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Gli stranieri capiscono i GESTI italiani? 🤌

February 20, 2022

Trascrizione

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Leo: Ma che cazzo stai a di’?

Elena: Ma sei scemo?

Leo: Ma che vuoi?

Elena: Ma cosa dici?!

Leo: Ma non vedi sto cogli...

Davide: Ciao a tutti e benvenuti su Podcast Italiano con degli ospiti super speciali. Abbiamo qui Leo del canale...

Leo: Portuguese with Leo.

Davide: Elena di...

Elena: Linguriosa.

Davide: E Elisa di...

Leo: French Mornings with Elisa.

Davide: E... queste persone parlano l’italiano. Chi meglio, qualcuno peggio nel gruppo ma non facciamo nomi. Hai un po’ la coda di paglia, eh, se mi fai questo.

Leo: I gesti. Parliamo di gesti oggi!

Davide: Queste persone conoscono la lingua ma sanno che cosa vogliono dire i gesti italiani?Conoscono il loro significato? Oggi lo scopriremo insieme!

Ma prima di passare alla sfida voglio parlarti di un'altra sfida e a questo proposito ringrazio lo sponsor di oggi, Italki. Italki è un fantastico sito dove puoi trovare insegnanti con cui fare lezioni private di italiano o qualsiasi lingua. Su Italki puoi trovare l'insegnante perfetto per te, professionista o tutor, madrelingua o no che parla la tua lingua o non la parla, come preferisci tu. E puoi ovviamente scegliere in base al prezzo che sei disposto a pagare. Puoi fare lezione dal computer, dal telefono, a casa tua, al parco, in spiaggia, dove ti pare. Io stesso quando insegnavo su Italki avevo uno studente che amava fare lezione in macchina mentre guidava. Ecco, io non te lo consiglio ma se vuoi puoi farlo. Se stai imparando l'italiano o un'altra lingua ma finora l'hai fatto solo passivamente questo è il momento perfetto per iniziare a parlare, a proposito di gesti. È iniziata infatti la Language Challenge di Italki che durerà fino al 31 marzo per un periodo totale di 45 giorni in cui potrai metterti alla prova, sfidare te stesso e migliorare il più possibile le tue abilità linguistiche facendo lezione con insegnanti di Italki. Basta iscriversi, è gratis, scegliere un obiettivo in termini di ore totali di lezione e mettersi a farle semplicemente. E se al termine dei 45 giorni avrai raggiunto l'obiettivo riceverai dei premi. Chiaramente più è alto l'obiettivo maggiori saranno i premi. L'obiettivo minimo comunque è di soltanto cinque ore, dunque sono sicuro che ce la potrai fare. Fa paura parlare una lingua straniera per la prima volta ma se vogliamo dire che parliamo una lingua, beh prima o poi bisogna farlo. E in più, avere degli obiettivi aiuta a focalizzarsi e a mantenere alta la motivazione nelle lingue come in qualsiasi cosa. Quindi ti consiglio di cliccare sul link che trovi nella descrizione o tra i commenti, iscriverti alla Language Challenge di Italki e fare il primo passo verso la... fluenza, chiamiamola così, fluenza, non... non ho mai capito se si dice ma fluenza. Grazie ad Italki per il sostegno, Italki che ho usato con molto piacere da studente e da insegnante e passiamo alla sfida. Una piccola avvertenza prima della sfida: io sono un italiano un po’ strano perché non uso troppi gesti, non so perché, e di conseguenza alcuni gesti nel video li eseguo un po’ male. Quindi italiani all'ascolto abbiate pietà di me. Gesto. E seconda cosa: i gesti italiani non vanno confusi con la LIS, la Lingua Italiana dei Segni. La differenza è che una lingua dei segni è una lingua vera e propria che ha una sintassi. I  gesti italiani hanno solo la componente lessicale. La LIS è super interessante ma ne so molto poco. Se siete esperti contattatemi, magari faremo qualcosa insieme.

Davide: Partiamo da un gesto che si conosce in tutto il mondo e probabilmente potete già farmelo. Questo gesto è molto famoso ma è anche usato molto male fuori dall'Italia. Io voglio che voi lo usiate, che mi diciate una frase di accompagnamento. Prima le ragazze, poi Leo perché è il più bravo in italiano e ha vissuto in Italia, quindi forse ha un certo vantaggio.

Elisa: “Ma perché hai fatto così?” No?

Davide: Sì, ok, può andare, “ma perché hai fatto così?”. Ok, può funzionare.

Elena: [Io volevo dire lo stesso.]

Davide: Beh, cambiala.

Elena: “Ma sei scemo?”

Davide: “Ma sei scemo”, sì, ok. Tu Leo?

Leo: Io direi “Ma che vuoi?”.

Davide: Giusto. Sì. Ok, l'avete usato bene. Si usa con le domande. Voi l'avete usato con delle domande piuttosto polemiche, forse non sapete che in realtà c'è un uso meno polemico di questo gesto, quindi io posso dire per esempio “quando partiamo dall'aeroporto lunedì?” e non è polemico. Non si usa per dire che il cibo è buono!

Leo: Meno male che nessuno di noi l'ha usata così, però...

Davide: No, non mi sembra, anche se tu forse...

Elena: Ma, ma guarda, guarda, guarda: “La pizza è buona!”

Leo: Ah, ma tu l’hai usato così?

Elena: Sempre! Io sempre lo uso così quando parlo l’italiano.

Leo: Ma sai che c'è un gesto per dire che è buono?

Elena: Sì.

Davide: Ok, vedremo, vedremo.

Elena: Spoiler!

Davide: Cambia molto poco, rimaniamo in questa posizione ma facciamo questo.

Elena: Tanto, molto di qualcosa.

Davide: Molto?

Elena: Ci sono tante persone qua!

Elisa: Io direi “hai paura?”, no?

Davide: Brava! Brava, giusto!

Elisa: In Francia...

Leo: In Portogallo si usa anche così, tipo... “paura, c’hai paura”.

Elena: Per paura? Leo: In Francia?

Elisa: In Francia. <...> T’as peur!

Leo: T’as peur, oui.

Elena: Per noi significa che ci sono tante persone. Pieno.

Davide: E lo fate con questo?

Elena: Sì sì, qua è pieno.

Leo: Questo è “paura” e questo è “pieno”.

Davide: Sì. Leo: Quindi va bene.

Davide: Però se fai il movimento invece “paura”.

Elena: “Paura” e “pieno”.

Davide: Poi abbiamo due modi di dire la stessa cosa. Cosa vuol dire questo?

Leo: Quando sei...

Leo: Pazzo? Quello che hai detto prima, sì.

Elisa: Sì. “Sei scemo?”

Leo: “Sei scemo”. Anch’io direi lo stesso.

Davide: Che bravi! Che bravi!

Elena: I tedeschi dicono così o fanno così. Davide: Così?

Leo: Noi facciamo [riproduce il suono].

Elena: Sì?

Leo: Sì, tipo [Davide: Questo sembra...] sei stupido, tipo non capisci niente! Però tipo, quando hai tipo 10 anni. Tipo e poi aggiungiamo tipo sei tasto 3.

Elisa: Tasto 3?

Leo: Tasto 3, no?

Davide: Tasto 3...

Leo: Non si dice tasto? I tasti del cellulare?

Davide: Sì.

Leo: 3, D E F, deficiente.

Elena: Aaaah!

Leo: No, ma si usa. Tecla três.

Elena: Sei un boomer!

Leo: Eh, ma tu che... quanti anni hai? Non sei del 90? Allora?

Davide: Qual è l'altro gesto secondo voi che vuol dire “Sei pazzo!”?

Leo: Sì, almeno...

Elisa: No?

Leo: Come ça?

Elisa: Sì, così.

Leo: Così?

Elisa: In Francia così.

Leo: Da noi sarebbe così.

Elisa: Oppure... sì. Più complicato ma...

Elena: Sì, anche qua. Ma io credo che sia così perché tu hai fatto questo l'altro giorno e io ho pensato “che fai? perché lo fa così?”

Leo: No ma sai che... Ma così fa... si può fa[re] tipo mmm. Qualcosa... C’è qualquadra che non cosa.

Davide: Se vi faccio invece con due mani.

Elena: Ma per favore cosa dici? Elisa: Mmm sì.

Leo: Ma che cazzo stai a di’?

Davide: Giusto. Bravi.

Leo: Manca il microfono.

Davide: Ma lo usereste nelle vostre lingue?

Elisa: No. Leo: No. Elena: No.

Elisa: In francese mai.

Leo: Piuttosto se lo fai più cose è tipo “per favore”. Tipo stai chiedendo qualcosa.

Davide: Sì, però noi lo faremmo così, molto attaccato.

Leo: Tipo “Ma daaai, ti prego!” Ah, “per favore” è così? E “ma che cazzo stai a di’?”

Davide: Sì, con questa oscillazione quindi, questo lo chiamerei “Ma dai!”

Leo: “Ma dai!”

Davide: Se parlo di qualcuno o di qualcosa faccio questo gesto. Ecco, forse dalla mimica facciale si vede anche.

Leo: E come...

Elisa: Che pesante!

Leo: Che pesante!

Elena: Non mi piace.

Leo: Mi sta un po’ sul cazzo, quindi...

Davide: Guarda che non puoi dire parolacce sul mio canale.

Leo: Ah scusa, scusa, scusa!

Davide: Que noooo!

Leo: Che mi sta sul c...

Ne ho avuto abbastanza di questa persona.

Davide: Mmm.

Elena: Sì, lo stesso, è molto pesante.

Elisa: Sì, anche io direi pesante perché cioè... Se fai un rumore così...

Davide: Sarebbe come dire “mi sta qui”, “mi sta qui”, cioè mi è indigesta.

Leo: Nel senso ti sta sul cazzo!

Davide: Sì, una persona mi è indigesta come se non scendesse per le vie dell'apparato digerente, ****quindi sì.

Leo: Ho capito, ho capito.

Elena: Mi piace tantissimo!

Davide: “Quella persona...”

Davide: Ok, se vi faccio questo.

Elena: Lo avevo dimenticato!

Davide: L'ho dimenticato?

Elena: L’ho dimenticato, sì.

Leo: Sì. O... Elena: Merda!

Leo: “Ho dimenticato qualcosa” o “ma com...”, tipo, che ne so... Te che parli francese: “Ma com’è possibile?”

Elena: [Quanto mi stai sulle palle...]

Elisa: Oppure quando è successo qualcosa ma lo potevamo evitare prima, quindi diciamo “Ah, ma è successo...

Elena: Ha ripentimento. Davide: Pentimento.

Elena: Pentimento. Elisa: Sì. L’abbiamo visto venire, no?

Davide: Ce lo aspettavamo. Elisa: Sì.

Davide: Ok.

Davide: A mio malgrado, quella che è arrivata più vicino è Elena perché vuol dire “Cazzo, mi son dimenticato di andare in panetteria!”

Leo: Io ho detto stavo tra questa e “Ma com'è possibile?” Non ho scelto però hai vinto.

Davide: Secondo me... secondo me “ma com'è possibile?” sarebbe...

Leo: Sì sì. Tipo...

Davide: L’italiano di Elena...

Leo: Sì, l'italiano di Elena ma.... chi vince adesso?

Leo: Brava!

Davide: Perfetto! Leo: Brava!

Davide: Ok, se faccio questo gesto...

Elena: Un po’ di più. Leo: No.

Elisa: Sì, un po’ di tutto.

Elena: Un po’ di tutto? Un po’ di più?

Elisa: Un po’ di più... Elena: Un po’ di tutto, sì.

Davide: Ok.

Leo: Io direi “più o meno lì”.

Elisa: Un po' strano.

Davide: Un po’ strano?

Elisa: Sì, una persona un po’ strana.

Elena: Sì, forse... non so.

Leo: Quindi non è lì. Elisa: Ma può essere... tante cose no?

Elena: Non so.

Davide: Lo fai bene, lo fai bene. Elena: Sì bene, ma...

Leo: DJ?

Davide: No, non è DJ.

In qualche modo, anche un po’ illegale lo facciamo. In qualche modo...

Elisa: Aaah sì.

Davide: Lo sistemiamo sotto il banco, sotto il tavolo.

Leo: Non so, è tutto... tutto mafia. Elena: Siamo traviesi.

Davide: Sì, questo... questo è abbastanza mafioso. A proposito di mafia, un altro gesto abbastanza mafioso.

Elena: Non mi rifriega niente. Leo: Tant... sì. Lo vuoi dire meglio?

Elena: No. Leo: Non mi rifriega niente? Davide: Rifriega?

Elena: Cosa è... cosa ho detto?

Davide: Argentino: “Non mi rifriega niente!”

Elena: Mi rifriega niente!

Davide: Non me ne frega niente! Elena: Non me ne... Aaah!

Leo: Sì.

Elena: Non me ne friega... Non me ne friega...

Leo, Davide: Frega! Frega! Sin la i.

Elena: Non me ne frega niente! Davide: Esatto.

Elisa: Sì, lo sapevo.

Elena: Dopo lo tagli.

Davide: No, non lo taglio!

Leo: Questo è un altro gesto, questo lo conosco.

Davide: Questo cosa vuol dire?

Leo: Ci facciamo due spaghi?

Davide: Bravo. Questo non era nella lista ma è vero.

Leo: Tipo mangiare spaghetti, della pasta.

Elena: E per mangiare pizza?

Davide: Mmm... non c'è, non c'è... non c'è che io sappia.

Leo: Sai cosa fai? Prendi un ananas!

Leo: Scherzo.

Davide: Ok.

Leo: Non cacciarmi.

Davide: Quindi, se io adesso faccio a Leo...

Elena: Mone... monetello, come si dice?

Davide: Monello?

Elena: Monello, un po’ monello. È un po’ monello.

Leo: Monello non [la] conosco.

Elena: Travieso.

Davide: Se io faccio questo. Leo: Così?

Davide: Che cosa significa? Quindi...

Elena: “Ma cosa dici??” No? È come... hai un problema con me?

Leo: No, questo c’è una persona tipo “ma questo qua...”

Elisa: Sì, “Guarda quello”. Leo: Guarda quello, esatto, guarda quello, sì.

Davide: Sì, esatto. “Ma guarda questo” oppure ancora più forte e efficace se lo diciamo come a Roma: “Ma anvedi questo? Ma anvedi questo? Che lo...”

Leo:Ma anvedi questo? Dopo...

Davide: Quindi, hai il braccio molto teso [Leo: Sì.], facciamo la mano un po’ aperta.

Leo:Ma anvedi questo?”

Davide: Si usa molto per esempio nel traffico. Qualcuno ci taglia la strada con la macchina, noi facciamo: “O, ma anvedi questo?”  o in italiano “Ma guarda questo!”

Leo: Sì.

Elena: Sto cazzo! Davide: No.

Davide: No, “sto cazzo” è un altro gesto.

Elena: Così “mi piace il rap”. ****

Davide: Il rap? Elena: Rap.

Davide: Diciamo che si direbbe con una frase.

Leo: Una frase specifica? “Ah ma anvedi sto coglione?” No? Non lo so.

Davide: “Anvedi” era questo, no? Leo: Sì.

**Davide: “**Ti faccio un culo così!” Leo: Aaah! **Davide: “**Ti faccio un culo così!”

Davide: Oppure si può anche...

Leo: Il mio amico Matteo romano sarà molto deluso perché lui ha già fatto questo parecchie volte. Quello l’ho visto tipo fare “culo così”.

Davide: Può anche voler dire... Elena: Ma perché?

Leo: Perché il culo diventa grande.

Leo: Ce [n’]è uno che non hai usato che pensavo fosse abbastanza comune, tipo così.

Davide: Sì.

Elena: Ma è più facile, no?

Leo: Che vuol dire? Elena: È molto facile. Elisa: Sì.

Elena: [Che buono!] Leo: [Che buono!]

Davide: La conoscete tutti?

Elisa: Per i bambini, no? Leo: No, per il cibo.

Elisa: O per tutti?

Leo: Non è solo quando mangi i bambini, anche quando mangi il cibo normale.

Davide: Sì. Come vi è sembrato? Facile, difficile? Non troppo difficile, dai.

Elena: Difficile, difficile. Davide: Difficile?

Elena: Sì, perché non ha senso. Mi dispiace!

Leo: Li usate quando parlate, quindi non è che [Davide: Sì.] devi sapere i gesti per capire perché spesso si usano quando parlano. Quando gli italiani parlano.

Davide: È vero, però ci sono alcune situazioni in cui non puoi parlare.

Leo: Certo.

Davide: E e noi spesso riusciamo a capirci facendo questi gesti.

Leo: Immagino a scuola quando stai tipo [Elisa: Sì.] in aula e sta... la... la professoressa che parla, tu stai con i tuoi amici.

Davide: Abbastanza.

Leo: Sai che una volta quando ero in Italia ho visto una che parlava al cellulare e faceva i gesti tipo come se la stessero vedendo però no. Se agli italiani viene così naturalmente [Elisa: Sì sì sì.] che anche se non ti stanno vedendo fai i gesti.

Davide: Spero che vi sia piaciuto il video e che abbiate imparato qualcosa di utile sui gesti italiani.

Leo: Portuguese with Leo se volete imparare il portoghese.

Linguriosa: Linguriosa per vedermi. No no, rifacciamola!

Elisa: French mornings with Elisa per imparare il francese.

Leo: E vederti. Elisa: E vedermi.

Davide: Lei invece no. Vedere Leo senza maglietta.

Leo: Invece... invece... ah sì. Anche...

Linguriosa: Anche nel mio canale, sì.

Leo: Alla prossima, ciao!

Elena: Ciao! Arrivederci!

Elisa: Ciao!

Davide: Grazie per aver visto il video, un grazie ai membri del Podcast Italiano Club che sostengono questo progetto. A proposito, credo che pubblicherò alcune scene che ho tagliato da questo video per questioni di tempo. Sul Club trovate tantissimi contenuti esclusivi, un podcast esclusivo che ha più di 100 episodi, dirette, analisi di canzoni, un gruppo Telegram. C'è un sacco di roba, andatelo a vedere. E infine vi ricordo del Language Challenge di Italki. Provate Italki, scrivetevi alla sfida, sono sicuro che vi darà un grande stimolo per imparare l'italiano o qualsiasi altra lingua. Alla prossima. Ci sentiamo. Ciao!

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