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Do stereotypes about Italians apply to us? - Italian conversations [Learn Italian, IT/EN subs]

January 24, 2020

Trascrizione

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Ciao a tutti ragazzi e ragazze! Bentornati su Podcas titaliano e oggi siamo di nuovo in compagnia di Erika.

- Ciao a tutti, finalmente ci rivediamo.

- Erika, dov’eri finita?

- Ero finita, diciamo un po’ presa dagli impegni della vita quotidiana. Ma se volete sapere dov’ero finita dovete ascoltare l’ultimo episodio audio che abbiamo registrato

- Che uscirà? Non lo sappiamo, ma andate a vedere sul podcast se è già uscito.

Oggi parliamo di stereotipi. Come sapete ci sono diversi stereotipi sugli italiani e noi volevamo vedere se io ed Erika incarniamo questi stereotipi oppure no. In generale Erika pensi che siamo italiani?

- Forse io più di te

- Io penso di essere relativamente poco italiano perché guardatemi in faccia, cosa ho d’italiano? Non ho barba, ho i capelli biondi, sono alto 1.87 cm. Sono abbastanza

chiaro di pelle ma tu anche più di me. Però vediamo come comportamenti.

- Abbiamo praticamente scelto tre cose, almeno tre, per cui l’altro è italiano o tre cose per cui l’altro non è italiano quindi non rientra negli stereotipi diciamo.

-Vuoi partire tu?

- No parti tu sono curiosa di sapere cosa hai detto di me

- Vuoi sapere una cosa per cui sei molti italiana?

- Sì.

- Penso che questa te l’aspettassi sicuramente ma Erika, la cosa più italiana di Erika senza alcun dubbio è l’amore per la pasta e per la pizza

- Ok.

- Per i carboidrati in generale. Si sa, si dice che noi italiani mangiamo pasta sempre e pizza anche allora per quanto riguarda la pizza devo dire che non è così vero che la mangiamo così spesso anche se Erika devo dire la mangia molto spesso perché tu quasi ogni settimana la mangi.

- Esatto.

- E della pasta quasi tutti i giorni la mangi ma questo è vero, questo è valido anche per me, però devo dire che Erika ha una quasi, come dire una dipendenza dai carboidrati.

- Confermo, dalla pasta soprattutto. Potrei vivere senza pizza ma senza pasta io morirei cioè preferirei non vivere, che vivere una vita senza pasta.

- Esatto quindi numero uno direi che sei d’accordo con me

- Allora guarda ti controbatto alla tua cosa con una cosa per cui secondo me non sei sufficientemente italiano che c’entra con questo e cioè la pizza. Perché tu non mangi abbastanza pizza secondo

me.

Cioè io mangio pizza ma anche altre persone che conosco, quindi non sono io che sono così appassionata, almeno una volta alla settimana, cioè ,c’è un giorno alla settimana deputato alla pizza e tu invece passi settimane e settimane senza mangiare pizza e senza sentirne il bisogno e questo non va bene.

- Mi stai accusando di non essere abbastanza amante della pizza

-Sì.

- Beh, comunque è vero. Non mangio la pizza così spesso. La mangio, non lo so non è una cosa... cioè non sento il bisogno. A volte sì, a volte sento il bisogno di pizza. Però per esempio l’ultima volta che ho mangiato la pizza potrebbe essere un mese fa, non lo so. Tu saresti male fisicamente.

- No, per la pizza devo dire di no, però boh, per me è così. Cioè, la mia famiglia una volta alla Settimana almeno mangia pizza, anche come momento di convivialità quindi un’occasione per uscire e fare qualcosa, quindi andare a mangiare la pizza o comunque per vedersi magari con gli altri parenti eccetera e mangiare la pizza. Per inciso, stasera io e Davide andiamo a mangiare la pizza con dei nostri amici.

- Finalmente, da un mese tipo che non la mangiavo. Però quello che hai detto si ricollega con un altro punto che ho qui per cui sei italiana.

- Okay

- Secondo me tu hai un... come dire per te la famiglia è più importante di quanto lo sia per me. Cioè, adesso non voglio sembrare una cattiva persona, però si dice che per gli italiani la famiglia è al centro della vita, ha un ruolo importante e io penso che tu, per te sia più così cioè tu vedi più spesso la tua famiglia vedi più spesso gli zii, cugini. No? Più di quanto lo faccia io, nonostante io abbia una grande famiglia e mi sembra che quindi forse in questo tu sei più italiana di me.

- Sì, forse anche coi miei genitori in generale io tendo a fare più cose con loro magari di quante tu ne faccia con i tuoi, anche se poi tu hai un bel rapporto coi tuoi genitori, però magari passi con loro meno tempo di quanto io ne passi con i miei.

- Sì, penso di sì. Penso di sì. Quindi queste due cose sei particolarmente italiana, però magari vuoi sapere in che cosa non sei italiana.

- Okay, però prima ti dico io una cosa in cui tu sei italiano visto che ti ho detto una per cui non sei italiano.

E c’entra sempre più o meno col cibo e te l’aspetterai forse questa, ma è il caffè. Dovete sapere che Davide è un po’ caffeinomane.

- Sì.

- Lui è il tipico italiano che dopo pranzo, dopo cena deve prendersi il suo caffettino. Sta male se dopo pranzo non beve il caffè. Mentre io mi piace il caffè, lo bevo volentieri ma è più una cosa sociale anche in quel caso per me. Nel senso che se sono a casa da sola dopo pranzo difficilmente mi viene in mente di farmi il caffè non sento questo bisogno. Se sono con te o con qualcun altro e qualcuno mi dice dai ci prendiamo il caffè, non dico mai di no o raramente dico di no, però non sento questo bisogno, non mi manca qualcosa se non prendo il caffè a fine pasto, come invece credo capiti a te.

- A me assolutamente sì. Io devo bere il caffè, il classico caffè a fine pasto e lo faccio sempre, di fatto, cioè non c’è mai un pasto che finisca senza il caffè a fine pasto e infatti una cosa un po’ difficile per me quando vado all’estero o sono in vacanza, comunque non sono in Italia e non c’è l’abitudine dell’espresso, del macchiato a fine pasto, io sento davvero una mancanza interiore ,cioè proprio non riesco. Però mi abituo dopo un po’, però appena torno in italia..

- Soffri però...

- ...torno alle care vecchie abitudini.

- Ok, allora vai pure.

- Io volevo dire che secondo me tu non sei molto italiana perché rispetti le regole, quindi ti sto facendo un complimento.

- Grazie

- Perché diciamo uno stereotipo che alla fine è abbastanza vero degli italiani è che sono furbi. Che cosa significa furbo? Furbo è una parola che intende una certa astuzia, una certa come dire capacità di risolvere un problema ma in maniera non molto onesta

- Non lo so, diciamo che secondo me può avere due connotazioni, una più positiva e una più negativa

- È vero.

- Perché puoi dire: “Ah, finalmente ho trovato una persona furba” nel senso finalmente uno che non è scemo, uno intelligente però

- È vero.

- però si può anche essere furbi come... Com’è in inglese? Sly?

- Sly

- Sly e quindi nel senso di furbo ma malizioso.

- Noi facciamo questo gesto

- in maniera maliziosa

- quindi diciamo furbo nel senso che vuoi fregare l’altra persona

- Sì.

- O gli altri in generale

- Sì, esatto. Molti italiani sono furbi nel nel senso che cercano di fregare il sistema, no? Fregare lo Stato, non rispettare le regole. È abbastanza vero. Lo vediamo in tutto. Lo vediamo nella... Lo vediamo alla guida. Gli italiani che non rispettano le regole perché vogliono arrivare prima. Non lo so, lo vediamo in tanti aspetti della vita in Italia però tu secondo me invece hai un senso della giustizia e del rispetto delle regole

- Wow.

- maggiore non so se sei d’accordo con me.

- Sì, abbastanza direi. Mi piacciono le regole mi piace rispettarle

- Cioè mi sembra che la logica dell’italiano spesso sia “Vabè, ma tanto non mi beccano, non mi scoprono anche se non rispetto la regola quindi perché devo rispettarla?” Cioè se la rispetto sono stupido, sono scemo perché sto facendo qualcosa solamente perché è giusto. No? Manca un po’ questa bussola morale secondo me molti italiani che fanno cose pensando se vengono beccati oppure no. Mentre tu mi sembra che invece pensi a cos’è giusto e cos’è morale.

- Mi prendo questo complimento e lo metto in saccoccia.

- Vai e ora insultami!

- No, in realtà anch’io dai ho un complimento per te che si collega con quello che hai appena detto e cioè con la guida. Perché appunto di solito si dice che gli italiani guidano male e vanno magari veloce, diciamo, Davide non è il classico italiano cafone che, non so, sorpassa tutti per girare al semaforo prima degli altri o fa infrazioni di questo genere. Alla guida sei, direi, abbastanza tranquillo, no? Non vai veloce più del necessario. Boh, mi sembri, diciamo, sotto la media dei cafoni italiani

- Forse sì, però mi arrabbio abbastanza quando soprattutto in situazioni di stress come nel traffico quindi non lo so quello abbastanza è quello è tipico dell’uomo moderno alla finiti

- Sì, però, diciamo, il tuo comportamento alla guida, quindi al di là del fatto che gli altri magari ti fanno arrabbiare, mi sembri abbastanza rispettoso dei limiti delle regole, diciamo non fai cose eclatanti. Però... tranne per i parcheggi, perché per i parcheggi non so per quale motivo a Davide non importa nulla. Cioè, lui parcheggia come gli viene

- Sì diciamo che non sono bravo a parcheggiare o meglio non ho tanta voglia di, sistemarmi perfettamente, cioè proprio allineato ,quindi magari ho la macchina un po’ così...

- Non fa nessuno sforzo ma più che altro non gliene importa nulla. Infatti ti ammiro per questa tua, così, questo tuo menefreghismo

- Questo è vero.

- Va bene

- Andiamo avanti?

-

Vai

- Devo dire una cosa, allora avrei altre due cose per cui secondo me sei italiana.

- Okay.

- Una è che secondo me hai buon gusto nel vestirti, però devo... devo fare, lo dico con una riserva perché di solito lo stereotipo è che gli italiani si vestono ma con capi firmati, cioè un capo firmato è Dolce e Gabbana, Armani, Trussardi, non so. Tu non mi sembra che sfoggi, che ostenti abiti firmati, capi firmati

- No, infatti è vero

- però comunque per te importante vestirti in una maniera che sia curata. Okay, si è scaricata la batteria mentre parlavo però vabbè si è capito il senso. Secondo me sei curata nel vestirti al contrario di me che sono sciatto e trasandato

- Infatti questo è uno dei miei punti

- Okay.

- Non che sei sciatto e trasandato ma in generale mi hai un pò anticipato anche prima. Cioè che nell’aspetto non sembri molto italiano sia appunto per i tuoi tratti fisici, sia per il tuo abbigliamento che non è il classico secondo me abbigliamento del ragazzo italiano medio, no? È un po’ troppo curato forse, molto curato ma tu sei un po’ più così diciamo non te ne importa molto.

- Effettivamente Erika ha ragione a me non me ne frega niente dell’abbigliamento, il che non dico che sia una cosa positiva, cioè, penso che sia anche abbastanza negativa quando uno esagera nell’uno o nell’altro senso. Penso ci voglia equilibrio. Però ragazzi se ho una maglietta del genere sono irreprensibile. Non mi puoi dire nulla.

- Sei sopra a tutti.

- Quindi ragazzi, questa maglietta vi servirà tantissimo quando andrete in Italia per parlare in italiano

e vedete sta funzionando perché Erika mi sta parlando in italiano

- Sì, ho letto la maglietta e ho detto no...

- Perché lei di solito parla in aramaico antico, quindi vedete che è efficace. Dunque avevo ancora un’altra cosa

- Okay

- Un altro bonus, cioè, non bonus, un’altra cosa positiva è che cioè un’altra cosa per cui sei italiana secondo me è che sai cucinare bene.

- Quanti complimenti che ricevo oggi.

- Non arrossire però. Però secondo me secondo me sai cucinare bene e ti piace anche farlo. Lo stereotipo degli italiani devo dirlo, delle italiane di solito si affibbia questo stereotipo alle donne italiane, è che sanno cucinare bene. Penso che per te sia vero.

- Sì mi piace. Cioè non lo so se so cucinare bene però diciamo che me la cavo e mi piace farlo. Mi rilassa molto e quindi sì diciamo che se una cosa ti piace la fai più spesso quindi impari, migliori e diventi bravo.

- Sì, esatto. Mentre a me anche anche in quel caso non sono molto bravo ma non perché... non sono molto bravo semplicemente perché non è una cosa che faccio molto spesso

- Esatto

- E quindi... e quello è in realtà un po’ un qualcosa che mi fa vergognare a volte, perché all’estero c’è l’idea comunque che gli italiani sappiano cucinare bene e io è già tanto se so fare una pasta al pomodoro, no? Non sono molto bravo, non sono molto capace, quindi mi sento un po’ inferiore, mi sento che da italiano dovrei mostrare una certa abilità o superabilità, superpotere nella cucina che non ho...

- E invece no...

- Hai qualcos’altro?

- Sì avevo altre due cose per cui secondo me sei italiano. Una in particolare che è il calcio

- È vero,

- È vero da un lato che ultimamente soprattutto mi dici che non sei più così appassionato magari del calcio in generale, ma ti piace molto vedere la tua squadra e magari a volte organizzi anche i tuoi impegni per avere il tempo di guardare la partita o comunque ti arrabbi se la tua squadra perde. Il tuo umore viene influenzato dall’andamento della squadra quindi secondo me in quello sei italiano. Si sa che gli italiani sono un po’ malati di calcio.

- Sì, sul mio calendario io ho tutte le partite della Juventus che è la mia squadra del cuore la squadra per cui faccio il tifo e quindi io in pratica organizzo la mia vita... No, però a dire il vero non sono, anni fa ero molto più ossessionato, adesso un po’ meno. Però un altra cosa per cui sono italiano è che mi piace il calcetto.

Il calcetto sarebbe calcio giocato cinque contro cinque e un maschio italiano di solito, lo stereotipo è che ha il gruppo di calcetto con cui un giorno della settimana va e gioca e questo per me è vero.

- Tu rientri appieno.

- In questo rientro appieno, quindi. Anche se non sono bravo, però comunque devo far vedere che sono italiano.

- Avevi altre cose?

- Avevo una cosa per cui entrambi non siamo italiani. In realtà volevo dire che come aspetto fisico non sei molto italiana nemmeno tu... cioè più o meno. Per alcune cose lo sei ma per altre no, cioè Erika ha la pelle molto bianca, che non è una cosa molto italiana...

- Sì, è vero.

- Però hai i capelli scuri e gli occhi scuri, quindi questo ti rende italiana. Diciamo non sei molto alta... lo dico senza... però questo è anche molto italiano

- Sì.

- Quindi come aspetto fisico diciamo sei un po’ a metà strada.

-Okay.

- Una cosa in cui per cui entrambi non siamo italiani è che non siamo molto estroversi e ne abbiamo parlato varie volte sul podcast, quindi non entreremo nei dettagli però anche se può magari sembrare che lo siamo da questi video stupidi in realtà noi siamo persone che nella vita reale hanno paura di parlare con tutti.

- Adesso forse Davide sta un po’ esagerando però è vero non siamo diciamo particolarmente estroversi o come si dice caciaroni, cioè non siamo casinisti. Magari in compagnia di persone che conosciamo bene sì o tra amici intimi sì però in generale non siamo molto rumorosi.

- Sì tra l’altro nell’ultimo video ho detto che io odio il contatto fisico e c’è stato un commento su questo e mi sembra che anche tu sei d’accordo con me in questo. A noi non piace molto quando le persone così ti toccano, vengono a toccarti persone che conosci da cinque minuti.

- Ma no, ma neanche le persone... cioè io una cosa che odio è quando le persone ti parlano e ti toccano non lo so credo per attirare la tua attenzione. Per attirare la tua attenzione, no? Quindi quando qualcuno ti parla e magari ti tocca il braccio ma no, no, no, no, no

- Sì, però è una cosa molto italiana magari cercare un contatto fisico appunto per attirare l’attenzione, per non lo so...

- Diciamo che comunque molti stereotipi degli italiani derivano un po’ dall’immagine dell’italiano del sud, dell’italiano del sud che noi non siamo, o meglio tu in parte lo sei come origini .

- Sì, però culturalmente non ho avuto molto contatto con il sud.

- Culturalmente sei del nord. La mia famiglia è totalmente interamente dell’Italia del nord, quindi né come aspetto né come cultura sono molto italiano però non vuol dire che l’italiano del nord non abbia caratteristiche italiane.

- Certo.

- Però è vero che il modello di italiano quello che mangiala pizza con una mano con l’altra guida da vespa e non so c’ha il caffè espresso pronto, quella è più un’immagine del sud.

- Okay, io avevo ancora un’ultima cosa per te e che è proprio confermata da quest’ultima cosa che hai detto e hai fatto e cioè che tu gesticoli molto. Gesticoli abbastanza, per lo meno nei video. Non lo so se lo fai per perché devi spiegare ma se riguarderai questo video vedrai quante volte hai gesticolato. Me la sono tenuta per ultima perché non ero tanto convinta. Ho detto vediamo mentre gli parlo cosa fa, però hai confermato la mia tesi.

- Io penso che ci sia una differenza tra come sono nei video e come sono nella vita reale non solo per i gesti perché nei video con il passare del tempo sono diventato molto più espressivo anche a livello di gestualità, di gesti.

- Sì.

- Ma nella vita reale non sono così. Innanzitutto parlo in una maniera diversa, mentre tu più o meno pari alla stessa maniera io cambio il mio modo diparlare.

- Infatti è un po’ strano parlare con te nei video perché sì, sei diverso, diciamo assumi questo habitus da Davide di Podcast Italiano.

- Sì, ma basta vedere i video vecchi per vedere quanto fossi più riservato e meno espressivo. Però non lo so a me sembra più interessante vedere una persona così in un video che come sono nella vita reale, per questo faccio così, però niente...

- Però secondo me ma anche nella vita reale gesticoli abbastanza, meno sicuramente che nei video, però hai questo tuo, più che altro fai sempre tipo dei movimenti con la mano per dare enfasi al tuo discorso. Sì, sì, sì. Ti farò far caso.

- Ok. Va bene, io pensavo di non essere una persona che gesticolasse molto però va bene mi fido della tua opinione Grazie per essere arrivati fin quaed aver visto questo video! Utilizzate questo bellissimo codice sconto se volete comprare questa maglia niente. Grazie per averci visto.

- E fateci sapere quali sono i vostri, stereotipi qual è il vostro italiano stereotipato e niente.

- Ci vediamo nel prossimo video.

- Ciao

- Ciao

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