Perché ho cambiato il mio accento? Cos'è successo a Liga Romanica? Sessualità? | Q&A
Trascrizione
Accedi o registrati per continuare a leggere
Ciao amici! Bentornati su Podcast Italiano. Questo è un Q&A. Perché? Perché non ho più idee, ho finito le idee e quindi faccio quello che fanno gli youtuber senza idee: chiedere al pubblico di farmi domande. No, non è vero. Ho tante idee, solo in questo momento poco tempo per realizzarle e quindi domanda e risposta, la soluzione a tutti i problemi.
David chiede: “Ne ho due. Hai abbandonato i tuoi piani di fare l'interprete o a cosa serve il tuo diploma adesso che fai lo youtuber?” Mi fa ridere “adesso che fai lo youtuber”, no? Sembra quasi “adesso che sei passato al lato oscuro”. Non lo so. Io ho qualche problema con la parola “youtuber”, cioè… Ma comunque, a nessuno interessa questo. Sì, io ho studiato traduzione e interpretariato, non ho mai fatto né il traduttore né l'interprete e quindi… è inutile la mia laurea? Sì, potrebbe dire che lo è, ma al tempo stesso… sì, lo è, è inutile per quello che faccio. Non mi serve realmente avere la laurea. Mi sarebbe comunque servita se Podcast Italiano non avesse funzionato. E quindi sì, chiamatemi dottore. Dottor Podcast Italiano.
“Hai mai pensato di fare un video sui dialetti ticinesi in Svizzera?” Sì, è una di quelle idee che non ho tempo per realizzare, quindi magari prima o poi la realizzerò, ma scrivetemi nei commenti se vi interessa l'italiano parlato in Svizzera.
Poi ci sono varie domande sul mio accento e questo è un po’ una costante, anche su Instagram ne parlavamo recentemente. Interessa il mio accento, il fatto che ho cambiato modo di parlare lo chiede sia anavm sia pdt2003. “Perché non hai un accento più marcato in italiano?” Sì, allora io anni fa, se sentite un video di tre anni fa, un podcast di tre anni fa, avevo un accento molto più marcato. Parlavo in una maniera più naturale, più nel mio caso torinese. Io sono di Torino e ho… avevo un accento torinese. Torinese non tipo Alessandro Barbero perché c'è una differenza tra torinese di 30—40 anni e torinese di 60 anni. Non mi piaceva quel modo di parlare, anche perché oltre all'accento, quindi oltre ai suoni che usavo, avevo un modo di parlare molto pigro, molto poco articolato. E quindi questo è il primo elemento che volevo cambiare. Ho proprio cambiato il modo in cui produco, pronuncio alcuni suoni. A me piace l'italiano neutro, la pronuncia neutra. Penso che lo sappiate, ne parlo spesso, penso che abbia il suo valore anche se, come dire, a volte dire che c'è un accento neutro dà fastidio ad alcune persone perché si dice “ah, tutti gli accenti sono belli e quindi non serve nemmeno questo concetto”. Io non sono molto d'accordo, nel senso che a me piacciono tanto gli accenti come vedete dai miei video, mi piace anche il fatto che ci sia un accento neutro, che sia un po’ come un abito elegante. Quindi sì, io ho imparato quel modo di parlare, anche perché voglio trasmettere un italiano il più possibile pulito, il più possibile standard. Non sto dicendo che sia sbagliato insegnare l'italiano e avere un accento assolutamente, è una scelta personale. La mia scelta è quella di parlare in un modo molto neutro per non trasmettere regionalismi, ma nel prossimo Q&A ritornerà questa domanda, lo so, ma grazie per non avermi chiesto almeno quante lingue parlo! Ve l'ho chiesto espressamente di non chiedermelo e grazie mille. A proposito, perché hai rinunciato a imparare il tedesco? Perché non mi divertiva… Cioè, non… non mi piaceva tanto il processo, non ero motivato. E la cosa più importante nelle lingue è la motivazione. Non siamo obbligati a imparare le lingue, almeno dipende dai casi, ma voi che siete nel mio pubblico tipicamente non dovete imparare l'italiano. Quindi se non vi piacesse non lo fareste e a me non piaceva molto imparare il tedesco e ho smesso. Non… non ero motivato, non ero motivato.
Die.pmr chiede: “Sessualità”. E io ti rispondo “Economia”. Che domanda è?
Isasha su Instagram chiede: “Quanto sei alto?” 187.
“Cosa è successo alla Liga romanica o a Liga romanica?” Chiede lesebasti. Per chi non sapesse Liga Romanica è un progetto che porto avanti con queste persone in cui parliamo lingue romanze diverse, cioè abbiamo conversazioni multilingue in varie lingue romanze. È successo che abbiamo litigato, ma non è un litigio normale, un litigio pesante, un litigio violento e feroce, anzi è diventata proprio una rissa. Ci siamo picchiati, ci siamo picchiati a sangue e alla fine è successo che uno di noi ha riportato ferite gravi, ferite interne, esterne, costole rotte, denti frantumati. Quindi era un po’ imbarazzante proseguire così, no? Con una persona totalmente tumefatta, con queste ferite eccetera. Abbiamo detto “No, non possiamo andare avanti, è una situazione strana” e quindi abbiamo smesso.
Non è successo niente, semplicemente eravamo molto, molto occupati. Siccome eravamo così impegnati il fatto di fare queste dirette, di dover preparare anche queste dirette settimanali perché non è che accendi la telecamera e parli, cioè, c'era una preparazione, era abbastanza stressante, cioè era… era lavoro extra oltre a quello che già facevamo e quindi… quindi sì, abbiamo voluto prenderci una pausa ma vogliamo ritornare, comunque stiamo pensando a cosa fare. Voi iscrivetevi al canale YouTube di Liga Romanica, magari vedrete qualcosa presto! Comunque siamo buoni amici, eh, ci scriviamo, collaboriamo, ci scambiamo consigli, quindi non vi preoccupate. Jose dice: “Sono affascinato dalla lingua italiana solo grazie a te. Non è una… non è una domanda, ma dovevo dirlo.” Grazie di cuore. Mi fa piacere quando dite queste cose. Ricorda il motivo per cui faccio questo lavoro. Quindi grazie, grazie mille.
“A proposito di questo lavoro, che cosa avresti fatto se non facessi questo lavoro?” Chiede Lorenzo su Instagram. Non lo so. Spero qualcosa di creativo. O che poi con “creativo” non intendo per forza montare video, che potrebbe essere un lavoro interessante o che ne so, fare il graphic designer? No, non per forza quello. Intendo fare un lavoro che implichi trovare soluzioni creative. Mi piace usare il cervello, mi piace essere creativo nel trovare soluzioni. Qualcosa di creativo in senso lato, in senso generale.
Oleander chiede: “Che tipo di Youtuber sei? Trovo che sia una cosa interessante e div. (Cosa intendi? Diversa? Una cosa divertente?) ma anche competitiva”. Una cosa competitiva.
Faccio le cose un po’ a caso su YouTube, un po’ a modo mio, nel senso, faccio un po’ le cose come mi piace farle, a volte non è magari la maniera più corretta. Faccio contenuti che forse sono un po’ diversi da quelli che fanno gli altri insegnanti di italiano su YouTube. Cioè, io spesso parlo di linguistica, di storia della lingua e di argomenti molto nerd. Però penso che sia un po’ la mia particolarità e mi piace farlo. È importante fare quello che… che ti piace credo alla fine, se no boh, se… cioè, se no ti rompi le palle dopo… dopo poco. Sì, sono insegnante di italiano, però ho anche vari italiani che mi seguono. È una cosa strana ma bella, penso. Cioè, forse a livello imprenditoriale non è una scelta molto saggia, però alla fine mi piace che ci siano commenti di italiani, che ci sia anche interazione tra italiani e stranieri e penso che sia una cosa che nessun altro, nessun altro insegnante di italiano ha. Non so, la trovo una cosa curiosa e forse unica.
pastux chiede: “Se verrò a Torino possiamo incontrarci di persona?” No. Scherzo, sì, possiamo incontrarci. Non ti assicuro che ci riusciremo. E chiedo scusa a tutti quelli che mi chiedono… cioè, tutti quelli, sembra che siano 100 persone. No! Ogni tanto qualcuno mi chiede se possiamo incontrarci e io spesso non riesco a soddisfare le loro richieste. E quindi chiedo scusa. Però voi chiedete lo stesso.
KitKatCandyPink chiede: “Ciao Davide, che musica ti piace ascoltare?” Senza “di”. Da giovane ero molto rockettaro, quindi… anzi, metallaro. Ascoltavo metal, avevo i capelli lunghi tra l'altro. Bei tempi. No, in realtà no. Mi piace ciò che non è troppo semplice, banale e trito e ritrito come la maggior parte del pop italiano. Mi piace ascoltare qualcosa che sia musicalmente interessante, anche perché io sono musicista, suono pianoforte e tastiera. Adesso non suono molto. Qualsiasi genere che abbia qualche elemento musicalmente interessante, diciamo. Può essere jazz, può essere anche pop, ma se non è pop troppo banale, può essere rap, perché mi piace molto l'elemento ritmico, il flow di alcuni rapper. Può essere progressive metal.
@lety_polyglotte si lamenta perché dice che molto spesso trova la parola “perché” scritta con l'accento grave al posto di quello acuto. È un errore di ortografia? Sì, è un errore di ortografia. Bisognerebbe scriverlo con l'accento acuto, “perché”, ho fatto un video, tra l'altro, su questo argomento. E hai ragione, la maggior parte delle persone se ne frega, ma più che altro perché non è una regola che ci viene insegnata a scuola, a scuola, almeno quando andavo io, ma penso non sia cambiato, ci insegnavano a fare un accento così, indistinto, quindi tipo una barchetta o una mezzaluna. Non ci insegnavano che ci sono due tipi di accenti e quindi… e quindi alla fine tipicamente mettiamo… mettiamo l'accento grave. Per chi non lo sapesse si dovrebbe mettere l'accento acuto perché indica una e chiusa, almeno in italiano standard, “perché”. Quindi sì, un po’ mi dà fastidio, però boh, non è la cosa peggiore del mondo, suppongo.
“Mi piacciono tanto i vlog”, chiede Monica. “Vuoi farne di più in futuro?” Vorrei farne di più, perché sono divertenti da fare e per me sono più facili da fare che i miei video normali. Solo che nessuno li guarda. Quindi ragazzi, guardate i vlog. Non lo so, scrivetemi perché non vi piacciono i vlog. Questa cosa la trovo un po’ misteriosa. Boh.
Ceciliav chiede: “Tu ed Erika da quanto tempo state insieme?” Da cinque anni, più di cinque anni, che è tanto tempo. Il tempo vola e tra l'altro sì, più o meno la nostra relazione è nata insieme a questo progetto. In realtà il progetto è un pochino più… più vecchio perché è nato a fine 2016, però più o meno sì. Chi ascoltava i vecchi podcast si ricorda forse la presenza di Erica massiccia molto più di, molto più che adesso. Lei direbbe che non la invito e forse in parte è anche vero. Io ho bei ricordi di… di quell'epoca e sì, in un certo senso sono legati la nostra relazione e il progetto. Momento emotivo.
“Che sport facevi da bambino?” Ping pong o tennis tavolo. Non ero particolarmente bravo, mai stato particolarmente bravo, però sì. “Adesso ne pratichi qualcuno?” il Padel, anche se così, un po’ per… per cazzeggio, come diciamo in italiano.
Laura di CouchPolyglot (è un piacere vederti, tra l’altro): “Ho un paio di domande. Cosa pensi della regola 80/20, Il principio di Pareto, per imparare le lingue per la vita in generale. Il principio di Pareto afferma che il 20% di cause provoca l'80% degli effetti. E l'80 % di cause comporta solo il 20% restante degli effetti.” E sì, è un principio che si trova in tutti i libri di self-help, che ormai è davvero diventato di moda. Però è vero, anche nelle lingue ha la sua importanza. Appunto, le 2000 parole più comuni in una lingua costituiscono il 90% delle parole usate in una conversazione normale, e quindi è una cosa importante da ricordarsi. Diciamo che per quanto riguarda le lingue, io penso che sì, è vero che poche parole ti permettono di capire la maggior parte delle parole usate in una conversazione, però è anche vero che le restanti parole possono avere un peso in una conversazione, quindi bisogna anche secondo me, andare oltre le due parole più comuni.
Mi chiede se hai… se ho letto il libro “Atomic Habits” e cosa ne pensi? Sì, l'ho letto, mi è piaciuto molto. Mi piace anche linguaggio semplice. È un…
Quale libro ha avuto il più grande impatto sulla mia vita? Allora ci ho pensato un po’. Ho letto… Io leggo principalmente saggistica, principalmente saggi. Devo confessarvi questo. C'è un libro di cui ho parlato anche sul mio podcast tempo fa, che si chiama How to Be Miserable, che sarebbe “Come essere infelice, molto infelice” e praticamente è un po’ una presa in giro dei saggi su come essere felice, come trovare la felicità. E mi piace molto perché… perché la felicità secondo me e secondo l'autore del libro non è qualcosa che uno può raggiungere con una formula magica, cioè la felicità arriva in momenti inaspettati, ciò che facilmente raggiungibile è l'infelicità. Quindi il libro dice “Vuoi essere infelice? Fai questo, questo, questo. Non uscire di casa, Stai sempre attaccato a uno schermo, non avere relazioni sociali, mangia tutto quello che vuoi senza contenerti”, eccetera eccetera. In una maniera ironica, molto divertente, ma che ti fa pensare a tutte le cose sbagliate che stai facendo e non dovresti fare invece. Non è un classico, però è un libro che secondo me ha avuto un impatto su di me, perché ancora oggi ci penso.
injames chiede: “Cosa significa per te parlare fluentemente una lingua”. Fluidità o fluenza (chiamatela un po’ come volete, non so mai come tradurre, non c'è un modo solo di dirlo) è un concetto che non è univoco, quindi ognuno ha la sua idea in merito. A me piace la definizione di Holly Richards, se non sbaglio l'ho sentita da lui, cioè che se uno è in grado di avere una conversazione al… al pub, se non sbaglio, questa era la sua formulazione, non deve essere al pub ma è divertente, al pub su qualsiasi argomento, quindi una conversazione informale su più o meno qualsiasi argomento è fluente. Parla correntemente una lingua. Penso che non sia tanto una questione di conoscere tante parole o di esprimersi in una maniera ornata, elegante, quanto di riuscire a esprimere quello che si pensa agevolmente. E voi cosa ne pensate? Secondo voi che cos'è la fluency, fluenza, fluidità? Mi interessa sapere qual è la vostra opinione in merito.
User… beh, nome molto complicato, chiede qual è il mio piacere proibito. Ho una dipendenza dai dolci, quindi sono davvero dipendente dai dolci e dalla cioccolata soprattutto, quindi devo restarne il più lontano possibile, perché se io ho un pacco di biscotti in casa posso finirlo molto, molto velocemente. Quindi è un piacere proibito, nel senso che me lo proibisco. Cioè, non… non devono esserci i dolci a casa mia perché se no poi li mangio in cinque nanosecondi. Erika lo sa molto bene questo.
Katy chiede: “Che cos'è la cosa più importante se voglio parlare italiano? Non ho nessuno che voglia parlare con me”. Bisogna agire secondo me, perché modi per trovare persone con cui parlare ce ne sono tantissimi, ci sono piattaforme, ci sono app, si può fare lezione con un'insegnante, si può avere un partner linguistico, però bisogna farlo perché alla fine se uno non lo fa è… quello è il problema. Bisogna agire. Agisci, credo in te. Vai. Spicca il volo.
Bene, ho risposto a tante domande. Non a tutte, mi dispiace se non ho risposto a tutti, però l'ultima volta ho risposto a tipo 50 domande ed è stato un disastro. Io vi ringrazio per aver visto questo video fin qui. Vi ricordo il mini corso di pronuncia in descrizione, tra i commenti, ovunque e anche il Podcast Italiano Club che è il luogo dove produco contenuti esclusivi e dove potete anche sostenere questo progetto se vi va e, appunto, ottenere un sacco di roba che pubblico solamente lì che vi aiuterà a portare il vostro italiano nella stratosfera. Grazie per aver visto questo video e alla prossima! Ciao ciao!