Perché fare un ESAME di italiano?
Note e risorse
In questo video ti spiego tutto quello che devi sapere sugli esami di certificazione di italiano.
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B1, B2, C1… avrai forse sentito parlare di questi famosi livelli linguistici. Se impari l’italiano forse hai già una vaga idea del tuo livello su questa scala ma, se vuoi farti un’idea più chiara, potresti considerare di sottoporti a un esame di certificazione linguistica che, appunto, certifichi il tuo livello. Ma a cosa serve?
Può servire per iscriversi all’università, per fare alcuni lavori, per ottenere alcuni documenti come il permesso di lungo soggiorno o la richiesta di cittadinanza. Alcuni studenti, poi, lo fanno per inserirlo nel curriculum e altri ancora per soddisfazione personale, usandolo magari come stimolo a migliorare in italiano. Tutte queste motivazioni sono valide e quindi lascia che in questo video ti spieghi qualcosa di più sugli esami di certificazione. Parleremo di quali sono i tipi di esami e di chi li rilascia, di qual è la loro struttura, e di tutte le cose più importanti che devi sapere se stai considerando di dare un esame di certificazione.
Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club
Ah, io mi chiamo Davide, sono un insegnante di italiano e questo è Podcast Italiano, un canale per chi impara o ama la lingua italiana. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno. E ti ricordo che la trascrizione integrale, come sempre, si trova sul mio sito. Come sempre ho preparato anche un PDF che riassume tutte le informazioni che dico in questo video, così, anche se ti dimentichi qualche dettaglio, le ritroverai facilmente all’interno del PDF. Puoi scaricarlo al link in descrizione oppure scansionando questo comodo codice QR: ti basterà inserire i tuoi dati e lo riceverai quasi immediatamente via email. Incominciamo!
Per ottenere una certificazione che si può usare in un contesto ufficiale (l’università, il lavoro, i documenti) è necessario fare un esame in un ente certificatore accreditato. Cosa significa questo? Ci sono molte scuole che rilasciano attestati di vario tipo, ma per essere veramente sicuri che l’esame abbia uno standard alto di qualità e serietà e che sia valido quando si fanno delle procedure burocratiche, ci sono solo quattro enti certificatori riconosciuti dallo Stato italiano.
E questi quattro enti sono: l’Università per stranieri di Siena, che rilascia la certificazione CILS, l’Università per Stranieri di Perugia, che rilascia la certificazione CELI, la Società Dante Alighieri, che rilascia la certificazione PLIDA e l’Università di Roma Tre, che rilascia la certificazione Certit. Gli esami hanno un costo che varia da circa 40 euro, per quelli più economici, a circa 160 euro per quelli più costosi. Più è avanzato il livello linguistico, più è complesso l’esame e, di conseguenza, è anche più caro sostenerlo. Per sapere con certezza, comunque, il prezzo dell’esame che ti interessa, devi consultare il sito dell’ente certificatore in questione.
Attenzione, perché quando parlo di “ente certificatore”, non intendo il “centro di esame”. Queste istituzioni, come l’Università per stranieri di Siena e le altre che abbiamo visto, sono quelle che organizzano gli esami. Si occupano di preparare, di scrivere gli esami, di correggerli e di dare, poi, le certificazioni. Questo però non vuol dire, fortunatamente, che bisogna andare fisicamente a Siena, a Perugia o a Roma per fare l’esame. No, non ti preoccupare! Il primo passo infatti, se vuoi fare un esame di certificazione, è cercare il centro d’esame più vicino a te. Nei siti degli enti certificatori, infatti, si può vedere in quali Paesi e in quali città si trovano le sedi d’esame. È possibile fare un esame di certificazione in moltissime grandi città e nella maggior parte dei Paesi, ma se abiti in una zona rurale o in un paese molto piccolo, potrebbe essere necessario fare un viaggio per raggiungere il centro d’esame più vicino. Rispetto al prezzo, considerate che oltre ai soldi che dovete pagare per l’iscrizione all’esame, anche il centro d’esame potrebbe chiedere dei soldi per coprire le spese di segreteria e anche queste sono informazioni che bisogna verificare caso per caso.
Ora, prepararsi a un esame linguistico richiede una preparazione specifica. Certo, avere un buon livello linguistico in ciascuna delle abilità di una lingua è imprescindibile, ma non basta: serve anche conoscere bene la struttura dell’esame, sapere come rispondere ai vari tipi di domande, saper gestire il tempo, capire come affrontare la prova scritta, come organizzare un discorso orale, e molto altro.
In poche parole, è utile lavorare in maniera mirata e strategica con un’insegnante che abbia esperienza nella preparazione degli esami, possibilmente. Ed è qui che entra in gioco Italki. Italki è una piattaforma dove puoi trovare insegnanti e tutor di lingua di qualsiasi genere e per qualsiasi obiettivo, ma con i quali potrai anche, se vorrai, prepararti per un esame. Gli insegnanti ti aiuteranno a capire la struttura dell’esame, lavorare sulle prove che trovi più difficili, capire in cosa puoi migliorare, simulare le varie sezioni dell’esame. E, tutto questo, senza dover uscire di casa: lo puoi fare dal divano, se vuoi, con la massima flessibilità e scegliendo insegnanti adatti al tuo budget. Insomma, molto più conveniente e comodo rispetto ai tradizionali corsi erogati da corsi e istituti. Basta andare sulla piattaforma, selezionare “test preparation” e il tipo di esame per il quale ti stai preparando. Da lì potrai contattare uno degli insegnanti e prenotare la tua prima lezione.
Usa il codice DAVIDE4 per ottenere 5€ di sconto su lezioni superiori a 10€. È un piccolo investimento che può fare una grande differenza, soprattutto se hai scelto di fare l’esame per motivi che possono avere un impatto significativo sulla tua vita, ma anche se lo fai come sfida personale. Io stesso, anni fa, mi sono preparato con un’insegnante che ho trovato su Italki per il mio esame C2 di russo, di cui ho parlato in questo video, e il suo aiuto fu davvero determinante. Dunque vai su Italki (ti lascio il link in descrizione o tra i commenti) e comincia oggi stesso.
Dopo aver verificato queste informazioni è importante capire quando fare l’esame. Ogni esame infatti ha più sessioni (ricorda questa parola), più sessioni nell’arco di un anno e non è detto che tutti i centri d’esame offrano sempre tutte le sessioni. Per capire quando fare l’esame, quindi, è fondamentale scegliere e poi contattare un centro d’esame per chiedere informazioni.
Bene. Ma qual è la struttura degli esami? Gli esami sono normalmente divisi in 4 o 5 prove. Di solito c’è una prova di ascolto, dove si ascolta un dialogo e poi bisogna rispondere a delle domande; una prova di lettura, in cui si legge e, di nuovo, si risponde a delle domande; uno scritto, in cui bisogna appunto scrivere un messaggio, un’email o un testo di altro tipo; e una prova orale, in cui bisogna (ti sorprenderò), parlare. Alcune certificazioni, soprattutto ai livelli più alti, prevedono anche la prova di grammatica, che a volte si chiama “Competenza linguistica” o “Analisi delle strutture di comunicazione”.
Perché è importante la divisione delle prove? È importantissima per capire come si supera l’esame e se ti interessa la capitalizzazione. La capit… che? Ascolta con attenzione, perché questo concetto ti aiuterà a scegliere quale esame fare. L’esame è superato con un risultato minimo del 60%. Il problema è che bisogna raggiugere il 60% in tutte le prove. Se il risultato è 60% nella lettura, 60% nell’ascolto, 80% nello scritto ma 50% nel parlato, la media è superiore al 60%, sì, ma non ha importanza perché il minimo che bisogna raggiungere in ogni prova, in tutte le prove, è del 60%. Quando anche una sola prova è sotto il 60%, l’esame non è superato. Quindi è molto importante esercitarsi in modo da avere la sufficienza in tutte le prove.
Cosa vuol dire, però, che l’esame è capitalizzabile? Immagina di fare l’esame e di superare facilmente tre prove su quattro. La quarta prova, però, è insufficiente, e non ha importanza se di tanto o di poco: tutto l’esame è insufficiente. Ora, èipetere tutto l’esame è una bella seccatura, oltre che… una spesa. Ed ecco che entra in gioco la capitalizzazione, che ti permette di ripetere solo le prove che non hai superato, di solito entro un anno. Ripetere una prova sola ti permette di migliorare le tue possibilità di passare la seconda volta e anche di spendere meno, perché dovrai pagare solo per una prova e non tutto l’esame. Ovviamente i tentativi non sono infiniti e se anche la seconda volta non superi l’esame, allora dovrai ripetere tutto. Però non arrivare a quel punto, dai. Impegnati, per favore!
Attenzione, perché la capitalizzazione non è permessa in tutti gli esami di certificazione. Negli ultimi anni, infatti, sono nati degli esami semplificati per chi deve fare alcuni documenti per lo Stato italiano. I livelli interessati sono l’A2 e il B1. Il livello A2 serve per richiedere il permesso di soggiorno di lungo periodo e il livello B1 è necessario per la richiesta di cittadinanza (le regole, al momento, sono un po’ diverse per chi ha origini italiane, ma si tratta di leggi su cui si discute molto in questo periodo e che potrebbero cambiare quindi… ti consiglio di verificare bene quali sono i requisiti per la tua specifica situazione al momento in cui stai vedendo questo video). Per venire incontro alle esigenze di chi deve fare queste pratiche, alcuni enti certificatori hanno creato delle certificazioni semplificate come il B1 cittadinanza o l’A2 integrazione del CILS. Questi esami sono, appunto, più semplici. Ma attenti, perché “semplici” non significa necessariamente più “facili” e, fra un minuto, vediamo cosa significa questo. E, in questi esami più semplici, non è ammessa la capitalizzazione, quindi se una prova è insufficiente, bisogna ripetere tutto l’esame.
Ma cosa significa che gli esami A2 integrazione e B1 cittadinanza sono più semplici ma non più facili? Beh, innanzitutto, il linguaggio che è utilizzato in questi esami è più familiare per gli studenti che vivono in Italia. Il B1 “normale” ha un focus sull’Italia dal punto di vista turistico, che a volte può risultare poco familiare per chi vive qui e conosce il mondo del lavoro, dei trasporti pubblici, magari, ma non tanto i musei o i festival di cultura, ecco. Inoltre le prove sono più brevi, ci sono meno esercizi e meno domande. Qui però sta una parte del problema: se io faccio un errore in un esame che ha 100 domande, è un conto, ma se io faccio un errore in un esame che ha 60 domande, eh… allora il mio errore ha un peso diverso. Ovviamente se ci sono 60 domande e non 100 ho anche meno possibilità di fare errori, ma è comunque un elemento da valutare quando scegliamo quale esame fare.
E passiamo a discutere proprio questo: quale esame scegliere, quale livello, quando farlo e perché. Queste sono tutte domande che si pone chi sta per preparare un esame, e adesso le vediamo, una per una.
La scelta dell’esame dipende molto da dove si trova il centro d’esame più vicino a te, naturalmente. Ci sono piccole differenze fra le varie certificazioni (CILS, CELI e PLIDA) ma hanno lo stesso valore di legge e la maggior parte degli studenti sceglie, appunto, in base alla comodità. Oltre alla comodità “geografica”, per così dire, è anche importante capire la comodità di tempo. Se c’è la necessità di avere la certificazione entro 6 mesi, per esempio, allora bisogna vedere quali certificazioni hanno una sessione utile per ottenere questo risultato. Una cosa che deve essere molto chiara, però, è questa: è bene prepararsi sui materiali dell’esame. In commercio esistono materiali per ogni certificazione e per ogni livello. Alcuni sono più difficili da trovare di altri, ma i libri e i materiali ci sono. Quando si sceglie, per esempio di fare il CILS, si studia sui materiali per il CILS, se si sceglie di fare il CELI, si studia sui materiali per il CELI, e così via.
Passiamo a quando fare l’esame: qual è il momento migliore? Beh, considera che, di norma, le iscrizioni chiudono un mese o un mese e mezzo prima della prova. Quando ti iscrivi dovresti essere a un buon punto della preparazione e avere già una ragionevole speranza di riuscire a passarlo. Tieni conto che quando si fa un esame strutturato di questo tipo, non si tratta solo di conoscere la lingua (che comunque è sempre una cosa buona, anzi è la cosa più importante, secondo me) ma anche di avere qualche “strategia” da esame che si ottiene solo con la pratica. Devi conoscere dei trucchetti che ti aiutano ad affrontare meglio l’esame stesso. Per esempio, per molti studenti è difficile la prova di ascolto perché è importante ascoltare e capire, ma anche prendere appunti e leggere le domande. Quale sarà il metodo migliore? Non c’è una risposta che valga per tutti gli studenti e si scopre la propria preferenza solo facendo pratica. Di conseguenza, io consiglierei di iniziare la preparazione almeno tre o quattro mesi prima dell’esame, e questo in quei casi in cui il livello è abbastanza consolidato, quindi, per esempio, se vuoi fare l’esame di B1 e più o meno hai già un livello B1. Se in questo momento hai il livello B1 e vuoi provare a fare il livello B2, bisogna considerare anche il tempo necessario per arrivare a quel livello.
E arriviamo a quale livello è meglio provare, il proprio livello o un livello più alto? Anche questo dipende molto dalle situazioni. Se, per esempio, stai facendo le pratiche per la cittadinanza o per una domanda di iscrizione all’università, e devi avere la certificazione entro qualche mese, in fretta, il mio consiglio è di fare il livello che è richiesto. Cercare di fare un livello più difficile potrebbe farti perdere tempo prezioso e nulla ti proibisce di provare a fare un livello più alto in un momento in cui la situazione è più tranquilla, per così dire, non hai urgenze di tempo.
Se invece vuoi fare l’esame per usarlo un giorno, eventualmente, per una ricerca di lavoro, o comunque per una tua motivazione personale, secondo me puoi permetterti di puntare in alto e iniziare a prepararti per un livello più alto del tuo livello attuale. Considera comunque che i livelli più alti, il C1 e il C2, sono molto impegnativi e per alcuni versi potrebbe essere difficile anche per un italiano madrelingua, e quindi avrai bisogno di una preparazione seria, con un insegnante esperto. Magari con un insegnante su Italki.
A proposito di sfida personale, secondo me gli esami di certificazione sono molto utili in questo senso. Anche se non hai un reale bisogno pratico di una certificazione, si tratta comunque di una maniera di sfidarti e di uscire dalla tua zona di confort. Per esempio, un esame ti obbligherà a scrivere molto in italiano (abilità che molti studenti trascurano), ad affrontare certi aspetti della grammatica (che magari avevi sempre un po’ trascurato) e, in generale, ad avere un livello di competenze armonico, che non abbia troppi dislivelli. Io non ho ovviamente affrontato gli esami di italiano, da madrelingua, ma ho due certificazioni C2, in inglese e in russo. Ed entrambe le certificazioni mi sono state utili a spingermi al di fuori della zona di confort, mi hanno dato un obiettivo a cui ambire, un obiettivo a cui aspirare. Magari impari l’italiano da tempo, da anni, e non sai più che cosa fare, come andare avanti, non sai più quale può essere la tua meta. Ecco, un esame di certificazione può essere una maniera interessante di darsi un nuovo obiettivo, trovare una nuova motivazione, un nuovo stimolo, avere qualcosa per cui impegnarsi quotidianamente. Quindi questa è, dal mio punto di vista, una motivazione molto valida per considerare un esame di certificazione. Ma, in questi casi, meglio puntare un po’ più in alto per cercare, appunto, di trattare un maggiore effetto di motivazione.
Spero che questi consigli siano stati utili e ti abbiano aiutato a fare chiarezza sul come, sul quando e sul perché fare un esame di certificazione. Fammi sapere se hai già ottenuto una certificazione di italiano oppure se è nei tuoi piani. Raccontami la tua esperienza nei commenti.
Se ti interessa il discorso delle certificazioni, chi lo sa, magari in futuro potrò pensare di creare qualche risorsa specifica, proprio per le persone che si stanno preparando a un esame. Fammi sapere nei commenti se qualcosa del genere ti può interessare.
Ma ora, se vuoi un PDF conciso, che riassume tutte le informazioni che ho lasciato in questo video, con anche i vari link che puoi andare a visionare, dai un’occhiata al PDF che ho preparato per te. Il link è in descrizione ma lo trovi anche qui. Alla prossima!
B1, B2, C1… avrai forse sentito parlare di questi famosi livelli linguistici. Se impari l’italiano forse hai già una vaga idea del tuo livello su questa scala ma, se vuoi farti un’idea più chiara, potresti considerare di sottoporti a un esame di certificazione linguistica che, appunto, certifichi il tuo livello. Ma a cosa serve?
Può servire per iscriversi all’università, per fare alcuni lavori, per ottenere alcuni documenti come il permesso di lungo soggiorno o la richiesta di cittadinanza. Alcuni studenti, poi, lo fanno per inserirlo nel curriculum e altri ancora per soddisfazione personale, usandolo magari come stimolo a migliorare in italiano. Tutte queste motivazioni sono valide e quindi lascia che in questo video ti spieghi qualcosa di più sugli esami di certificazione. Parleremo di quali sono i tipi di esami e di chi li rilascia, di qual è la loro struttura, e di tutte le cose più importanti che devi sapere se stai considerando di dare un esame di certificazione.
Trascrizione e glossario sul Podcast Italiano Club
Ah, io mi chiamo Davide, sono un insegnante di italiano e questo è Podcast Italiano, un canale per chi impara o ama la lingua italiana. Attiva i sottotitoli se ne hai bisogno. E ti ricordo che la trascrizione integrale, come sempre, si trova sul mio sito. Come sempre ho preparato anche un PDF che riassume tutte le informazioni che dico in questo video, così, anche se ti dimentichi qualche dettaglio, le ritroverai facilmente all’interno del PDF. Puoi scaricarlo al link in descrizione oppure scansionando questo comodo codice QR: ti basterà inserire i tuoi dati e lo riceverai quasi immediatamente via email. Incominciamo!
Per ottenere una certificazione che si può usare in un contesto ufficiale (l’università, il lavoro, i documenti) è necessario fare un esame in un ente certificatore accreditato. Cosa significa questo? Ci sono molte scuole che rilasciano attestati di vario tipo, ma per essere veramente sicuri che l’esame abbia uno standard alto di qualità e serietà e che sia valido quando si fanno delle procedure burocratiche, ci sono solo quattro enti certificatori riconosciuti dallo Stato italiano.
E questi quattro enti sono: l’Università per stranieri di Siena, che rilascia la certificazione CILS, l’Università per Stranieri di Perugia, che rilascia la certificazione CELI, la Società Dante Alighieri, che rilascia la certificazione PLIDA e l’Università di Roma Tre, che rilascia la certificazione Certit. Gli esami hanno un costo che varia da circa 40 euro, per quelli più economici, a circa 160 euro per quelli più costosi. Più è avanzato il livello linguistico, più è complesso l’esame e, di conseguenza, è anche più caro sostenerlo. Per sapere con certezza, comunque, il prezzo dell’esame che ti interessa, devi consultare il sito dell’ente certificatore in questione.
Attenzione, perché quando parlo di “ente certificatore”, non intendo il “centro di esame”. Queste istituzioni, come l’Università per stranieri di Siena e le altre che abbiamo visto, sono quelle che organizzano gli esami. Si occupano di preparare, di scrivere gli esami, di correggerli e di dare, poi, le certificazioni. Questo però non vuol dire, fortunatamente, che bisogna andare fisicamente a Siena, a Perugia o a Roma per fare l’esame. No, non ti preoccupare! Il primo passo infatti, se vuoi fare un esame di certificazione, è cercare il centro d’esame più vicino a te. Nei siti degli enti certificatori, infatti, si può vedere in quali Paesi e in quali città si trovano le sedi d’esame. È possibile fare un esame di certificazione in moltissime grandi città e nella maggior parte dei Paesi, ma se abiti in una zona rurale o in un paese molto piccolo, potrebbe essere necessario fare un viaggio per raggiungere il centro d’esame più vicino. Rispetto al prezzo, considerate che oltre ai soldi che dovete pagare per l’iscrizione all’esame, anche il centro d’esame potrebbe chiedere dei soldi per coprire le spese di segreteria e anche queste sono informazioni che bisogna verificare caso per caso.
Ora, prepararsi a un esame linguistico richiede una preparazione specifica. Certo, avere un buon livello linguistico in ciascuna delle abilità di una lingua è imprescindibile, ma non basta: serve anche conoscere bene la struttura dell’esame, sapere come rispondere ai vari tipi di domande, saper gestire il tempo, capire come affrontare la prova scritta, come organizzare un discorso orale, e molto altro.
In poche parole, è utile lavorare in maniera mirata e strategica con un’insegnante che abbia esperienza nella preparazione degli esami, possibilmente. Ed è qui che entra in gioco Italki. Italki è una piattaforma dove puoi trovare insegnanti e tutor di lingua di qualsiasi genere e per qualsiasi obiettivo, ma con i quali potrai anche, se vorrai, prepararti per un esame. Gli insegnanti ti aiuteranno a capire la struttura dell’esame, lavorare sulle prove che trovi più difficili, capire in cosa puoi migliorare, simulare le varie sezioni dell’esame. E, tutto questo, senza dover uscire di casa: lo puoi fare dal divano, se vuoi, con la massima flessibilità e scegliendo insegnanti adatti al tuo budget. Insomma, molto più conveniente e comodo rispetto ai tradizionali corsi erogati da corsi e istituti. Basta andare sulla piattaforma, selezionare “test preparation” e il tipo di esame per il quale ti stai preparando. Da lì potrai contattare uno degli insegnanti e prenotare la tua prima lezione.
Usa il codice DAVIDE4 per ottenere 5€ di sconto su lezioni superiori a 10€. È un piccolo investimento che può fare una grande differenza, soprattutto se hai scelto di fare l’esame per motivi che possono avere un impatto significativo sulla tua vita, ma anche se lo fai come sfida personale. Io stesso, anni fa, mi sono preparato con un’insegnante che ho trovato su Italki per il mio esame C2 di russo, di cui ho parlato in questo video, e il suo aiuto fu davvero determinante. Dunque vai su Italki (ti lascio il link in descrizione o tra i commenti) e comincia oggi stesso.
Dopo aver verificato queste informazioni è importante capire quando fare l’esame. Ogni esame infatti ha più sessioni (ricorda questa parola), più sessioni nell’arco di un anno e non è detto che tutti i centri d’esame offrano sempre tutte le sessioni. Per capire quando fare l’esame, quindi, è fondamentale scegliere e poi contattare un centro d’esame per chiedere informazioni.
Bene. Ma qual è la struttura degli esami? Gli esami sono normalmente divisi in 4 o 5 prove. Di solito c’è una prova di ascolto, dove si ascolta un dialogo e poi bisogna rispondere a delle domande; una prova di lettura, in cui si legge e, di nuovo, si risponde a delle domande; uno scritto, in cui bisogna appunto scrivere un messaggio, un’email o un testo di altro tipo; e una prova orale, in cui bisogna (ti sorprenderò), parlare. Alcune certificazioni, soprattutto ai livelli più alti, prevedono anche la prova di grammatica, che a volte si chiama “Competenza linguistica” o “Analisi delle strutture di comunicazione”.
Perché è importante la divisione delle prove? È importantissima per capire come si supera l’esame e se ti interessa la capitalizzazione. La capit… che? Ascolta con attenzione, perché questo concetto ti aiuterà a scegliere quale esame fare. L’esame è superato con un risultato minimo del 60%. Il problema è che bisogna raggiugere il 60% in tutte le prove. Se il risultato è 60% nella lettura, 60% nell’ascolto, 80% nello scritto ma 50% nel parlato, la media è superiore al 60%, sì, ma non ha importanza perché il minimo che bisogna raggiungere in ogni prova, in tutte le prove, è del 60%. Quando anche una sola prova è sotto il 60%, l’esame non è superato. Quindi è molto importante esercitarsi in modo da avere la sufficienza in tutte le prove.
Cosa vuol dire, però, che l’esame è capitalizzabile? Immagina di fare l’esame e di superare facilmente tre prove su quattro. La quarta prova, però, è insufficiente, e non ha importanza se di tanto o di poco: tutto l’esame è insufficiente. Ora, èipetere tutto l’esame è una bella seccatura, oltre che… una spesa. Ed ecco che entra in gioco la capitalizzazione, che ti permette di ripetere solo le prove che non hai superato, di solito entro un anno. Ripetere una prova sola ti permette di migliorare le tue possibilità di passare la seconda volta e anche di spendere meno, perché dovrai pagare solo per una prova e non tutto l’esame. Ovviamente i tentativi non sono infiniti e se anche la seconda volta non superi l’esame, allora dovrai ripetere tutto. Però non arrivare a quel punto, dai. Impegnati, per favore!
Attenzione, perché la capitalizzazione non è permessa in tutti gli esami di certificazione. Negli ultimi anni, infatti, sono nati degli esami semplificati per chi deve fare alcuni documenti per lo Stato italiano. I livelli interessati sono l’A2 e il B1. Il livello A2 serve per richiedere il permesso di soggiorno di lungo periodo e il livello B1 è necessario per la richiesta di cittadinanza (le regole, al momento, sono un po’ diverse per chi ha origini italiane, ma si tratta di leggi su cui si discute molto in questo periodo e che potrebbero cambiare quindi… ti consiglio di verificare bene quali sono i requisiti per la tua specifica situazione al momento in cui stai vedendo questo video). Per venire incontro alle esigenze di chi deve fare queste pratiche, alcuni enti certificatori hanno creato delle certificazioni semplificate come il B1 cittadinanza o l’A2 integrazione del CILS. Questi esami sono, appunto, più semplici. Ma attenti, perché “semplici” non significa necessariamente più “facili” e, fra un minuto, vediamo cosa significa questo. E, in questi esami più semplici, non è ammessa la capitalizzazione, quindi se una prova è insufficiente, bisogna ripetere tutto l’esame.
Ma cosa significa che gli esami A2 integrazione e B1 cittadinanza sono più semplici ma non più facili? Beh, innanzitutto, il linguaggio che è utilizzato in questi esami è più familiare per gli studenti che vivono in Italia. Il B1 “normale” ha un focus sull’Italia dal punto di vista turistico, che a volte può risultare poco familiare per chi vive qui e conosce il mondo del lavoro, dei trasporti pubblici, magari, ma non tanto i musei o i festival di cultura, ecco. Inoltre le prove sono più brevi, ci sono meno esercizi e meno domande. Qui però sta una parte del problema: se io faccio un errore in un esame che ha 100 domande, è un conto, ma se io faccio un errore in un esame che ha 60 domande, eh… allora il mio errore ha un peso diverso. Ovviamente se ci sono 60 domande e non 100 ho anche meno possibilità di fare errori, ma è comunque un elemento da valutare quando scegliamo quale esame fare.
E passiamo a discutere proprio questo: quale esame scegliere, quale livello, quando farlo e perché. Queste sono tutte domande che si pone chi sta per preparare un esame, e adesso le vediamo, una per una.
La scelta dell’esame dipende molto da dove si trova il centro d’esame più vicino a te, naturalmente. Ci sono piccole differenze fra le varie certificazioni (CILS, CELI e PLIDA) ma hanno lo stesso valore di legge e la maggior parte degli studenti sceglie, appunto, in base alla comodità. Oltre alla comodità “geografica”, per così dire, è anche importante capire la comodità di tempo. Se c’è la necessità di avere la certificazione entro 6 mesi, per esempio, allora bisogna vedere quali certificazioni hanno una sessione utile per ottenere questo risultato. Una cosa che deve essere molto chiara, però, è questa: è bene prepararsi sui materiali dell’esame. In commercio esistono materiali per ogni certificazione e per ogni livello. Alcuni sono più difficili da trovare di altri, ma i libri e i materiali ci sono. Quando si sceglie, per esempio di fare il CILS, si studia sui materiali per il CILS, se si sceglie di fare il CELI, si studia sui materiali per il CELI, e così via.
Passiamo a quando fare l’esame: qual è il momento migliore? Beh, considera che, di norma, le iscrizioni chiudono un mese o un mese e mezzo prima della prova. Quando ti iscrivi dovresti essere a un buon punto della preparazione e avere già una ragionevole speranza di riuscire a passarlo. Tieni conto che quando si fa un esame strutturato di questo tipo, non si tratta solo di conoscere la lingua (che comunque è sempre una cosa buona, anzi è la cosa più importante, secondo me) ma anche di avere qualche “strategia” da esame che si ottiene solo con la pratica. Devi conoscere dei trucchetti che ti aiutano ad affrontare meglio l’esame stesso. Per esempio, per molti studenti è difficile la prova di ascolto perché è importante ascoltare e capire, ma anche prendere appunti e leggere le domande. Quale sarà il metodo migliore? Non c’è una risposta che valga per tutti gli studenti e si scopre la propria preferenza solo facendo pratica. Di conseguenza, io consiglierei di iniziare la preparazione almeno tre o quattro mesi prima dell’esame, e questo in quei casi in cui il livello è abbastanza consolidato, quindi, per esempio, se vuoi fare l’esame di B1 e più o meno hai già un livello B1. Se in questo momento hai il livello B1 e vuoi provare a fare il livello B2, bisogna considerare anche il tempo necessario per arrivare a quel livello.
E arriviamo a quale livello è meglio provare, il proprio livello o un livello più alto? Anche questo dipende molto dalle situazioni. Se, per esempio, stai facendo le pratiche per la cittadinanza o per una domanda di iscrizione all’università, e devi avere la certificazione entro qualche mese, in fretta, il mio consiglio è di fare il livello che è richiesto. Cercare di fare un livello più difficile potrebbe farti perdere tempo prezioso e nulla ti proibisce di provare a fare un livello più alto in un momento in cui la situazione è più tranquilla, per così dire, non hai urgenze di tempo.
Se invece vuoi fare l’esame per usarlo un giorno, eventualmente, per una ricerca di lavoro, o comunque per una tua motivazione personale, secondo me puoi permetterti di puntare in alto e iniziare a prepararti per un livello più alto del tuo livello attuale. Considera comunque che i livelli più alti, il C1 e il C2, sono molto impegnativi e per alcuni versi potrebbe essere difficile anche per un italiano madrelingua, e quindi avrai bisogno di una preparazione seria, con un insegnante esperto. Magari con un insegnante su Italki.
A proposito di sfida personale, secondo me gli esami di certificazione sono molto utili in questo senso. Anche se non hai un reale bisogno pratico di una certificazione, si tratta comunque di una maniera di sfidarti e di uscire dalla tua zona di confort. Per esempio, un esame ti obbligherà a scrivere molto in italiano (abilità che molti studenti trascurano), ad affrontare certi aspetti della grammatica (che magari avevi sempre un po’ trascurato) e, in generale, ad avere un livello di competenze armonico, che non abbia troppi dislivelli. Io non ho ovviamente affrontato gli esami di italiano, da madrelingua, ma ho due certificazioni C2, in inglese e in russo. Ed entrambe le certificazioni mi sono state utili a spingermi al di fuori della zona di confort, mi hanno dato un obiettivo a cui ambire, un obiettivo a cui aspirare. Magari impari l’italiano da tempo, da anni, e non sai più che cosa fare, come andare avanti, non sai più quale può essere la tua meta. Ecco, un esame di certificazione può essere una maniera interessante di darsi un nuovo obiettivo, trovare una nuova motivazione, un nuovo stimolo, avere qualcosa per cui impegnarsi quotidianamente. Quindi questa è, dal mio punto di vista, una motivazione molto valida per considerare un esame di certificazione. Ma, in questi casi, meglio puntare un po’ più in alto per cercare, appunto, di trattare un maggiore effetto di motivazione.
Spero che questi consigli siano stati utili e ti abbiano aiutato a fare chiarezza sul come, sul quando e sul perché fare un esame di certificazione. Fammi sapere se hai già ottenuto una certificazione di italiano oppure se è nei tuoi piani. Raccontami la tua esperienza nei commenti.
Se ti interessa il discorso delle certificazioni, chi lo sa, magari in futuro potrò pensare di creare qualche risorsa specifica, proprio per le persone che si stanno preparando a un esame. Fammi sapere nei commenti se qualcosa del genere ti può interessare.
Ma ora, se vuoi un PDF conciso, che riassume tutte le informazioni che ho lasciato in questo video, con anche i vari link che puoi andare a visionare, dai un’occhiata al PDF che ho preparato per te. Il link è in descrizione ma lo trovi anche qui. Alla prossima!
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