lago?

– La cosa più bella di questo lago è il fatto che è circondato dalle montagne praticamente su tutti i lati, ma anche dal bosco. Secondo me questa combinazione è davvero vincente.

– Salutiamo anche quindi il lago di Misurina e dove siamo diretti Erika?

Ci stiamo avviando verso l’ultima tappa per oggi, direi. Ma non diciamo qual è. Anzi, guarda. Così si è visto. A proposito, qui siamo sul confine tra Trentino-Alto Adige e Veneto. Adesso stiamo ritornando in Alto Adige, in Südtirol. La differenza principale è che qua le scritte sono solo in italiano e in Alto Adige sono in italiano e in tedesco.

Prima di andare alla nostra ultima destinazione abbiamo fatto una tappa a un punto panoramico che permette di osservare le Tre Cime di Lavaredo, tre montagne dalla forma inconfondibile che sono il simbolo delle Dolomiti.

– Intanto Erika si è imbattuta in quello che sembra essere il fungo più grosso nella storia dei funghi grossi. Cioè, non sappiamo in realtà se è un fungo oppure una sorta di escrescenza proveniente da questo pezzo di tronco, però è abbastanza notevole Erika, io non lo toccherei. Magari... magari è vivo, magari si muove. – No, dai!

– Magari ti sbrana.

– Oggi evidentemente è la giornata dei laghi, siamo al terzo lago, questo è il lago di Dobbiaco Fondamentalmente lo schema è lo stesso: ci sono i pedalò, ci sono le barche, le imbarcazioni,

– Le montagne.

– Le montagne.

– L’acqua azzurra.

– Cioè, noi siamo venuti a questo lago quasi così come... una cosa da fare già che stavamo tornando a casa. Però è pazzesco pure questo lago, cioè è fantastico.

– Erika, alla tua salute!

– Salute!

–Ci siamo infine rimessi in viaggio alla volta del nostro appartamento. Aveva iniziato a piovere ed è spuntato fuori questo arcobaleno. In queste inquadrature potete anche vedere la bellezza dei paesaggi dell’Alto Adige, con i prati sconfinati di cui vi parlavo prima. Questa era la prima volta che ho visitato le Dolomiti e mi sono piaciute davvero tantissimo. E voi ci siete mai stati? Fatemi sapere nei commenti!

– Siamo tornati a casa e sono tipo le sette di sera ma per noi è come se fosse l’ora di dormire perché siamo svegli dalle cinque, quindi vi ringraziamo di averci seguito nelle nostre avventure nel Südtirol e anche in Veneto per un tratto Erika, voi aggiungere qualcosa?

– Sì, grazie per aver guardato come sempre e speriamo che questo video vi abbia fatto venire voglia di visitare queste zone dell’Italia. Fateci sapere e alla prossima!    

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