Questa volta siamo stati BRAVI... - VLOG
Trascrizione
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E: Ciao a tutti e bentornati su Podcast Italiano!
Oggi, come vedete, ci troviamo in cucina perché vorremo rispolverare la nostra rubrica “culinaria”, sperando questa volta di ottenere un risultato un po’ migliore dei
precedenti.
Trascrizione PDF con glossario audio isolato (PI Club)
Davide, vuoi illustrarci che cosa andremo a preparare di buono oggi?
D: Sì, oggi prepareremo il pesto, una... una dellericette...? Salsa? Sugo? Oggi, prepareremo il pesto, che è uno dei condimenti tipici italiani. Sono sicuro che lo conosciate, ovunque voi viviate. Lo useremo per condire le trofie, un tipo di pasta che tradizionalmente si abbina al pesto.
E: Tra l’altro le trofie al pesto sono una delle ricette tradizionali della regione Liguria, e quindi io direi bando alle ciance e incominciamo a fare qualcosa.
D: Mettiamoci al lavoro, che abbiamo una ricetta da distruggere per voi. A proposito, abbiamo deciso di fare il pesto perché da qualche tempo coltiviamo il basilico,
che è l’ingrediente principe del pesto. Adesso andiamo a farvi vedere la nostra coltivazione di basilico. Faistrada Erika... Guarda! Guarda che bello. Che basilico rigoglioso e in salute.
E: Che profumo!
D: Non sapete il profumo che emana questa pianta di basilico. Tra l’altro è divertente la storia di questa pianta, o meglio, di queste piante, perché erano sul punto di morire, le abbiamo prese in un vasetto di quelli che si comprano al supermercato, e poi le abbiamo rinvasate in questo vaso più grande e sono tornate a vivere e a prosperare. E quindi è diventata una bellissima pianta, che oggi uccideremo... [ride]
E: Iniziamo quindi rimuovendo le foglie dalla nostra pianta. Cerchiamo di togliere quelle più grosse e di, invece, lasciare quelle più piccole, naturalmente. Tra l’altro è molto semplice rimuovere le foglie, perché basta fare un pochino di pressione con le dita, con l’unghia, e le foglie vengono via molto facilmente.
Questi dovrebbero essere circa 50 grammi di basilico. Noi stiamo preparando una ricetta per quattro persone.
D: Mi stavo dimenticando di dirlo. Molto importante: vi prego, non imparate a fare il pesto guardando questo video. Perché non imparerete molto, e... non siamo cuochi, non siamo genovesi. Se siete cuochi e siete genovesi, per favore, non trattateci male. Quindi questo video è solo per intrattenimento, diciamo così.
E ora vediamo gli ingredienti:
- Basilico
- Olio extravergine di oliva (EVO)
- Un misto di parmigiano e pecorino
- Uno spicchio d’aglio
- Pinoli
- E un pizzico di sale grosso
Come vedete gli ingredienti sono pochi, è una ricetta semplice. Così come tante altre ricette tradizionali italiane, che usavano pochi ingredienti, perché sono ricette popolari.
Tradizionalmente il pesto si prepara con mortaio e pestello, che vedete in quest’immagine.
Noi non abbiamo né mortaio, né pestello, quindi dovremo utilizzare un frullatore.
E tra l’altro si chiama “pesto” perché deriva dal verbo “pestare”, che in cucina significa “schiacciare facendo pressione”, con il “pestello”, infatti, ottenendo così una
polvere.
Ora, abbiamo avuto qualche difficoltà tecnica con il frullatore normale, quindi dovremo usare questo frullatore ad immersione. Partiamo già male.
E: Sì, non so neanche se funzionerà, quindi...
D: Quindi questo video potrebbe non vedere mai la luce.
E: Ok, facciamo questo tentativo disperato mescolandoinsieme gli ingredienti.
D: Ti vedo molto tesa.
E: Ho un po’ paura.
D: Quello che stiamo per fare è molto rischioso. Potrebbe significare la fine prematura di questo video.
E: E di questo pranzo.
D: Oppure potrebbe essere un ottimo titolo clickbait.
E: Ah, una cosa importante, tra l’altro, se si usa il frullatore, è quello (quella*) di non frullare troppo a lungo per non far surriscaldare il basilico ed evitare quindi che prenda un gusto amaro. Ma noi è già tanto se riusciremo a triturarlo.
D: Come la vedi, Erika?
E: Ma dai, sono ottimista. Secondo me possiamo farcela.
D: Sta iniziando a ricordare come aspetto il pesto.
Beh dai, siamo riusciti a limitare i danni, non ci sono troppi schizzi in giro. E inoltre sembra abbastanza realistico, come pesto. No? Sei soddisfatta?
E: Non ci resta che assaggiarlo.
D: Ora non ci resta che cuocere le nostre trofie. Riempiamo la pentola d’acqua. Mettiamo l’acqua sul fuoco. Accendiamo il fuoco. Stiamo aspettando che l’acqua bolla, nel frattempo vi invito a scriverci nei commenti tutte le cose che abbiamo sbagliato finora. Ilpesto sembra abbastanza buono, l’unica cosa (è che) è un pochino troppo chiaro. No? Dovrebbe essere forse un pochino più...
E: Sembra un pochino chiaro, però magari è solo questione...cioè, sicuramente è solo questione di proporzione degli ingredienti.
D: Quindi forse sarebbe servito un po’ più basilico per renderlo più verde di così. L’acqua bolle. A proposito del verbo “bollire”: l’acqua “bolle”, non *bollisce. L’acqua bolle, quindi possiamo mettere le nostre trofie. Ma abbiam messo il sale? Ci stavamo dimenticando il sale grosso.
E questa, se non ne avete mai vista una, è una trofia. Vedete, noi italiani siamo molto creativi e inventivi con la pasta, ci inventiamo forme di questo tipo.
Sapevate che in Italia ci sono oltre trecento tipi di pasta? Nemmeno io, l’ho cercato adesso su Google perché mi interessava e volevo dirvelo.
Sono passati circa 5 minuti, e adesso scoliamo le nostre trofie. Vai Erika.
L’ultima volta che abbiamo fatto vedere in un video questa cosa ci hanno detto di fare attenzione perché si possono bruciare le tubature. Credo non sia vero, ho cercato su Google. Io spero che non sia vero, almeno. Allora, uniamo le nostre trofie al condimento. E queste sono le nostre trofie al pesto, e adesso vediamo se sono buone.
Sei pronta Erika ad assaggiare queste trofie al pesto?
E: Dai, facciamo l’assaggio.
D: Primo pesto fatto in casa da parte nostra.
E: L’aspetto comunque non è male.
D: Sembra realistico, come dicevo prima. Adesso vediamo il gusto Sì dai, è buono.
E: È buono.
D: Beh, rispetto ai pesti industriali che mi mangio di solito io sicuramente è meglio.
E: Bene, dai, direi che possiamo ritenerci soddisfatti del nostro lavoro, nonostante i piccoli inconvenienti.
D: Beh, sicuramente è andata meglio rispetto all’ultima volta, con gli gnocchi disastrosi.
E: Sì, confermo.
D: Provate a farlo anche voi, non seguite la nostra ricetta,cercate tra i milioni di canali di cucina specializzati.
E: Sì, assolutamente.
D: Speriamo però di avervi intrattenuti e di avervi fatto venire voglia di provare anche voi a fare questa ricetta.
E: Soprattutto: se ci siamo riusciti noi, potete riuscirci anche voi.
D: Quindi un saluto e alla prossima!
E: Ciao!
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