Is travelling overrated? [Learn Italian, IT/PL subs]
Trascrizione
Accedi o registrati per continuare a leggere
Ciao, in questo weekend io ed Erika siamo stati a Bologna e questo video è un po' ibrido, nel senso che combina alcune riprese che abbiamo fatto a Bologna tipo vlog, e alcune considerazioni che faccio oggi qui a casa mia e spero che il risultato sia qualcosa di coerente.
Partiamo col montaggio da Bologna.
Ciao a tutti e saluti da Bologna.
Oggi siamo qui, per la prima volta entrambi devo dire. Due osservazioni su Bologna. - Vai!
- Numero uno, è pieno di portici! - Ormai sapete questa parola perfettamente. In realtà lo sapevamo che Bologna è la prima città per portici, però è davvero impressionante.
Ora stiamo andando a un santuario che è su una collina e sulla collina a quanto pare arrivano proprio i portici.
Seconda caratteristica è la palette di colori della città, che sono tutti sul rosino, arancione, rossiccio, bianco, giallino. Molto caldi e molto belli secondo me.
Non so se sentite i tifosi in lontananza, ma quello è lo stadio del Bologna che in questo momento sta giocando Si sentono... si sentono i cori dei tifosi fin da qui.
O qualcuno ha segnato, oppure è successo qualche cosa di... (importante).
- Rigore.
- O un rigore non concesso...rigore = penalty
In realtà lo abbiamo scoperto abbastanza in fretta che cosa è appena successo qui.
Terza considerazione, Erika, è che probabilmente il cibo qua a Bologna è il cibo più italiano che esista.
- Sì, è vero, c'è una concentrazione di cibo che fa pensare all'Italia... molto alta, ecco.
- Pensate, le tagliatelle al ragù, bolognesi. - Le lasagne.
- La mortadella. - I tortellini.
- I tortelloni. - Il parmigiano. Come ho detto prima, questa in realtà è la prima volta che vengo a Bologna, e... non so, per me è un po' imbarazzante perché ci sono un sacco di posti in Italia dove non sono mai stato. Dall'altro lato però penso che sia abbastanza normale, ed è la classica situazione in cui uno conosce il proprio paese meno di altri. Magari non è vero fino a questo punto, però è vero che quando ho la possibilità di viaggiare magari preferisco andare all'estero.
- Sì, sicuramente è vero quello che hai detto, e secondo me... cioè, le ragioni sono due. Una è che forse in Italia pensi che sia sempre vicino e che si faccia sempre in tempo ad andare. Dici: "Massì, due ore di macchina" e poi non ci vai mai. E l'altra ragione è forse che alla fine più o meno sai qual è la cultura italiana, quindi forse sei più spinto ad andare all'estero perché hai voglia di scoprire culture nuove, cose nuove, cibi che non conosci, magari. Mentre in Italia bene o male conosci già, quindi non è così esotico.
- Erika, mi sembri stremata da questa salita.
- Respira! stremata = esausta
- Parlare e respirare in questo momento è difficile.
- Erika, non finisce davvero mai questa salita!
- No, dai, siamo quasi alla cima!
- Penso che siano i portici più lunghi che abbia mai visto, e soprattutto "più in salita" che abbia mai visto. Rieccomi qua, sono di nuovo a casa mia e non più a Bologna.
In realtà l'osservazione, o meglio, il tema che volevo affrontare nell'episodio, proprio a Bologna, era un altro. Non sono riuscito a parlarne perché la mia batteria è completamente morta, si è completamente scaricata. Però volevo fare una riflessione sul viaggiare. E volevo partire dal titolo di questo video, che è un po' provocatorio, lo ammetto, ovvero: "viaggiare è sopravvalutato?"
Che cosa intendo con questo? Lasciate che vi spieghi sopravvalutato = overrated
Secondo me il viaggiare è qualcosa che negli ultimi tempi ha assunto quasi un'aria di sacralità. Come se fosse diventata una cosa fondamentale nella vita di tutti noi,
che ci rende persone complete, culturalmente ricche e ci distingue da tutte le persone che invece non viaggiano, che rimangono a casa e non esplorano il mondo. E secondo me questa idea è un po' snob.
E mi piacerebbe un po', come dire, abbassare l'importanza che viene sempre più spesso data al viaggiare, come, non lo so, fine ultimo, quasi, delle nostre vite, che se non viaggi, se non vedi il mondo, non sei una persona completa, in un certo senso. Innanzitutto ci sono viaggi e viaggi, perché fare il giro del mondo è diverso da, nel mio caso, da europeo, andare un weekend a Londra, o a Bologna, o a Praga. Ovviamente un giro del mondo è una cosa ben diversa. È molto diverso viaggiare qui in Europa, che, nel senso, è casa nostra, è il nostro vicinato quasi, vicinato = neighborhood, un vicinato molto esteso, rispetto a viaggiare per esempio in Asia. Ma anche viaggiando in posti esotici secondo me... come dire, nella nostra era l'industria del turismo è così sviluppata che ogni paese ci offre un prodotto. Se vai in Tailandia... io non ci sono mai stato, ma c'è un prodotto, un'offerta per il turista europeo.
Se vai in Brasile immagino sia la stessa cosa, e questo almeno nelle città grandi. In Italia per esempio Firenze, o Bologna, o Venezia, o Roma.
È un prodotto questo, che viene offerto, sotto forma di ristoranti, di luoghi, di visite, di musei.
Cose turistiche, a volte trappole per turisti, ma non per forza trappole.
Cose che vengono offerte, in un certo senso, in un pacchetto turistico.
Ebbene, io non ritengo che tutte queste cose ci arricchiscano davvero. O non credo che siano nemmeno il modo migliore di arricchirsi come persone.
Io penso che fare cose come leggere, o guardare documentari, o ascoltare podcast anche su una determinata cultura posso arricchirci di più.
Non fraintendetemi! È bello viaggiare, mi sono divertito molto questo weekend e mi piace molto viaggiare in Europa. Ma non la ritengo una cosa così arricchente... nel senso, è una sorta di, come dire, passatempo, oppure un'attività ricreativa. È bello mangiare cibi diversi, di paesi diversi, tradizioni culinarie diverse.
È bello andare in alcuni posti e vedere architetture di paesi diversi. Ma io non penso ci arricchisca così tanto, soprattutto se rimaniamo in Europa.
Secondo me per far sì che il viaggiare sia davvero un'esperienza culturalmente arricchente è come minimo necessario separarsi dalle masse di turisti e non farci bastare il pacchetto turistico, ma andare in altri posti, fare altre esperienze, magari cercare di interagire con le persone, se abbiamo degli amici in una città è ancora meglio. Perché sicuramente questa è un'esperienza diversa.
E poi andare anche in altri posti, in posti sperduti, non andare sempre nelle solite 3-4 città se parliamo dell'Italia. Oppure andare a qualche evento che viene tenuto in Italia, oppure magari vivere, addirittura, in Italia per un po' di tempo. che viene tenuto = which is held Sicuramente vivere è un mondo completamente diverso, è una cosa completamente diversa dal visitare un posto per qualche giorno. Io sono andato a Budapest, ho visitato Budapest e poi ho vissuto a Budapest e le due esperienze non sono minimamente paragonabili, vivere in un paese è qualcosa di completamente diverso.
Perché quando visiti un paese alla fine hai una lista, una checklist di posti che... in cui devi andare, che devi visitare. Quando vivi in un posto non devi fare così, non hai quella priorità, non hai quella necessità. Non so se quello che volevo dire è chiaro e mi interessa sapere che cosa ne pensate voi. Pensate che fare questi viaggi, come dire, "mainstram" sia qualcosa di culturalmente arricchente, oppure siete d'accordo con me che i viaggi che arricchiscano davvero siano altri, diciamo?
Non so, a me un pochino dà fastidio questa cosa del "wanderlust", del dover viaggiare a tutti i costi. Scrivetemi nei commenti. Potete farlo in italiano, ma anche in inglese o in altre lingue se è troppo difficile in italiano, perché davvero voglio sapere che cosa ne pensate. Pensate che ci sia un po' questa moda del "wanderlust",
del viaggiare sempre a tutti i costi? Fatemi sapere. Grazie per aver visto questo episodio. E noi ci sentiamo nel prossimo.
Ah, e grazie a tutti i nuovi iscritti, ci sono tantissimi nuovi iscritti e questo mi fa molto molto piacere. Alla prossima! Ciao.